Il Viaggio

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Finalmente il secondo giorno più bello dell' anno: La gita. Andare a Londra è il sogno della mia vita infatti dopo aver pregato mia madre in ginocchio per tre giorni, oggi parto.
Praticamente è uno dei pochi giorni in cui sentire il fastidioso rumore della sveglia mi rende felice, non che abbia dormito molto...

Sono le 4:00 del mattino quindi fra due devo essere sull' aereo. Mi vesto e come da mio carattere, sveglio tutti; mia sorella fa finta di non sentirmi, mia madre e mio padre si alzano e si vestono per accompagnarmi all'aeroporto.

Dopo un ora siamo tutti pronti per partire quindi esco da casa quasi urlando per la strada quando sento mia madre: "Alice hai tutto? Lo sai che se ti dimentichi qualcosa non possiamo tornare! "
"Tranquilla mamma, ho tutto!"
Insieme alla mia valigia saliamo in macchina.
Durante il viaggio sono talmente entusiasta che incomincio a cantare canzoni a caso, sotto lo sguardo esasperato di mia madre. La strada è breve e io sono sempre più esaltata.

Arrivati all' aeroporto abbraccio i miei genitori per avermi regalato questa gita per il mio sedicesimo compleanno

"Grazie per avermi regalato questa settimana fantastica; mamma, papà non vi preoccupate prometto che ogni sera vi chiamo!"
"Ok! Per favore sta attenta." Dice mia madre.
Vado dalle mie amiche folli Dove già la professoressa sta facendo l'appello. Dopo neanche dieci minuti siamo tutti così saliamo sull' aereo.

Londra dall' alto è meravigliosa. Dal primo momento che ho cominciato a vederla, ho tenuto il naso attaccato al finestrino. All' atterraggio tutto sembra perfetto: c' è anche il sole!

Scesi dall aereo incomincio ad annusare l' aria in modo maniacale
"Alice ma che hai? Tu senti male? " mi chiese Sofia
"No tranquilla sto solo annusando l' aria londinese"
"Sei pazza..." me lo dice sempre e come ogni volta io le rispondo con un semplice "Grazie. "

La mia attenzione viene richiamata da un piccolo oggetto sulla pista di atterraggio che luccica, lo prendo senza pensarci due volte e appena entriamo al coperto lo esamino attentamente: è una spilla nera piena di dettagli in oro con una scritta in una lingua straniera che non so, e sotto una piccola rosa metà bianca e metà rossa talmente perfetta quasi da sembrare nera.
A cosa strana di quella spilla è che nonostante il luogo in cui l'ho trovata è pulita come se fosse nuova.
"Sofia guarda cosa ho trovato: una spilla bellissima"
"Hai ragione è davvero bella, pensi che sia di qualche persona che l'ha persa e visto che l'hai trovata tu te la puoi tenere".
Accetto il consiglio della mia migliore amica e me la metto in tasca ma poiché per il resto della mattinata siamo a visitare vari luoghi me ne dimentico.

All' ora di pranzo andiamo tutti in albergo dove mangiamo il classico cibo da gita: pasta al pomodoro, cotoletta e patatine fritte.
"Almeno è buono" commenta Mary.
Mary è la sorella gemella di Sofia nonché mia amica, lei è sempre quella più responsabile e più divertente tra di noi; è il tipo di persona che fa delle battute tanto squallide che non sai se piangere o ridere.

Appena abbiamo finito tutti di mangiare, ci vengono assegnate le nostre camere. Essendo il nostro un albergo-grattacielo mi aspetto una Camera abbastanza bella. All' improvviso sento l'uomo della reception nel suo completo blu "Signorine Alice king,Sofia e Mary russo, Camera 578 quinto piano corridoi a destra;"
Il mio cognome non è italiano, poiché mio padre ha origini inglesi.

Come ci si aspettava da noi tre facciamo un video con il cellulare per poi ricordarci nei mesi futuri la nostra reazione alla prima vista della camera. L'ascensore è abbastanza veloce quindi arriviamo dopo pochi secondi al quinto piano e dopo aver seguito tutte le indicazioni dell' uomo alla reception arriviamo difronte alla nostra camera: "Pronte ragazze? " dico "Forza apri!" Rispondono in coro. Appena apro la porta mi sembra di essere la donna più felice della terra.

La nostra camera ha una grande vetrata da cui si può vedere una parte di Londra. Fissiamo quel panorama per molto tempo, fin quando prendo la rincorsa e incomincio a saltare e ridere felice e spensierata come una bambina di otto anni in un lunapark. Appena finiamo il nostro momento infantile ordiniamo i nostri vestiti nell armadio.

Dopo un pó ci sentiamo chiamare per scendere alla reception.
La nostra guida incomincia a spiegare a tutte le classi: " a causa di un imprevisto non possiamo seguire il programma quindi faremo un escursione in sostituzione alla visita che dovevamo fare".

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É la prima storia che scrivo quindi come si può vedere non sono molto brava. Comunque spero che vi piaccia e cercherò di aggiornare il più presto possibile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 04, 2015 ⏰

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