II

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Rumore. Mh, no. Che fastidio.

Mugugnò piano, stringendo le dita intorno alla camicia. La camicia di Harry!

Spalancò gli occhi, sbattendo le palpebre più volte a causa del fastidio che provava per la luce, nonostante essa fosse fioca. Nella stanza c'era un rumore leggero, un brusio di singhiozzi e parole sussurrate.

Si guardò attorno, notando corpi di ragazzi e persone morte in quella stupida battaglia. Si morse un labbro per evitare di piangere alla vista dei Weasley che si stringevano tra di loro per la perdita di uno dei gemelli.

Louis adorava quei due gemelli, gli avevano fatto saltare un sacco di lezioni grazie alle loro invenzioni. E il loro negozio era l'unico luogo di luce in tutto quel buio che c'era.

Nascose il viso nel collo di Harry e baciò piano la sua pelle morbida.

"Ehy, Lou" sussurrò il riccio "Stai bene?".

Louis sollevò lo sguardo, sorridendo un po'. Forse non era il massimo in quel momento, visto che tutte le altre persone presenti avevano perso un caro.

Harry, però, era vivo e lo stava stringendo, quindi lui non poteva fare a meno di sorridere.

"Si, sto bene" rispose.

Guardò verso Niall e Liam che gli stavano sorridendo, ricambiò il sorriso, ma chiuse gli occhi per il mal di testa. Improvvisamente si ricordò di quello che era successo, di Voldemort che comunicava con loro in quel modo doloroso.

"Cos'è successo dopo che sono svenuto?" chiese, alzandosi dalle gambe di Harry e sedendosi accanto a lui.

"Tu-Sai-Chi ha richiamato i suoi seguaci e ha detto a Potter di consegnarsi a lui nella Foreste Proibita".

"Solo questo?".

"Già, è stato abbastanza strano, perché nessuno ha mosso un dito mentre parlava, era come se tutto fosse congelato" sussurrò Niall.

I suoi occhi erano leggermente spalancati rispetto al solito, sembrava sotto shock.

Louis si avvicinò al biondo, gli strinse le spalle e gli chiese se stesse bene. Il biondo scosse la testa e grosse lacrime cominciarono a scorrere lungo le sue guance.

"Sono morti" sussurrò, stringendosi tra le braccia di Louis. "Sono morti così tanti ragazzi, ragazzi innocenti. Perché lo fa? Lui è solo un pazzo che vuole comandare sul mondo, è accecato dalla vendetta e non capisce più nulla e quindi ha ucciso tutte queste persone".

"Niall, sh sh, calmati" provò il moro.

Niall singhiozzò tra le sue braccia, stringendo la sua camicia sporca e a quello sentì Harry e Liam stringerli entrambi tra le braccia.

Sorrise perché adesso loro erano la sua famiglia, in quel momento più che mai.

Quando si staccarono, Louis si sedette vicino ad Harry e poi cominciò a lasciargli dolci baci lungo la mascella.

"Ti amo, Harry" disse "Ti amo alla follia".

"Facciamo un giro per il castello?" domandò Liam, interrompendo il momento.

Niall annuì, alzandosi e asciugandosi le guance ancora umidicce per le lacrime versate. Harry mimò un semplice anche io, alzandosi anche lui e seguendo i ragazzi.

Louis strinse la mano grande del riccio e poi si incamminò, con i ragazzi che camminavano lentamente davanti a loro.

In quel momento tutto gli sembrava perfetto, tutto sembrava apposto, ma era evidente che non lo fosse. Una piccola folla si trovava nel giardino dove Louis era svenuto e tutti stavano guardando verso il lungo ponte in cemento che portava ad un lato della Foresta Oscura, quello che costeggiando il lago e la strada che portava al treno per andarsene da Hogwarts.

Happily Ever After || Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora