Capitolo 1

29 3 0
                                    

Ogni santo giorno sempre la stessa cosa!

Non c'è un po di pace. Non vedo l'ora di andare al college,li almeno c'è un po di pace. Sono le 7 di mattina e quel deficiente di mio fratello è con la sua stupida musica rock a tutto volume. Non fraintendetemi io amo la musica,ma lui la fa odiare. Presa dalla rabbia esco dalla stanza e corro per il corridoio verso la sua camera.

"Ryder cazzo spegni quella musica!" Urlo tirando insistentemente i pugni sulla sua porta. Niente non mi risponde. Ora gli sfondo la porta.

"Ryder!!!" Do una spinta alla porta,ma nello stesso momento lui apre la porta. Faccio una caduta colossale,sbattendo il mio sedere contro il pavimento.

"Ma sei scemo?"

"No sono Ryder" dice ridendo.
Mi piace troppo quando ride, perciò iniziò a ridere anche io.

"Dai andiamo a fare colazione" gli dico calma.

"Va bene sorellona!"
Scendiamo e nostra madre ci accoglie con un buon profumo di punk cake.

"Buongiorno mamma!" Diciamo all'unisono.

"Buongiorno ragazzi" dice lei con voce dolce.

Ci sediamo al tavolo della cucina e facciamo colazione. Appena finiamo di mangiare andiamo ognuno nella camera propria. Sul serio non so che fare prima stamattina,non è ho la minima idea.
Allora Ella adesso ti calmi e fai tutto con calma.
Prendo il mio zaino che si trova sulla mia scrivania e inizio a prepararlo mettendoci tutti i libri che mi servono per oggi. Subito dopo corro verso il mio armadio a prendere i panni da mettere. Non mi affascinano molto quei vestiti eccentrici,preferisco rimanere inosservata,nell'ombra.
Scelgo di mettermi una jeans nero a vita alta,una maglietta corta bordeaux,un cardigan grigio e infine le mie adorate converse. Una volta vestita mi precipito in bagno cercando di arrivare prima di Ryder,e per la prima volta in 17 anni ci riesco. Una volta lavata e pettinata,vado a prendere il mio zaino e scendo le scale.
Come non detto. Il pullman è già passato. E io come cazzo ci arrivo a scuola?
Mamma ha già accompagnato Ryder e non ho un passaggio. Vengo distratta dall'arrivo di un messaggio. È Emily.

Messaggio: da Emily
"Dove cazzarola sei?"

Messaggio: a Emily
"Grazie per il buongiorno,e comunque ho perso il pullman,non ho un passaggio"

Messaggio:da Emily
"Adesso mi tocca anche venirti a prendere"

Messaggio:a Emily
"Ti amo lo sai"

Aspetto che arrivi Emily, e una volta arrivata entro velocemente in auto e corriamo per le strade trafficate di Londra.
Finalmente siamo arrivate e iniziamo a correre verso il cancello,giusto in tempo prima che si chiudesse.

"Ella ci vediamo a pranzo" urla lei già di corsa verso la sua classe.

"Va bene ma non fare ritardo come sempre" urlo di rimando con una piccola risata finale.

"Spiritosa" ma non era già arrivata in classe?

Iniziò a correre anche io,seriamente, alla prima ora ho matematica, e quella è una pazza bisbetica!
Il mio pensare così intensamente mi ha portata davanti alla porta della mia classe.
Quella scritta "Quinto anno" mi fanno capire che finalmente questo inferno finirà presto. Busso alla porta ed entro.
Tutti gli occhi dei miei compagni sono fissati su di me. Lo sguardo della professoressa è terrificante. Non siamo mai andate d'accordo.

"Vuole rimanere qui tutta l'ora,o si vuole andare a sedere?!"parla lei quella voce stridula.

"Mi scusi comunque per il ritardo"gli rispondo io.

Non sono una di quelle ragazze che si attacca con i professori,preferisco rimanere nell'oscurità.
La lezione per mia fortuna passa velocemente,è una volta suonata la campanella ci affrettiamo tutti ad uscire. Uscita mi dirigo spedita al mio armadietto per cercare di non fare un altro ritardo. Ma in quel preciso momento succede tutto velocemente. I miei libri sparsi ovunque e due occhi blu che mi scrutano con stupore.

•••••••••
Spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto. Ma è solo l'inizio di una lunga storia. Mi raccomando aumentate le visualizzazioni e mettete una stellina. Se volete,e ne sarei veramente contenta, potete andare a leggere la mia storia "sei quello di cui ho bisogno",ci si vede al prossimo capitolo🌸.

Love & hateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora