Prologo#parte due

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Due settimane dopo gli fu recapitato il Certificato di Merito.
Arrivò per posta raccomandata e assicurata.Il certificato riportava il suo nome in caratteri Old English così rabescati che stentò a decifrarlo;in fondo c'era un sigillo dorato dal quale emergeva in goffratura il logo American Teen: un ragazzo con i capelli corti e una ragazza con la coda di cavallo lanciati in un ballo sfrenato.
Stringendolo fra le braccia,la madre coprì di baci il figlio Thad,che era un bambino tranquillo e dall'aria seria,apparentemente incapace di mantenere la concentrazione e incline a inciampare spesso nei piedoni.
Suo padre manifestò minore entusiasmo per l'avvenimento.
«Se il racconto era così buono, perché, non gli hanno dato dei soldi?» bofonchiò dal ventre della sua poltrona.
«Glen..»
«Lascia perdere.Magari Ernest Hemingway vorrà essere così gentile da farmi arrivare una birra quando avrai finito di sbausciarlo.»
Sua madre non ne parlò più... Ma fece incorniciare la lettera e il Certificato che a essa era seguito, pagando con i propri risparmi.
Appese quindi il riconoscimento nella camera di That,proprio sopra il letto,e quando venivano in visita parenti o amici,li accompagnava a vederlo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 14, 2015 ⏰

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