Sto cercando di correre più in fretta che posso, ma inciampo in una mattonella fuori posto. Lo zaino cade per terra e io con lui e batto la testa. Provo un dolore lancinante al braccio destro.
<Cazzo!> gemo. Cerco di alzarmi e raccogliere lo zaino, ma mi dole tutto il corpo. Trovo la forza di camminare e varcare la soglia di quel così chiamato liceo.
Il liceo.
Da quanto tempo aspettavo questo momento? Certo, non immaginavo un inizio del genere.
C'è una bidella che subito mi guarda storto.
<E tu chi saresti?> mi scruta da testa a piedi:<E dove credi di andare in questo stato? Ma ti sei guardata? Ma come ti sei conciata?>
<Scusi, dovrei andare nella IV E>.
<Ma l'apertura è stata un quarto d'ora fa!> guardo l'ora. Si erano già fatte le 8.50.
<È che ho perso il pullman e poi ho sbagliato liceo..>
<Hai sbagliato il liceo eh, e dove saresti andata?>
<Allo scientifico, due isolati più in là>.
Mi osserva con aria minacciosa, ma alla fine si decide a portarmi in classe.
<E che ti sei fatta qua?> ma questa non la smette di fare domande?
Le spiego l'accaduto. Continua a scuotere la testa.
Ecco la classe.
<Entra e spiega al prof il motivo del tuo ritardo. Dicono sia il prof più severo dell'Istituto..> sorride maligna e si congeda. La sento fischiettare da lontano.
Respiro profondamente: con tutto il coraggio che ho busso ed entro.
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IV E
HumorLe figure di merda sono all'ordine di ogni giorno ormai. Ma c'è una ragazza che è riuscita ad attirare l'attenzione. Un'attenzione, che le cambierà la vita.