~La famosa Ragazzina~

392 21 2
                                    

Pow's X

Sono passati 3 anni, da quando quella signorina mi ha salvata dallo stupratore.
In questi 3 anni me ne sono successe di cotte e di crude.
Adesso sto scappando dal mio, presunto, "padre", Zalgo. Ho ucciso mia madre ed è per questo che mi sta cercando.

*Come vorrei incontrare, ancora una volta, quella signorina dai capelli rossi fuoco. Forse potrà proteggermi.*

Mentre pensavo, sentì Zalgo, chiamare il mio nome. Corsi più veloce possibile, fino a quando non m'imbatté in uno strano prato fiorito. Era rassicurante, ma allo stesso tempo molto inquietante.
Il bosco era privo di vita e l'unico " punto" ancora "vivo" era quel prato. Decisi di nascondermi, in mezzo all'erba.

Mi accucciai, cercando di coprirmi.

D'un tratto, mi sentì strana. Abbassai lo sguardo e mi accorsi che il prato era sparito e al suo posto vi era un'enorme buco, color nero. Stavo cadendo nel vuoto, ecco cos'era quella sensazione.

Cominciai ad urlare, in preda al panico. Non sapevo cosa fare e tantomeno dove sarei finita.
Mi raggomitolai su me stessa, attappandomi le orecchie e chiudendo gli occhi.
Caddì. Un dolore lancinante mi colpì la schiena.
Aprì gli occhi, trovandomi all'inferno.

Ovunque vi era il colore rosso.

Ovunque persone che urlavano e si disperavano.

Ovunque corpi morti di persone arrivate al limite.

Abbassai lo sguardo, e capì la causa del mio dolore alla schiena.
Il terreno era fatto esclusivamente di chiodi appuntiti, che mi avevano "bucato" la schiena e le mani.

Mi alzai in piedi, notando del sangue colarmi dalle mani.
Fortunatamente, le mie scarpe non mi facevano far male ai piedi.

Mi guardai intorno. Notai un bambino raggomitolato in un angolo. Mi avvicinai notando il suo corpo sporco di sangue. Misi una mano sulla sua piccola spalla, ma me ne pentì. Alzò la testa e urlò disperato.
La sua faccia era sfigurata e piena di sangue.
Mi saltò addosso, aggrappandosi alla mia caviglia.
Con un calcio, lo feci volare al muro e di conseguenza morire.

Non volevo ucciderlo, ma mi aveva preso alla sprovvista e il mio corpo si era mosso da solo. Decisi di provare a trovare una via d'uscita da quest'inferno.

|========================|

Era quasi un'ora che camminavo senza sosta.
L'uniche cose che vedevo erano sangue, corpi morti e chiodi. Nient'altro.

All'improvviso sentì un urlo, più forte degli altri, seguito da una risata raccapricciante.
Ingoiai la saliva e mi diressi verso quella risata.

Trovai delle scale che scendevano nella terra.
Sentì di nuovo quella risata. Proveniva dalla fine delle scale.
Decisi di scendere. Ogni gradino, mi veniva la pelle d'oca e la voglia di fuggire aumentava a ogni urlo. Ma dovevo essere forte, se volevo uscire da questo inferno.
Verso la fine delle scale, vidi una luce molto debole.

Non udì più alcun suono e scesi gli ultimi gradini molto lentamente.

Arrivata, mi sporsi verso la porta e guardai all'interno. Una stanza color nero, illuminata con qualche fiaccola. Strumenti di tortura, sparsi per la stanza. Una mensola piena di vasetti con organi umani e il corpo di una donna, privo di vita, ancora steso sul lettino di ferro.

Non vidi nessuno all'interno e decisi d'osare. Entrai nella stanza, iniziando a guardare gli organi.

D'un tratto, la porta dietro le mie spalle, si chiuse. Mi girai di colpo e le fiaccole si spensero all'unisono. Vidi un sorriso bianco, con denti aguzzi. Riuscì a vedere solo quello.

-C-chi sei tu?-

Chiesi al sorriso, indietreggiando.

-Abbiate paura degli angeli. Loro vi vedono. E vi verrano a cercare. Parola si Death Angel!-

Mi disse, una voce "sdoppiata".
Si acceserò le fiaccole e vidi un demone con possenti corna e ali d'ossa.

Guardai in faccia il demone. Era lei. La ragazza che mi aveva salvata. Mi avvicinai lentamente, iniziando a tremare per la felicità.

-Death Angel non capisce. Stai tremando ma ti avvicini a Death Angel.-

-Non ho paura. Sono Felice!-

Le risposi, sorridendo.

-Felice? Cosa significa!? Death Angel conosce solo rabbia e dolore!-

Disse lei, in un ringhio spazientito.

Mi avvicinai fino ad arrivare al suo fianco. La guardai in quei occhi neri privi d'emozioni.

-Tu non ti ricorderai di me, ma io mi ricordo di te, signorina.-

L'abbracciai come quella volta. Anche se erano passati anni, mi ricordavo ancora il suo profumo. La sua pelle liscia, era ormai ruvida e squamosa, per colpa della trasformazione in demone.

Mi allontanai di qualche passo e l'osservai in silenzio.

All'improvviso una serie di tic percosse la rossa.
Sussurrava parole strane, mentre le sue iridi diventavano bianche e i suoi denti normali.
Vidi le due corna scomparire e le ossa rientrare.
Le sue pupille tornarono di un color marrone scuro. Mi guardò dolce, sussurrando un flebile ~Grazie~ prima di cadere a terra svenuta.

Le corsi incontro, scuotendola.

-Signorina? Come sta? Mi sente?-

D'un tratto un fischiettio mi fece sobbalzare. Qualcuno stava arrivando.
La paura mi bloccava e l'unica cosa che riuscì a fare, fu abbracciare la ragazza vicino a me.

-Giuly, ho bisogno del tuo sangue!-

Disse una voce inquietante. Mi fece stringere più alla rossa e accopponare la pelle.

Alzai lo sguardo e vidi una figura con grandi ali nere, guardare sia me che la signorina. I suoi occhi esprimevano rabbia, e questo mi fece ancora più paura.

Mi prese per il colletto, alzandomi da terra. Mi dimenai, continuando a guardare e a chiamare la signorina.

-Chi sei!? Come mai sei ancora viva?! Questa scema non sa mancò uccidere una fija!-

Disse, dando un calcio alla rossa.
Abbassai lo sguardo, notando che la signorina aveva sputato sangue, a causa del calcio al ventre.

-NON OSARE TOCCARE LA SIGNORINA!-

Dissi, trasformandomi in "demone" e saltando addosso alla Tizia.

Purtroppo, ero troppo debole per lei, e con un pugno mi scaraventò a terra.
Si avvicinò e mi prese per il collo. Stringeva e, con poco, rimasi senz'aria. Iniziai a lacrimare, mentre guardavo la rossa, ancora stesa terra. La Tizia, alzò un pugno per colpirmi.

-S...Signorina-

Dissi, chiudendo gli occhi, aspettando il colpo.

All'improvviso, caddì a terra, riempiendo i polmoni d'aria.
Aprì gli occhi, ansimando e vidi il demone alato,spappolato al muro.

Mi girai di lato, trovando la signorina con il pugno ancora fumante per il colpo.

I miei occhi si riempirono di lacrime di felicità e saltai tra le braccia della roscia.

-Ehy piccola, da quanto tempo.-

Mi disse sorridendo,mentre mi accarezzava i capelli.

-Già, da quanto tempo, Signorina.-

~ANGOLO KILLER~

Welaaa killerine!♥ vi sono mancata? Noh eh... E va beh :3
Finalmente dopo svariate minacce minacciose ho pubblicato ♥Io & Il mio killer♥ ~2~

*coriandoli e spumante*

Spero vi piaccia e ciriciao Killer♥

♥Io & Il mio Killer♥ ~2~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora