Happily Ever After

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Niall sapeva che l'amore rende più belle le persone. Ed era fantastico, perché non aveva mai visto i suoi due migliori amici più felici di come lo erano in quel periodo.

Silente era morto da un anno e Hogwarts non poteva essere più tetra di quel momento. Harry e Louis, però, erano riusciti a trovarsi e ad innamorarsi, nonostante Harry fosse un Serpeverde e Louis un Griffondoro.

Niall sapeva anche, però, che l'amore rende incredibilmente stupidi. Infatti, da quando era Piton il preside della scuola le punizioni erano all'ordine del giorno e una maledizione Cruciatos non la si supera in pochi minuti.

Harry era finito in infermeria per proteggere Louis più di un miliardo di volte quell'anno, ovviamente il Griffondoro era lì con lui ogni momento della giornata disponibile, senza mettersi nei guai o Harry l'avrebbe lasciato alle cattiverie di Gazza, che era peggio di finire in infermeria, secondo loro due.

Quel giorno molti Griffondoro erano riuniti nella Stanza delle Necessità, insieme ad alcuni altri pochi ragazzi che erano dalla parte di Potter.

Tra di loro c'erano anche Niall e Liam da Corvonero e Harry e Louis che stavano in un angolo a baciarsi dolcemente. Gli altri ragazzi chiacchieravano tra di loro nell'immensa stanza, ma gli schiocchi dei loro baci rimbombavano nelle loro orecchie comunque.

Harry staccò il viso da quello di Louis e prese le sue gambe, tirandole attorno ai suoi fianchi, in modo che il sedere del più basso premesse contro il proprio cavallo.

Louis sorrise malizioso. "Non abbiamo mai fatto l'amore quest'anno...".

"Mi avevi detto che volevi aspettare che tutto questo schifo finisse..." sussurrò Harry.

Il Griffondoro abbassò lo sguardo. "Oggi...ho avuto Divinazione".

Il riccio spalancò gli occhi. Sapeva solo lui che Louis era in grado di vedere il futuro, solo che non riusciva a controllare quando aveva quei momenti in cui si perdeva nel tempo. Divinazione non era più una materia scolastica, Louis diceva così quando aveva uno dei suoi momenti.

"Lou, puoi dirmi tutto lo sai" sussurrò Harry, passando una mano sulla sua guancia.

"Sarà sta notte, la guerra, Potter sta arrivando e morirà per mano Sua".

Harry spalancò la bocca. "Louis, non è possibile, lui è il Prescelto, se muore lui siamo finiti!".

Il griffondoro gli diede una pacca sulla spalla. "Parla piano! Se ci sentono gli altri si diffonderà il panico. Nemmeno Potter lo sa!".

Il riccio si leccò le labbra. "Louis, se questo è vero, noi non abbiamo futuro".

Louis annuì. Amava Harry alla follia e, sapendo a quello che andavano in contro come coppia, era disposto a donarsi completamente a lui. Perciò gli prese la mano e lo trascinò fuori dalla Stanza.

Il serpeverde non fece una piega, ma sorrise, felice come non lo era mai stato. Fece un occhiolino a Niall, che li aveva visti uscire e lui ovviamente rise.

Louis lo trascinò su per delle scale e poi giù e di nuovo su, a causa delle scale che cambiavano in continuazione. Harry si era sempre perso nel Castello. Il che era abbastanza normale, se si contava quanto fosse grande.

Raggiunsero il bagno dei Prefetti e Harry rise. "Hai ricattato Liam?".

Louis si girò dopo aver detto la parola d'ordine al quadro, che si aprì, rivelando il bagno più bello che Harry avesse mai visto. Il griffondoro aveva le guance rosse per la corsa e il fiatone.

Happily Ever After || Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora