Voglio fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi.
Pablo Neruda
"Ci siamo fatti male, ma ci veniva bene."
I Primavera
Harry ha sempre pensato che qualcosa di straordinario animasse gli alberi che fioriscono in primavera, i suoi occhi vispi e verdi come smeraldi, si perdono nell'osservare la fioritura dei ciliegi nel parco di Holmes Chapel, scatta numerose fotografie ogni qualvolta succede, e due fossette gli bucano le guance colorite, quando quello spettacolo floreale si mostra ai suoi occhi.
Che i fiori siano straordinari lo pensa anche Louis, che ogni giorno, come d'abitudine da ormai qualche settimana, si reca nello stesso parco per perdersi tra quei colori pastello, e lasciarsi scaldare dal tepore dei primi raggi primaverili.
Holmes Chapel è decisamente diversa da come la ricordava, ma non si lamenta.
È il ventitré marzo, ed anche la cittadina sembra essersi ripresa da un lungo inverno, piovoso e triste. Quel giorno il parco e le strade si tingono di rosa tenue, e un'esplosione di colori annuncia al mondo che la primavera è ormai giunta, affascinando tutti con i suoi meravigliosi colori e i suoi splendidi fiori.
Harry aiuterà sua madre al negozio, più tardi, Louis è lì per fare un giro sul suo skate ed ammirare i ciliegi, perché sua madre è andata via già da un pezzo, e lui è tornato da poco.
Nessuno dei due ragazzi si accorge dell'altro: troppo diversi, troppo lontani, non è il momento giusto.
Tra i rami degli imponenti alberi, gli uccelli tornano a cinguettare recandosi ai loro nidi, i petali rosa scivolano leggeri trasportati dal vento, tingono l'aria di un pallido colore, mescolato al bianco candido; anche il vento sembra colorarsi e sospirare felice. Le nuvole soffici e bianche macchiano il cielo azzurro rendendolo vaporoso e quasi simile alla tavolozza di un pittore.
I ragazzini attraversano il viale alberato, sfrecciando in sella alle loro piccole biciclette colorate, rincorrono la vita per non voler mai crescere, Louis li guarda ammirato e sorride, perché anche la sua sindrome di Peter Pan è piuttosto radicata.
Sui volti acerbi dei più piccoli appaiono sorrisi timidi, la consapevolezza di aver davanti giornate più lunghe e tante ore di sole per poter giocare con gli altri, è una prospettiva davvero allettante. Louis ripensa alle sue due sorelle, ormai adolescenti e gli sfugge un luminoso sorriso.
Harry cammina tranquillo, i suoi jeans stretti e i ricci indomabili, lo sguardo assorto mentre studia qualsiasi cosa lo circondi: la piccola farfalla che vola e si posa leggiadra su di un fiore, il cucciolo di labrador che rincorre un ragazzino dai capelli biondi e gli occhi color nocciola, gli sfugge un sorriso mentre solleva la macchina fotografica per catturare quell'attimo che fugge, scatta e sorride ancora, rilassato. Mentre continua a camminare, il vento lo accarezza, fotografa gli alberi da ogni angolazione possibile e rischia quasi di inciampare, perché è da sempre scoordinato di natura, ma improvvisamente, mentre solleva la macchina ancora una volta, l'obiettivo si posa su un ragazzo: ha lo sguardo basso ed i capelli gli coprono il volto, è assorto nella lettura di un voluminoso libro.
Harry conosce bene la panchina su cui è seduto in disparte in un angolo, ma non i lineamenti bellissimi del suo volto. Si sporge un po' e l'osserva da lontano, tutto quello che c'è intorno a lui perde importanza, i suoi occhi verdi vengono catturati dal bel profilo del giovane: la mascella affilata, i capelli sfatti ed una maglietta nera con una stampa colorata al centro del petto, probabilmente si tratta del logo dell'adidas, forse una felpa un po' logora.
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You make flowers grow even in the saddest part of me
FanfictionLa madre di Harry Styles è la proprietaria di un piccolo negozio di fiori e ha insegnato al figlio il loro linguaggio. Ora che Harry è cresciuto, si è preso una cotta per il ragazzo che lavora al negozio di articoli sportivi di fronte al loro: Louis...