EMMA'S POV
Udii il suono della campanella della ricreazione, mi stiracchiai e sbadigliai.
Quella stupida giornata finì, io sistemai la borsa e mi alzai
-Emma, andiamo insieme a prendere il pullman?
-Ovviamente, vostra maestà
Regina ridacchiò e insieme uscimmo dalla struttura che per 5 anni avremmo chiamato "scuola", per poi dirigerci alla fermata
-Allora, lo stai memorizzando il percorso?
-Credo di sì... credo...
Regina ridacchiò un'altra volta. A dir la verità il percorso era più semplice di quel che pensassi, ma per come ero fatta io, mi sarei persa dopo due passi.
Arrivammo alla fermata e aspettammo il pullman, in silenzio.
Dopo 10 minuti, avvistai il pullman, feci segno di fermarlo e osservai la scena all'interno.
Pienissimo, come sempre, ovviamente.
Sospirai e entrai nel pullman, seguita da Regina
-Adoro viaggiare in piedi
-Sì sì, anche io, assolutamente
Ma la rassegnazione di essere in piedi non ci impedì di chiacchierare. In quei quarantacinque minuti di viaggio, ebbi l'occassione di conoscere Regina Mills.
Parlammo delle nostre famiglie, io scoprii che Regina si era trasferita da poco nel mio paesino, questo spiegava perché non l'avevo mai vista. Non lo disse chiaramente, ma mi fece capire che non aveva amici, e da come mi guardava, non le sarebbe dispiaciuto se io avessi posto subito rimedio.
Durante quel viaggio ridemmo e scherzammo, ma purtroppo arrivò il momento di salutarla.
Lei mi salutò calorosamente, con un "A domani", come una specie di promessa, come se, non so, come se avesse voluto vedermi. La salutai a mia volta, e scesi dal pullman, andando verso casa.
REGINA'S POV
Emma scese e io feci lo stesso, due fermate dopo. Mi era piaciuto molto parlare con lei, era come se la conoscessi da una vita...
Dopo cinque minuti arrivai a casa, salutai mia madre e iniziai a mangiare.
Finii di pranzare e salii in camera, a riposarmi. Mi misi sotto le coperte e mi strofinai gli occhi.
"Beh, buonanotte Regina" e scivolai in un sonno sereno.
