Quando arrivammo a casa
Io:mirko ma casa tua è bellissima dissi guardandola fuori è bella ha un grande giardino che circonda la casa una piscina mentre dentro era arredata di un biamco opaco bellissimo
Mi:mamma siamo a casa
Fra:siamo?ce anche erika?urla dalla cucina
Mi:no mamma ce una mia compagna mi deve aiutare con i compiti rimane a mangiare
Fra:oh...piacere cara mi chiamo francesca sono la mamma di mirko dice porgendomi la mano
Io:piacere ilaria dissi stringendogliela
Mi:mamma ce la pasta al tonno?
Fra:si mirko andate che si raffredda
Mirko corre al tavolo sendendosi impugnando la forchetta per poi metterla alla bocca e abbuffarsi io vedendolo mi scappa qualche sorriso involontario
Fra:ilaria te sei nuova?
Io:si mi sono appena trasferita e conosco solo suo figlio per ora
Fra:mirko trattala bene e aiutala
Mirko sbuffa
Io:non si proccupi suo figlio mi aiuta molto
Lei sorride orgogliosa di mirko e quando ho finito mi congratulo con francesca per la buona cucina
Mi:ilaria andiamo su
Io:emm...si
Così saliamo le scale appena entro rimango affascinata dal graffito con scritto 'mirko'
Io:lo hai fatto tu mirko?
Mi:no un mio amico ti piace?
Io:è stupendo dai iniziamo
Mi:uff
Prendo geografia e gliela spego
Io:mirko cavolo non è difficile puoi farcela
Mi:non ci capisco nulla ila basta non ne posso piú
*dopo due ore*
Io:mirko ce l'hai fatta dico abbracciandolo e sorridendo
Mi:merito tuo
Ci guardiamo per qualche secondo negli occhi siamo vicinissimi ma non succede non ci baciamo io sono fidanzata e poi in piú mi squilla il cellulare
G:è..è genna la mia migliore amica m-meglio se vado c-ciao
Mi:allora...ciao gli do un bacio sulla guancia
Io:grazie
Mi:a te principessa
Io sorrido gli lascio il mio numero magari per chattare un po esco salutando francesca e richiamo genna
Ge:alla buon ora si puó sapere che stavi facendo??
Io:ero con un un ragazzo peró non capire male lo aiutavo a studiare non dirlo a simone ti prego
Ge:mi sa che...ti ha sentito è qua sei in viva voce
Io:amore non è come credi io..
Simo:sei una puttana dice chiudendo la chiamata
Io corro fino ad arrivare al parchetto piangendo
Non credevo...e se adesso...non so che fare ho voglia di scappare...scappare lontano e non tornare da lontano vedo mirko con alcuni amici mi vede ma va con loro in un bar dopo dieci minuti mi sento toccare la spalla
X:principessa
Io:m-mirko vattene ti prego non voglio che mi vedi in queste condizioni dico rimanendo girata
Mi:saresti bella uguale anche con un sacck di patate addosso gli occhi gonfi e rossi le guance arrossate con il mascara colato e il naso rosso
Mi giro e scoppio a piangere sulla sua camicia
Io:lui mi ha detto che sono una p-puttana
Mi:perche?
Io:mi ha c-chiamato genna e gli ho detto che non gli ho risposto perché ero con te e lui ha detto che sono una puttana
Lo vedo irrigidirsi contrarre la fronde serrare la mascella e strindere i pugni
Io:mirko ti prego non lasciarmi anche tu sussurro al suo orecchio con la voce spezzata dal pianto
Mi:io ci sono e non ti lascio promesso
Io:ti ho macchiato la camicia di mascara mi dispiace non volevo
Dico sentendomi mortificata
Mi:shh fa niente adesso fammi un sorriso
Io:mirko non...si mette a fare delle faccie super buffe e io scoppio a ridere
Mi:sei bellissima mentre sorridi
Io:grazie dico arrossendo mi mette le mani sui fianchi mi guarda le labbra si morde il labbro mi guarda negli occhi si avvicina fino a baciarmi
Ricambio il bacio mettendo le mie braccia sul suo collo
Io:vai dai tuoi amici ti staranno aspettando
Mi:si hai ragione tu peró vai a casa ti metti il pigiama e dormi un po promesso?
Io:ma..e va bene dico sorridendo
E mi incammino
Mi:ila
Io:si mirko
Mi:vieni qua dice aprendo le braccia poi si gira e mi fa montare sulla sua schiena
Io:mirko lasciami dai
Mi:ti porto a casa quando arrivamo....
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sei il quadro giusto per il mio chiodo fisso MT
Fanfictionilaria è una ragazza di 16 anni e da lunghi capelli marroni e occhi azzurri e profondi come il mare lei abita a milano in una piccola cittadina a causa del lavoro di suo padre di dovrá trasferire a pomezia una cittadina in provincia di Roma li si fa...