◇ 88th

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Camila si sente completamente in ansia dopo aver letto quel post-it dal colore azzurro dell'anonima. Non riesce a capire cosa stia succendendo e ovviamente ascoltare la lezione è l'ultima cosa che potrebbe fare in quel momento.

Al suono della campanella il suo cuore comincia a martellare nel petto, non si è mai sentita cosi agitata nell'incontrare qualcuno. Forse il fatto che parlasse con quella persona da mesi, il fatto che le avesse confessato di sua madre e che si fossero in qualche modo aperte l'una all'altra; forse questo rende il tutto più strano.
E Camila vuole davvero sapere quale sia il volto di quella persona che l'aveva fatta sentire cosi bene per tutto quel tempo.
Prende il suo libro e lo stringe al petto mettendosi lo zaino in spalla,  senza volerlo si trova a correre tra gli studenti nel corridoio che si accalcano verso l'uscita.
Camila non vuole tornare a casa, vuole solo andare da lei.

Cosi si infila tra le persone e dopo varie gomitate e spintoni riesce ad uscire. Cammina nel cortile fino ad arrivare al parcheggio delle bici dove è riposta anche la sua, si avvicina al terzo albero ma non c'è nessuno.

Che sia uno scherzo? , pensa ma no, non ci crede che quella persona sarebbe capace di farle una cosa del genere.
Cosi posa la schiena all'albero e rimane lì ad aspettare, aspettare,  aspettare. Il cortile è ormai vuoto e fra poco la tizia bavosa uscirà per chiudere il cancello.

Forse è stato tutto un errore, forse non avrebbe mai dovuto attaccare quel post-it, o forse non avrebbe mai dovuto rispondere alla sua risposta. Almeno adesso non si troverebbe col cuore spezzato aspettando qualcuno che non arriverà.

Sta per andarsene quando qualcuno grida il suo nome. "Camila!"

Quest'ultima si volta e alle sue spalle la vede: è lì, a qualche passo da lei, la sta osservando con tutta la sua bellezza che Camila non riesce a dire una parola. Non si muove, è come immobile davanti a quegli occhi verdi che la stanno trafiggendo.
Le parole le muoiono in gola, mentre la ragazza si avvicina a lei e le sorride nella maniera più naturale del mondo.

Quando è abbastanza vicina, posa entrambe le mani sulle sue guance e senza pensarci troppo, si china baciandola. Le loro labbra si sfiorano e a quel contatto Camila sente una scossa, una sensazione cosi forte. Ma quando quello sfioramento diventa qualcosa di più,  è allora che Camila realizza di star baciando la ragazza che ama.
E lei la ricambia.
E lei è lei.

Quando il bacio si conclude, la ragazza sorride dolcemente ma anche un po' imbarazzata mentre la sua fronte è adagiata su quella di Camila.

"Ricordi? Mi dicesti che avrei dovuto prenderla e baciarla." sorride. "L'ho fatto." Sussurra.

Camila è senza parole, ha parlato per tutto questo tempo con lei.
Solo e soltanto con lei.

"E comunque Lauren", sussurra subito dopo all'orecchio della piccola.

"Cosa?", è ancora troppo confusa per capire.

"Mi chiamo Lauren", ripete. "E ti amo dal primo giorno che i miei occhi hanno incontrato i tuoi."


The End.

Sooooooooo,
Non abbiatecela (?) con me per il finale, sappiamo tutte che le cose belle sono destinate a finire. Penso che quasta storia sia stata fantastica e non perché l'ho scritta io, ma perché è la prima che riesco a portare a termine e mi è piaciuta molto scriverla.
Penso che userò ancora questo stile, è qualcosa di semplice e divertente.

Anyway, voglio davvero ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me. Voglio dire, leggere questa storia, commentare, votare. È stato bello, davvero, ormai mi sembra di conoscervi HAHAHA diciamo che ho anche conosciuto delle persone fantastiche. ..altre un po' come ma vabbe.
ovviamente non è mica finita sul serio, si è solo conclusa questa storia.
spero continuiate a seguirmi e leggere altre storie che pubblicherò come ad esempio brave oppure journal a cui tengo davvero molto.

vi ringrazio ancora per tutto quanto, siete fantastiche.

Oh, e camren is real ♥♥♥

zaygreen aka  ylenia

post-it; camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora