Non ero pronta ad una terza alternativa, non è uno gnomo non è un vampiro super sexy. Ha qualcosa di diverso dagli altri ragazzi...
<<Ma... sei... un principe.>> All'improvviso tutta la classe scoppia in una rumorosa risata e il ragazzo di fronte a me mi guarda imbarazzato. Cazzo penso di aver parlato di nuovo ad alta voce mi capita troppe volte.
<<Ehm... Green siediti per favore.>>
Bene la mia figura di merda giornaliera, Non mi resta altro da fare che tornare a posto e autoconvincermi che non posso mostrarmi strana di fronte a ragazzi che non corrispondo alla mia idea di liceale.
<<Lohan accomodati e siediti dove preferisci.>> Ovviamente, visto che gli elfi della fortuna praticamente mi odiano, il ragazzo nuovo si accomoda affianco al mio bianco.
<<Piacere sono Theodor. Invece tu sei?>> Perché questo inutile, fastidioso, bello, socievole... "Jessy evita ritorna al tuo insulto"
Perché questo inutile mortale mi rivolge la parola!<<Hey sei sorda?>>
<< ...Beh ovviamente no ma fingo di esserlo così le persone che reputo poco interessanti mi evitano>> Devo essere sincera un po' interessante è, forse sono quegli occhi azzurri, i capelli biondi, il naso perfetto come il suo viso e quel corpo da far invidia a chiunque oppure quel modo di fare così da... principe a catturare la mia attenzione.<<Così per te sono poco interessante... che ne dici se andassimo a bere qualcosa dopo per conoscerci meglio.>>
<<Per caso sei uno psicopatico che una volta usciti di qua mi violenterà?>>
<<Probabile. Allora vuoi rischiare?>>
<< Per quanto io possa amare il pericolo preferisco evitare questo appuntamento alquanto inquietante e inoltre uscire con gli estranei non è la mia passione.>>
<<Se mi dici il tuo nome non siamo più estranei.>>
<<Mi chiamo Jessica ma questo non vuol dire che accetto di uscire con te, volevo solo chiudere questa conversazione e se non ti dispiace vorrei seguire la lezione>> certo seguire la lezione di matematica/arabo... Mai fatto in tutta la mia vita ma per fortuna lui non ne è a conoscenza.Lo guardo per un secondo e vedo che sorride, che cosa avrà mai da ridere nell'ora di matematica. Sembrerei strana se glielo chiedessi... ovviamente no.
<<che hai da sorridere? Stiamo a scuola non ad uno spettacolo di cabaret.>>Naturalmente ho usato la mia solita gentilezza.
<<Tu mi fai ridere.>>
Ovviamente... tutti ridono di me perché lui dovrebbe essere diverso.
<< Okay...>>Driiiin. Driiiiin.
Viva la campanella, dovrebbero costruire una statua in suo onore e intitolarla "la salvatrice di molti studenti".
Ritorniamo alla realtà e al mio obiettivo: l'armadietto.
Attraversato l'Oceano di lava e giganti cechi sono finalmente arrivata alla mia destinazione dove prendo tutto il necessario per la lezione di storia.
Cerco di chiudere l'armadietto ma qualcosa mi blocca, mi giro...<<Theo si può sapere cosa cavolo fai?>> Sempre gentile...
<<Ehm Jess mi dispiace non volevo ridere di te prima è solo che tu sei diversa dalle altre ragazze e pensando questo mi è venuto da sorridere.>>
<<È okay... davvero non mi interessa tutti ridono di me e tu sei come tutti. Ah quasi dimenticavo il mio nome è Jessica non Jess.>>
<<Mmmh... io preferisco Jess penso sia più da te e non chiedermi che vuol dire perché non lo so. Scusami di nuovo ci si vede Jess.>>
Pff che arrogante...
Decido di rinchiudere il problema " Theo" in un angolino del mio cervello e corro subito nell'aula di storia ma anche se avessi dei razzi al lato dei piedi arriverei comunque in ritardo.
Mi scuso e mi siedo tra i miei amici Paris e Leo.Anche l'ultima ora è suonata.
Naturalmente Paris mi sta tormentano con le sue domande riguardo il ragazzo nuovo.
<<Jess secondo me è innamorato di te!! Tu che dici Leo?>>
<<Non mi interessa.>>
<<Leo la tua tristezza mi deprime.>>
No vi prego Non li voglio sentire....non oggi.
<<Ragazzi io devo andare mamma prepara il mio piatto preferito, vi saluto!>>
<<Ciao Jess ci vediamo domani a scuola!>>
<<Ciao Jess!>>
Finalmente percorro la mia adorata stradina che mi porta verso la mia casetta.Venti minuti di camminata di cui due di corsa per sfuggire alle grinfie di quel maledetto cane randagio un incrocio tra un pitbull e un dalmata una specie di troll a macchie. Per fortuna sono arrivata sana e salva.
<<Mamma sono a casa!!!>>
<<Tesoro sono in cucina>><<che si mangia?>>
<<Ehm tesoro io devo andare a lavorare puoi fare da sola vero?>>
<<Certo.>> Come sempre ormai sono abituata.
<< Bene io arriverò tardi quindi non mi aspettare sveglia.>>
Dopo le sue raccomandazioni di non far entrare nessuno di non incendiare casa e dopo il suo solito bacio appiccicoso per via del rossetto finalmente va via.Vado in cucina... di solito lì si trovano gli attrezzi per cucinare giusto?
Prendo un... non so da dove cominciare!! Mi sa che per la trecentesima volta dovrò saltare il pranzo.Salgo in camera prendo il necessario per un bagno rilassante dove mi chiudo con il mio adorato Diario e incomincio a scrivere la mia giornata...
" Caro diario,
Giornata faticosa come sempre e come ogni volta ho fatto la mia figura di merda giornaliera.
Ho conosciuto il nuovo compagno è davvero interessante la mia mente disturbata lo ha soprannominato il principe, beh in effetti è biondo ed ha gli occhi azzurri proprio come un principe azzurro, mancava solo il cavallo bianco.
Ovviamente anche lui ha riso di me, chi non lo farebbe... io sono quella strana a scuola quindi mi sarei sorpresa se non lo avesse fatto.
Naturalmente alla fine delle lezioni Paris mi ha tormentato con le sue domande mentre Leo mi è sembrato triste, più del solito forse è solo una mia impressione."
Chiudo il diario e mi guardo le mani... sono diventata vecchia!Dopo cinque minuti impiegati per uscire dalla doccia, sempre perché io sono una persona lenta e mi devo godere ogni momento anche quello più insignificante, e altri cinque impiegati per vestirmi finalmente esco dal bagno.
Guardo l'orologio e vedo che è ora di guardare un film! Anche se dovrei studiare ma è troppo impegnativo per il mio cervello quindi decido di godermi il resto del pomeriggio davanti alla TV.
Dopo due film di Harry Potter si sono fatte le 20:00 cioè ora di cena ma visto che io sono pigra decido semplicemente di coricarmi nel mio adorato letto e fare il solito sogno inquietante.
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Quella diversa
Teen FictionJessica Green , per gli amici Jessy, è una sedicenne testarda con la testa sempre fra le nuvole persa nelle sue fantastiche storie di lupi a tre teste e eroine coraggiose pronte a difendere il mondo. Il suo sogno è diventare famosa, vuole essere ric...