-Papà dai andiamo, farò tardi agli allenamenti anche oggi!-.
Urlo mentre mi precipito dalle scale.
-Si ecco un attimo!-
Lo guardo mentre si lega la cravatta al collo.
-Eccomi, vai ad accendere la macchina nel frattempo.-.
Mi lancia le chiavi e mi precipito fuori con la borsa.
Adoro farlo... Non vedo l'ora di portarne una anche io.
Accendo la macchina e aspetto papà nel sedile del passeggero, lo osservo mentre fuori dal finestrino si precipita verso di me. È un uomo alto, abbastanza magro; capelli grigi corti e barba corta. Indossa un vestito e dei mocassini, lo deve fare per forza, per via del suo lavoro. È un uomo d'affari, o almeno credo, ed è sempre in giro per il mondo. Non c'è quasi mai a casa, e le uniche volte che c'è non possiamo trascorrere mai del tempo assieme. Gli ho chiesto più di una volta se mi potesse portare con lui ma il più delle volte me lo ha proibito.
Sale in macchina e partiamo...
Il tragitto non porta via molto tempo ma appena entro nella palestra la reazione del mister è quella che mi aspettavo.
-La prego mister! Non può cacciarmi.-
-Ah no!? Ti avevo avvertito: al prossimo ritardo, sei fuori, e senza obiezioni.-.
Che stronzo.
-Ma, ma non è colpa mia.-.
- Sempre a dare la colpa agli altri eh? Prenditi qualche responsabilità ogni tanto Logan!-.
-Mister mi lasci spiegare...-.
-Spiegare cosa!? Fuori ho detto!-.
-Vaffanculo stronzo! -.
Lo sapevo cazzo, lo sapevo!
-Non rivolgerti a me in questo mo...-
-Ma vaffanculo va...-.
Lascio la palestra e mi dirigo negli spogliatoi,mando un messaggio a mamma e le dico di venire a prendermi.
Arriva nel parcheggio e salgo sulla macchina, dietro c'è Alice che sta parlando con lei, ma appena entro smette di fare conversazione ed inizia a messaggiare. Vedo delle buste, probabilmente erano a fare spesa. I sensi di colpa ora no Logan.
Guardo fuori dal finestrino, nevica finalmente.
-Non volevo interrompervi, ma non ce la facevo a rimanere.-.
Dico mentre salgo sulla quattroruote ed inizio a spiegare cosa mi era appena successo...
-Non ti pare di aver esagerato?-.
Dice in tono severo, non ci riesce proprio...
-No mamma, ce l'ha con me; ho provato a spiegargli tutto ma non vuole ascoltarmi!-.
-In ogni caso devi portare rispetto agli adulti.-.
-Come se avessi 5 anni.- farfuglio mentre osservo un bambino attraversare la strada.
-Dai Log, non...-. Interviene mia sorella.
Zitta Alice, zitta per favore.
-Alice, non è il momento.-.
-Ok, scusa-.
-Ne parliamo domani ok?.-.
Chiudo corto senza che possa replicare.