Paura

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Sbadiglio rumorosamente mentre guardo Zack cercare di arrampicarsi sul letto.
Ormai ha un anno e l'istinto di lupo si fa vedere, sia lui che Jo si trasformano in piccoli cuccioli.
Zack ha il pelo grigio e Jo lo ha nero con una piccola macchia bianca sul muso.
Come ci aspettavamo io e Drake tra i due a darci più problemi è Zack che corre ovunque e morde qualsiasi cosa compreso il suo gemello che ogni volta lo prende a schiaffi in faccia, come scena è abbastanza esilarante, ma essendo loro madre mi preoccupo di quello che possono pensare vedendomi ridere.
Joseph invece è molto più cauto, annusa e osserva tutto, il suo rapporto con Drake è migliorato anche se non di molto... bhe meglio di niente.
Ora stiamo riposando un po', Drake è ad una riunione con John e Alex da quel che so.
Chiudo gli occhi rilassata mentre sento le mani dei miei bambini addosso.

Pov... Zack

-Sì è addormentata?
-Già... è da tutto il giorno che la infastidisci
Faccio la linguaccia al mio gemello che prontamente mi ignora.
-Perché non dormi un po' così la lasci riposare in pace eh?
-Non capisco quale sia il tuo problema, non mi sembra di infastidirti più di tanto
-Infatti lo dico per la mamma stupido
Emetto un piccolo ringhio, ma anche questo non serve a nulla.
Jo si sistema meglio al fianco di mia madre e chiude gli occhi rillassandosi. Noioso.
Arrogante.
Ecco cos'è il mio gemello.
Siamo davvero parenti?
Gattono fino al bordo del letto e faccio pensolare le gambe fine a cadere a terra.
Esplorare.
Io devo esplorare.
Avanzo verso la porta della camera che fortunatamente è accostata e passo.
Papà non c'è, lui mi avrebbe portato nel bosco, mamma non può è troppo stanca e non voglio infastidirla più del dovuto.
Ci vado da solo nel bosco.
Sì.
Sono grande, so fare le cose da solo.
Scendo lentamente le scale facendole di lato e finalmente arrivo al primo piano.
Ok.
La porta della cucina da sul bosco.
Purtroppo questa è chiusa...
Sedia.
Trascino una sedia per una gamba fino a spostarla davanti alla porta.
Ora devo solo salire senza far cadere tutto.
L'azione è meno complicata di quanto pensassi visto che riesco a salire abbastanza tranquillamente, sto diventando alto.
Voglio diventare alto e forte come il papà per difendere le creature più fragili come la mamma.
Jo morirà d'invidia.
Muovo la maniglia a caso per un po finché la porta non fa uno strano suono segno che si è aperta.
Scendo dalla sedia che metto anche apposto e mi affaccio fuori.
Verde.
Mi piace il verde.
Comincio a gattonare verso gli alberi giganteschi, l'erba sotto le mani mi fa il solletico, mi piace stare qui con papà.
Senza rendermene conto mi trasformo e comincio a correre senza una meta precisa.
Mi piace davvero tanto stare qui.
Mentre giro vedo da lontano uno strano animale.
È molto piccolo e strano.
Ha le zampe ai lati del corpo che sembra una corda per quanto è stretto, ma molto corta, e ha una coda lunghissima.
È appoggiata all'albero... ma come fa?
Non sembra avere degli artigli, quasi non lo vedevo.
Mi avvicino piano all'animale che con uno scatto fulmineo sale ancora più in alto.
Cavolo!
È così veloce!
Con un salto provo a raggiungerlo, ma non ci riesco, l'animale è troppo in alto e io non riesco a salire.
Comincio ad abbaiare per chiamarlo, ma lui neanche gira quella strana testa verde che ha.
Ma non ha un naso?
E delle orecchie?
Forse è sordo.
Apro il muso per abbaiare un'altra volta, ma un rumore orribile mi arriva all'orecchio, comincio a sentire uno strano fischio alla parte destra della testa.
È uno strano formicolio misto a odore di bruciato e fa male.
Mi giro cauto e vedo un signore.
Non l'ho mai visto, è buffo.
Vestito di verde e con un strano bastone in mano da cui esce fumo.
Puzza molto, è un odore simile a quello che sento ora sull'orecchio destro.
Il tipo continua a puntarmi quello strano bastone addosso e sento il mio cuore battere forte.
Non è una bella sensazione.
Come quando sono caduto dal tavolo tempo fa.
Avevo paura, ma la mamma mi ha preso al volo.
Ora però la mamma non c'è.
Voglio la mamma.
Il dolore all'orecchio destro si intensifica e senza pensarci torno umano.
Subito metto mano sulla fonte del dolore e qualcosa di liquido mi bagna la mano.
È rosso.
Non mi piace, mi fa battere più forte il cuore.
Guardo l'uomo che intanto ha fatto cadere il bastone a terra e mi guarda ad occhi spalancati.
Trema spaventato.
Mi ha fatto male.
Fa male.
Senza rendermene conto comincio a piangere.
Fa male.
Voglio il mio papà.
Voglio la mia mamma.
Jo?
Stringo con forza l'orecchio sperando di far passare il dolore, ma quando due dita si toccano tolgo la mano spaventato.
Cos'è successo al mio orecchio?
Io torno lupo e l'uomo mi guarda ancora più spaventato.
Voglio andare via da qui.
Ci sono troppi odori sgradevoli.
L'uomo cerca di riprendere il bastone da terra mentre continua a guardarmi negli occhi spaventato.
-M-mostro- dice lui balbettando.
Che cos'è un mostro?
Quando il bastone viene ripuntato verso di me mi spavento.
No, mi fa male.
Corro verso una direzione usando tutta la forza che ho.
Voglio tornare a casa.
Tra le braccia della mamma mentre aspettiamo il ritorno di papà.
Sento dei passi veloci dietro di me e quando mi giro vedo ancora l'uomo.
Non mi inseguire, mi fai paura.
All'improvviso sento bagnato addosso, vedo gocce d'acqua cadere dal cielo, mi fanno tremare e si è tutto sfocato attorno a me, sembra che le nuvole sono cadute dal cielo fino a posarsi qui intorno, dietro di me non vedo più l'uomo e mi tranquillizzo un po', ma ora ho freddo.
E fame.
Vedo uno strano rifugio sotto le radici di un albero e mi infilo li sotto.
Torno umano e mi stringo l'orecchio tra le dita mentre altre lacrime mi cadono dagli occhi.
Fa male.
Ho freddo, fame, mi sento solo.
E se l'uomo dovesse tornare?
Non lo voglio più vedere, mi fa paura.
Io voglio vedere la mamma, mi manca papà, voglio Joseph.
Ho paura.

La luce del futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora