"La scelta più coraggiosa che dovrai fare?
Avere fiducia in qualcun altro."
Allegiant_
Harry pov.
Mi sistemai i ricci lunghi fino alle spalle, sbattei le ciglia lunghe quando il mio nome venne detto ad alta voce dal preside di bassa statura, con sopracciglia spesse come i baffi altrettanto neri, sollevai l'angolo della bocca in un sorriso di finta sorpresa e quando un applauso di gruppo si sollevò nella sala lo accolsi con un inchino simpatico, un po' comico, ringraziai gentilmente gli altri alunni e mi diressi insieme a quelli che come me avevano passato l'esame per entrare nella Night Class, famosa per la libertà studentesca che la presidiava. Finalmente sarei entrato nel primo anno di questo corso notturno, la mia famiglia se ne sarebbe vantata con quelle deluse dai figli rimasti nella Day Class. Avevo studiato molto e quindi non ero stupito del mio voto soddisfacente, infondo era sempre così, solo i più intelligenti, i migliori, passavano queste selezioni.
Gonfiai il petto e mi misi con la schiena dritta quando mi passò la schedina plastificata, che permetteva di sorpassare la cancellata che portava nel college dove avrei condotto i miei ultimi due anni. Dovetti quindi salutare velocemente gli amici formati durante i tanti e lunghi mesi passati qui dentro, frettolosamente mi rifeci le molte valigie piene di vestiti e vari materiali per la cura igienica, infine mi unì agli altri ragazzi ventenni , ricchi come me e quindi stabiliti in questa scuola di classe diversa da quelle private, o pubbliche, con un sistema tutto suo che insegnava a noi giovani le redini dell'economia famigliare e non, ci istruiva per un brillante futuro dispendioso.
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Il fresco serale mi riempì i polmoni con la sua leggera brezza, il venticello leggero mi scostò appena la camicia ora aperta fino al petto e il preside si fermò davanti all'imponente portone di metallo, complimentandosi ancora una volta e augurandoci un ottima permanenza all'interno dell'istituto. Ringraziammo e solo allora fu aperto il cancello, con un suono rumoroso e profondo, quasi cupo, riempiendoci la vista dei bellissimi alberi dove i fiori resero l'atmosfera surreale, i petali rossi mischiati a quelli bianchi delle rose alla base delle radici crearono una bella composizione teatrale. C'era perfino un laghetto sulla destra, con una grande serra, il giardino effettivamente si stendeva molto e prendeva decisamente uno spazio immenso. L'edificio si elevò sopra le nostre teste e potei notare quattro piani, le tende bordeaux in velluto erano visibili fin qui, le finestre a forma di bifore con riadattamenti moderni quali la dimensione abbastanza grande per far passare l'interno corpo, le vetrate protettive e accanto a essi c'era dei piccoli balconi regali. Le scalinate erano in marmo bianco e i pilastri laterali rappresentavano figure gotiche, mistiche perlopiù, ovviamente dorate per mostrare la nobiltà del posto. Mi leccai fugacemente le labbra quando il pomello si mosse aprendo le ante del grande ingresso dinnanzi a noi e quando lo varcammo la sala in legno pregiato fu uno splendore. Sulla sinistra c'erano due porte e sulla destra un grande camino incassato nel muro, davanti a esso erano disposti svariati divanetti con cuscini anch'essi in velluto rosso, i margini però erano in legno d'orato, naturalmente. Arricciai il naso contrariato, ma spostai lo sguardo sulle scalinate laterali che si appiccicavano alle pareti, portando a un piano superiore dove si riunivano formando quindi una conca. In mezzo a esse c'era un altro accesso momentaneamente chiuso, sbuffai curioso e la mia attenzione fu catturata da delle domestiche che uscirono dalla prima soglia sulla sinistra, entrando nella seconda che ci mostrò due grandi tavolate dove capii si svolgesse la cena e il pranzo.
Quando una ventina di studenti entrarono dal passaggio finalmente aperto tra le scali vidi di sfuggita un porticato in marmo che conduceva a un'altra struttura di tre piani, in lontananza. Il giardino si ampliava anche dietro il dormitorio. I giovani fermi davanti all'uscio intuii fossero quelli del secondo, nonché ultimo anno della Night, dunque ventunenni. Contrassi gli angoli della bocca mordendomi l'interno guancia quando il loro gruppo si fuse al nostro amichevolmente, alcuni sguardi notai essere affamati, lussuriosi e altri superbi, furbi, ma ne rilevai solo uno disinteressato, schifato quasi, il bel moro però si allontanò velocemente dalla sala che compresi essere quella comune.
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Corrupt Inside.
FanfictionHarold Edward Styles non ha mai dovuto lottare per sopravvivere, il cognome prestigioso e i vestiti firmati sono sempre stato un vanto davanti alle altre casate nobili. La sua permanenza nel college privato ed estraniato dal solito sistema scolastic...