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«Mi dispiace Kate ma sei licenziata»

Ormai mi sentivo dire così spesso quella frase che l'avevo imparata a memoria.

Venivo licenziata troppe volte in questo periodo, e non sapevo neanche perché. Dopo l'ennesimo licenziamento mandai di nuovo il mio curriculum ingiro per Cromer alla ricerca di qualche lavoro con uno stipendio decente, mi era stato offerto lavoro da due aziende e uno da un supermarket , eh bhe, ho scelto il supermarket , non sono una tipa da gonne e camiciette, in piú il lavoro d'ufficio mi annoia.

In questo momento sto cercando qualcosa di decente da mettermi per il primo giorno di lavoro, metto dei leggins neri e una felpa a caso, indosso le scarpe e corro fuori di casa, mi precipito dentro la mia macchina, sono leggermente ritardataria, forse è anche per questo che mi licenziano sempre, iniziamo bene, faccio riscaldare il motore e poi parto, per fortuna arrivo con soli 3 minuti di ritardo.
Entro nel grande negozio e noto un ragazzo con una felpa verde e una targhetta dove presumo ci sia scritto il suo nome

"Ehi, tu lavori qui?"

Lui annuì timidamente

"Sono Harry Styles e sto alla cassa numero 13"

"Oh, io sono Kate Hais, sono qui per il lavoro"

"Ahh allora sei tu! Okay perfetto seguimi"

Seguí il ragazzo riccio senza proferire parola, mi condusse in quello che dovrebbe essere il bagno.

"Ecco qui, li c'è il tuo armadietto" mi indicò un piccolo armadietto rosa con una targhettina dorata dove c'era scritto il mio nome, dio odio il rosa. "Dentro trovi la divisa"
Detto questo Harry andó via, lasciandomi nel bel mezzo della stanza con uno sguardo schifiato da quel colore orrendo. Aprì il piccolo armadio, posai la borsa e presi la divisa molto più grande di me, presumo sia una taglia da uomo. La indossai velocemente e tornai alle casse, dove trovai Harry alle prese con una vecchietta.

"Ascolta tu sei nella cassa dietro alla mia, la numero 12, penso che saprai fare tutto perció e inutile spiegare.."

"Signorino si muova, devo tornare dai miei gatti"

Tratteni una risata, non per la frase della signora, ma per la faccia buffa di Harry.

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Finalmente era ora di chiudere, eravamo rimasti solo io e il ricciolino, tutti gli altri colleghi sono andati via dopo lo scarico merci.. fortunati..

"Beh io ho finito, ci si vede" dissi prima di avviarmi verso la porta.

"Buonanotte Kate" riuscì a sentire prima di uscire fuori. Venni travolta da una boccata di aria fredda, rabbrividì immediatamente e corsi verso la mia auto, entrai e accesi subito i caloriferi che riscaldavano il piccolo spazio in cui mi trovavo.
Dopo altri 5 minuti e una pausa pipì, arrivai a casa, buttai la borsa sul divano e le scarpe accanto alla porta, presi una bottiglia d'acqua e andai direttamente a dormire, stanca di questa giornata.

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