QUATTRO MESI DOPO
Parcheggio la macchina davanti questo grande palazzo.
Tolgo dalla macchina le due valigie e prendo l'ascensore per arrivare al terzo piano.
Allora...nell'annuncio c'era scritto terza porta a destra.
Busso alla porta del presunto appartamento di Smith,forse andare ad abitare con un inquilino di cui non so niente non è stata una grandiosa idea,forse venire a Londra non è stata una buona idea.
Apre la porta un ragazzo dagli occhi verdi.
'Emh..ciao'
'Ciao,posso aiutarti?'
'Sto cercando Smith'
Indica la porta di fronte e abbasso la
testa dalla vergogna,ma che cazz? Da quando mi vergogno davanti ai ragazzi?
'abita nell'appartamento di fronte'
'Ah scusami e grazie'
'Ti serve una mano?' Mi chiede vedendomi in difficolta,le valigie sono molto pesanti,ma sono abbastanza forte da farcela da sola.
'Harry,chi è?' Una voce femminile lo chiama.
'No,ce la faccio,grazie lo stesso' dico.
'Okay' mi sorride e chiude la porta.
Busso alla porta di fronte e un ragazzo cicciottello mi apre.
Mi sorride.
'Ciao tu devi essere Sarah'
'E tu Smith' sorrido.
'Vieni entra,ti faccio vedere la tua camera'
La casa è accogliente,piccola ma carina.
Quando entro in camera si sente un forte odore di pittura fresca.
'Ho dipinto pochi giorni fa,spero ti piaccia il verde'
'Grazie mille,ma non dovevi'
'È stato un piacere'
'Hai fame?' Mi chiede.
'Si molta'
'Vieni ti preparo qualcosa'
Entro in cucina e mi siedo a tavola mentre Smith mi prepara la colazione.
Poggia il piatto con il bacon e le uova davanti a me.
'Benvenuta a Londra!'
Rido e iniziamo a mangiare.
'Hai trovato subito l'appartamento?'
'In verita no,per sbaglio ho suonato a quello di fronte'
Spalanca gli occhi.
'Ti ha aperto qualcuno?'
'Emh,si,Harry credo,mi ha detto che abitavi qua'
'E nient'altro?'
'Mi ha chiesto se mi serviva una mano'
Dico mentre porto in bocca un altro boccone.
'Sul serio?'
'Si perche?'
'No niente.'
Finita la colazione vado subito in camera.
Inizio a sistemare le mie cose nell'armadio e nei cassetti.
Attacco un po di foto di me con dei miei amici,Jack,Susan e Ty.
Mi mancano nonostante fossero dei drogati fusi e idioti.
Mi divertivo con loro.
Svuoto la prima valigia e metto la seconda accanto il letto,la sistemeró domani.
Rifaccio il letto e mi ci siedo sopra.
Prendo il cellulare e digito il numero di Susan,non risponde.
Vabe sarà per la prossima volta.
Mi stendo sul letto e penso al fatto che nonostante tutto quello che sia successo Portland mi manca.
Ma in quella citta cè troppa merda che mi riguarda,Smith sembra simpatico,e credo che mi piacerà stare qui.
//
'Sarah!' mi chiama.
Mi giro lentamente.
'Sarah come devo fare con te!'
'Che vuoi papà?' Scatto.
'Non sei mai a casa Sarah,perche fai cosi?' Urla.
'Smettila papa,smettila!'
Una goccia di sangue gli scorre sulla fronte.
'Papà che hai fatto?'
'Papà rispondimi'
Si accascia per terra con gli occhi spalancati.
'Papà!' Urlo.
//
'Sarah svegliati!'
Inizio a piangere.
'Sarah che cosa è successo?' Mi chiede Smith.
'Niente,scusami,era solo un incubo'
'Sicura?'
Annuisco.
'Ne vuoi parlare?'
'No,stai tranquillo!' Dico asciugandomi le lacrime.
'io sto per uscire con degli amici,vuoi venire con noi?'
'No,tranquillo,vai pure'
'Ti lascio le chiavi sul tavolo,se per caso vuoi andare a fare un giro'
'Okay grazie'
'Cè anche il mio numero su un bigliettino,se ti serve qualunque cosa,chiamami e io arrivo!'
'Grazie,sei davvero gentile'
'Di niente'
Mi sorride e va via.
Vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua.
Continuo a sognarlo.
Non ce la faccio piu.
Sono le quattro del pomeriggio,ho dormito un sacco.
Qualcuno bussa alla porta.
Chi sarà?
Guardo dallo spioncino e riconosco il ragazzo,è Harry.
'Emh ciao' dice quando apro la porta.
'Posso aiutarti?'
'Hai una sigaretta?'
'Mi hai bussato per una sigaretta?' Chiedo con un sopracciglio alzato.
'Si' dice come se fosse una cosa normale bussare alla porta di gente a caso e chiedere sigarette.
'No,non fumo'
'Ah okay grazie lo stesso'
Gli sorrido e mentre chiudo la porta lui mi blocca.
'Smith è in casa?' Mi chiede.
'Emh..no'
'Vuoi uscire?'
'Cosa?'
'Vuoi uscire a fare un giro?' Ripete irritato.
'Con te?'
'No con mia nonna'
Alzo un sopracciglio.
Lui alza gli occhi al cielo e sbuffa.
'E la tua ragazza?' Chiedo
'Quale ragazza?'
Lo guardo strana,quando gli ho bussato stamattina c'era una ragazza in casa l'ho sentita.
'Oh quella,lei..era un'amica'
Certo un'amica.
'Ciao!' dico ma lui mi blocca ancora.
'Oh andiamo!'
'Santo cielo ma come ti viene in mente? Nemmeno ti conosco!'
'Piacere Harry' sorride malizioso e mi porge la mano.
'Sarah' dico seccata,questo non cambia le cose idiota!
'Allora Sarah posso offrirti un caffe?'
Annuisco.
'Non farmene pentire' dico.
'Non succedera'
Mi serve un po d'aria e infondo è solo un caffè.
'Mi preparo e esco'
'Ti aspetto fuori'
'Mi sembra ovvio' sussurro.
'Cosa?'
'Niente' sorrido e chiudo la porta.
Mi metto un paio di jeans strappati e una maglietta corta che lascia vedere il mio piercing all'ombellico e metto le mie adorate Adidas nere.
Mi trucco leggermente e stiro i capelli.
Nonostante non mi piaccia vestirmi con vestiti semplici,non mi piace truccarmi.
Solo un po di mascara e matita.
Prendo il cellulare e aggiungo Smith ai contatti,nel caso mi servisse,prendo la borsa e esco.
Harry è appoggiato alla porta che fuma una sigaretta.
'Non le avevi finite?' Chiedo.
Dopo avermi squadrata per bene mi risponde con un 'ne ho trovata una'
'Si certo Dora' sussurro.
Mi lancia un occhiataccia ma non dice niente.
Entriamo nell'ascensore e c'è un silenzio imbarazzante.
Quando usciamo tiro un sospiro.
Mi mancava l'aria la dentro.
Usciamo dal palazzo.
'Andiamo in macchina?' Chiede.
'In realta vorrei prendere un po d'aria' dico e lui sbuffa.
Mi soffermo a guardare come il verde dei suoi occhi e il colore dei suoi occhi e dei suoi tatuagggi risplendano al sole,stupendo,davvero fottutamente stupendo.Eii mi chiamo Melanie e ho 15 anni,questo è il primo capitolo,spero vi piaccia,presto arriverà il secondo!
Love you all
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WRONG
Ngẫu nhiênDicono che a volte sbagliare è necessario.Ma siamo davvero noi a decidere? O è gia scritto nel nostro destino che sbaglieremo? Forse per insegnarci qualcosa,o forse solo per farci soffrire. Sbagliando si impara no? Allora io mi chiedo,quante volte...