Capitolo primo.
Mi svegliai di scatto. Era ancora presto. Solo le 6:35. Sempre troppo presto. Mi alzai lentamente e senza accendere luci mi diressi in cucina. In quella casa regnava un silenzio quasi tombale. Come al solito mio padre era all'estero, e io ero rimasta da sola. Ma non è mai stato un problema. Insomma, ci ero abituata. E poi, amo mio padre Afuro. Mia madre era con lui, ma non mi pesava la sua assenza. Feci colazione con la prima cosa che trovai nella dispensa e mangiai in fretta. Mi infilai controvoglia la divisa scolastica. La gonna non mi dispiaceva affatto, quello che mi infastidiva era l'effetto che facevo sugli altri con quella gonna. Era come se avessi tutti ai miei piedi. Con quei ridicoli soprannomi come 'Nobile Terumi'. Non nascondo che ho sempre avuto attorno persone false, corrose dall'invidia nei miei confronti. Ma sono sempre stata superiore a tutto ciò. Spesso fin troppo.
Mi guardai velocemente allo specchio prima di uscire.
Camicia bianca, giacca bordeaux, gonna blu e cravatta dello stesso colore. Impeccabile, come al solito.
Uscii di casa, diretta verso la mia scuola, la Kirkwood.?: "Coco!"
Una ragazza mi corse incontro per salutarmi. La riconobbi all'istante.
Io: "Mio, buongiorno!"
Le sorrisi, felice.
Le mie giornate erano spesso monotone, l'unica persona che riusciva a movimentarle era Mio. Mio Akiyama è sempre stata la persona più vera che avessi mai avuto al mio fianco. Se dovessi descriverla in poche parole direi che è la classica Kuudere della situazione. Con lei rido e scherzo la maggior parte del tempo, ed è anche l'unica che mi conosce davvero. L'unica che comprende vagamente cosa c'è sotto il mio carattere irascibile e scontroso.Mio: "Novità? Afuro dov'è?"
Io: "Nulla di particolare, papà mi ha detto che sarebbe arrivata una nuova studentessa questa mattina. In questo momento lui è in Ita.."
Vieni improvvisamente interrotta da un ragazzo del primo anno delle superiori, esattamente un anno più piccolo di noi.
??: "T-terumi.. V-volevo chiederti.."
Lo guardai scocciata e perplessa.
Io: "Beh? Come osi interrompermi?"
??: "Ecco, io volevo chiedervi se.. Potresti darmi il tuo numero.. Ecco.."
Io: "Credo proprio che tu abbia capito male."
Afferrai Mio per un braccio e mi diressi verso la nostra aula, la 1ª B.
Non so esattamente perché mi comporto in questo modo ma è inevitabile. Avere tutte queste persone inutili attorno è alquanto fastidioso.
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Se abitassi con Hayato
FanfictionUna scontrosa e irascibile ragazza, abituata ad avere tutti ai suoi piedi incontra un fuoriclasse spavaldo e acido. Come pensi che finirà tra i due?