Congelata

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Mi devo trasferire in continuazione, no ne posso più, ho perso il conto ormai, è il 15 settembre, primo giorno di scuola e già ne sono piena. Non conosco nessuno tranne i miei fratelli, Benedetta e Flavio, ma ovviamente non hanno la mia età, non potevo avere una gemella?! E già, dimenticavo, sono una sfigata di merda.
Sento un rumore assordante, mio padre che suona il clacson della sua Berlina bianca, è ora di andare in quel posto che ti uccide dalla noia e che ti fa sbattere per riuscire ad avere una sufficienza in matematica. - Pronta Selene?- chiede il mio paparino con il suo solito tono tranquillo e rassicurante - No, per niente! - rispondo scocciata - Dai ti farai tante amiche ma mi raccomando niente amici! - dice, calcando sulla parola amici, oh mio dio ci risiamo - Si, si, tranquillo papino, relax... -
Dopo pochi minuti mi ritrovo davanti il Liceo classico, ho come l'impressione che le mie gambe cederanno da un momento all'altro. Scendo dalla mia auto preferita- Ciao pa - - A dopo -. Entro e cerco la mia nuova classe e proprio nel momento in cui suona la campanella metto un piede in aula e... ACQUA GHIACCIATA! - Brrr... - Chi cazzo è stato?! Mi giro a scatti e guardo tutti quei figli di put... buona madre ridere - Chi è stato? - chiedo incazzata al massimo, sentendo le gocce d'acqua che scorrono sulla schiena - Io! - risponde uno ridendo, sentendosi chissà chi, con i capelli biondi e gli occhi castani, alto e muscoloso... Il classico mister-sono-bono-e-popolare-e-lo-so - S E I U N O S T R O N Z O - dico dando voce ai miei pensieri. Ad interromperci è una professoressa che entra in aula in quell'esatto momento. Ha i capelli neri e crespi, lunghi (troppo lunghi per la sua età), un grosso brufolo nero sul naso, e vestita di nero e di rosso. Per caso è milanista? No, è solo la befana! Si siede e posa tutte le sue cose inutili sulla cattedra - Sono la professoressa Fiorenzi, vi insegnerò letteratura - e schiaccia l'occhio in uno strano modo, già l'ha fatto un paio di volte, sarà un tic. Dopo le chiedo se posso chiamare mio padre per farmi portare dei vestiti asciutti e mi da il permesso.
Quando entro in classe la prof ha appena iniziato l'appello - Ambretti... - - Presente - risponde lo stronzo di prima, già lo odio - Armani... - wow simpatico - Bianchi... - non lo sopporto, ora mi ride pure in faccia - Bianchi... - oddio non lo devo fissare - Bianchi! - Bianchi? Cosa? Ah! - Presente! - cavolo siamo a due con le brutte figure oggi, non mi sono neanche accorta che la Fiu...? Fie...? Fiorenzi mi richiamava - Catania... - simpatica - Riva... - oddio, già si vede che è secchione - Rossi... - playboy - Trenti... - carino - Trussardi... - uno degli stronzi. Ma cos'è questa classe? Un centro commerciale?

Dopo quell'interminabili ore, ho conosciuto la Fiorenzi, la Santini e la Foggi, e finalmente è arrivato l'intervallo. Il mio pensiero va a lui: Ambretti. La deve pagare. Due ragazze si avvicinano al banco (già scritto e scarabocchiato nonostante sia il primo giorno di scuola), e mi fanno 'i raggi laser' con un sopracciglio alzato e poi una di loro si presenta - Piacere sono Celeste Catania - mi stringe la mano, una ragazza esile, con i capelli nocciola lunghi sulle spalle e gli occhi azzurri con delle ramificazioni di blu, molto profondi - Selene Bianchi - do in risposta io - Ehi ci sono anch'io, sono Lara Latini - dice porgendomi la mano, formata da dita lunghe e affusolate, ha qualcosa di familiare, capelli neri come la pece e occhi verde chiaro. - Vuoi venire con noi? - dicono all'unisono, annuisco. Usciamo dalla stanza e subito ci raggiunge un ragazzo alto, muscoloso ma non troppo, capelli castano scuro come i miei e occhi verdi come i miei....è per caso un mio sosia-versione-maschile? - Ragazze stasera usciamo? Ah scusa... - mi stringe la mano sorridente - Kevin Armani - - Selene Bianchi -.
- Allora alle nove da me- annuncia Celeste - Ovviamente verrà anche Selene con noi! - continua con un tono alla Alice Cullen - Be'...io... Non saprei, non so neanche dove abiti... - dico rossa per l'imbarazzo, che scema che sono, dovevo dire subito di sì, ora magari si pentono di avermi invitata ma io non li conosco, non posso andare in giro con degli estranei - Verremo noi a prenderti, oggi ti abbiamo visto mentre uscivi di casa -. Sento tossire alle mie spalle, mi giro e noto un velo di gioia negli occhi di Celeste e Lara. - Emh, scusa... Sono Andrea Ambretti... - fa pure il finto tonto, che attore -... Mi dispiace, il secchio d'acqua non era per te, era per la prof. Ma tu non potevi aspettare per entrare?! - mister-occhi-di-cioccolato si è venuto a scusare? No, non può essere! - Scusa ma io ho dovuto mettere i vestiti in una busta, chiamare mio padre per gli altri e tu ora mi vieni a dire che non era per me? Come se non l'avessi capito che stai raccontando balle... - rispondo con una voce al dir poco stridula - No, dico sul serio... Se poi non vuoi crederci... - - Okay te ne puoi andare- mi giro di scatto e gli do le spalle e guardando dritto negli occhi Celeste - Che stronzo, ha pure il coraggio di venirsi a scusare! - dico alle mie 'new friends' per scaricare un po' la rabbia - Guarda che faceva sul serio non è quel tipo... - risponde Lara preoccupata - Male per lui! - rispondo sicura di me con un'alzata di spalle. Finito l'intervallo rientriamo in classe.

Spazio autrice
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto. Lasciate dei commenti. Aggiornerò 2-3 volte a settimana, perché devo organizzare tutto con scuola compiti ecc. Ed eventualmente scusate per gli errori grammaticali. Ciao a tutti!

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