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Era notte e mi dirigevo verso casa.
Stavo piangendo e sentivo gli occhi bruciarmi. Guardai dallo specchietto mia figlia. Aveva la testa appoggiata al finestrino, era molto pallida e non aveva nessuna esspressione facciale, aveva i capelli biondo opaco tutti scompigliati e gli occhi erano di color azzurro spento. Era vistita con il camice dell'ospedale perche i suoi vestiti erano sporchi di sangue e mezzi strappati. Aveva le fascie sui bracci, le gambe per nascondere le ferite quasi cicatrizzate. Mi fermai e Mi asciugai le lacrime con la mano. Mi voltai da mia figlia e gli dissi:
"Angy, tuo fratello sta bene non riesci a capirlo?!. Perché non ridi più come una volta?! Tesoro per piacere guardami!"
Continuavo a piangere e mia figlia non voleva guardarmi. Continuava a guardare quel stupido bosco. La chiamavo ma non reagiva. Muoveva solo le palpebre. Aveva perso peso dopo l'iccidente. Non era più la ragazza di 14 anni come una volta ma adesso aveva l'aspetto fisico di una bambina. Ripresi a guidare verso casa.
Arrivata a casa scesi dalla macchina e aiutai Angy a scendere perché era diventata fragile. Mio marito ci aspettava fuori dalla porta di casa. Io entrai dentro senza guardarlo e continuai a camminare per arrivare fino alla camera di Angy. La stesi sul letto e gli diedi un bacio sulla fronte dicendogli:
"Angela, vedrai che fra qualche giorno ritorneremo la famiglia felice di una volta. Tua fratello è solo in coma e vedrai che si risvegliera. Domani andiamo a fargli visita ok?"
"Mamma, ho 14 anni e non sono una bambina. So cosa è un coma e quello che è successo. Scusa ma voglio rimanere da sola"
"Ok piccola mia"
Chiusi la porta alle mie spalle. Iniziai a piangere.
"Perché quel camion doveva scontrasi con la macchina di mio figlio?! Ora mi è rimasto mia figlia che non è più come era una volta e un figlio in coma che ben presto morira. Perché?!?!?!"
Dicevo disperata mentre piangevo. Arrivò mio marito a consolarmi:
"Tesoro vedrai che si aggiungerà tutto"
"No nooo. Mio figlio sta morendo e mia figlia è viva ma sembra un un..."
Continuai a piangere come un bambino. Una madre come me buona e gentile doveva succedere una disgrazia del genere.









Spazio autore
Credo che avete capito che chi parla è la madre della ragazza Angela. Spero che vi piaccia la mia creppypasta. Ora se volete leggere un nuovo capitolo del libro girate pagina. Ciao e grazie per aver letto.

~Angy Blood~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora