"Isabella, appoggia il bagaglio a mano lassù, negli appositi spazi" mi consiglia Karol.
Siamo sull'aereo, la vacanza è finita, tra sei ore saremo di nuovo a casa, immerse nelle nostre normali vite di sempre, ma con il ricordo di questo viaggio che porteremo sempre nei nostri cuori.
"È arrivato il momento, amica mia" dico a Karol.
"Già, se mi vedrai piangere non ti preoccupare, è una cosa normale" mi risponde.
"Ti capisco, ci consoleremo a vicenda" concludo il discorso prima di premere play e far cominciare la proiezione di Insurgent sul piccolo schermo del sedile dell'aereo.
Almeno il film mi distrarrà da quello che accadrà nelle prossim ore, ovvero il ritorno a casa.
Il tempo passa troppo in fretta, anche se ti godi a pieno i momenti belli, non fai neanche in tempo a rendertene conto che sono già finiti, passati, svaniti, rimangono solo le foto, i video, i ricordi.
Sapevo che prima o poi questo momento sarebbe giunto, e devo accettarlo, purtroppo.Il sole sta tramontando, tra poco il buio scenderà su questo cielo, sotto di noi si vedranno milioni di luci che illuminano le città. Sarà una magia.
Il tramonto è bellissimo, voglio immortalare questo momento con una foto."Karol" cerco di svegliare la mia amica "Karol! Svegliati!" forse la sto disturbando, ma dettagli.
"Lasciami dormire Isabella" mi dice irritata.
"Ma mi sto annoiando, andiamo a fare un giro, visto che ormai sei sveglia" le dico sperando di convincerla.
"Te la farò pagare" mi risponde, come se veramente me la farà pagare. Mi viene solo da ridere quando dice questa frase. Karol non è per niente vendicativa, anzi, è una persona buonissima.
Ci alziamo dal nostro posto e ci dirigiamo verso una destinazione sconosciuta all'interno di quest'aereo. Nel frattempo mi sgranchisco le gambe, ci voleva proprio una passeggiata.
Arriviamo all'entrata della prima classe, divisa dai posti economy da una tendina azzurra. Senza pensarci troppo, entriamo, la nostra pazzia non ha limiti.
Ci sono dei posti fantastici, sono dei letti. Saranno comodissimi, rispetto ai nostri che mi hanno fatto venire mal di collo.Avvistiamo immediatamente due posti vicini liberi, sembra che non appartengano a nessuno, quindi non esitiamo ad accomodarci.
Si sta troppo bene, starei sdraiata qui per tutta la vita.
La situazione ci sfugge di mano, siamo troppo stanche e questi sedili sono troppo comodi, cadiamo in un sonno profondo.---
"Ragazze, scusateci"
"Siete sveglie? Ragazze"
"Ehi dormiglione! È ora di alzarsi"
Sento delle voci rimbombare nella mia mente. Sto sognando, credo.
Apro gli occhi di scatto. La vista si appanna, letteralmente. Sono ancora frastornata e non riesco a riconoscere le figure presenti davanti a me.
C'è un ragazzo che mi fissa, e vicino a lui un altro, che fissa Karol.
Karol! Cerco di svegliarla scuotendole il braccio."Isabella! Ti avevo detto di non svegliarmi più!"
Dopo qualche secondo si rende conto anche lei della situazione.
"Ragazzi...scusateci...so che siamo nel posto sbagliato...siamo desolate" cerco in qualche modo di porre le nostre scuse.
"Tranquille, non avete fatto nulla di male" mi rassicura il bellissimo ragazzo che mi trovo davanti.
Riesco a malapena a muovere le labbra per un sorriso."Io sono Benjamin, e lui è..."
Non riesco nemmeno a udire la fine della frase che ho già preso per mano Kerol e l'ho trascinata via, verso i nostri posti.
Sono andata via, forse ho sbagliato, ho peggiorato la situazione, ma stavo morendo dalla vergogna e ho duvuto seguire il mio istinto che mi ha imposto di fuggire.
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NEVER STOP DREAMING
FanfictionSe vi piacciono Benji e Fede, vi piacerà anche questa storia.