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*in fase di correzione *

18 anni dopo....

<< No..Mamma, non voglio svegliarmi. >>
<<Tesoro oggi è un giorno speciale è il tuo compleanno muoviti ,alzati ,fatti una doccia e preparati .>>
<< Devo proprio ?>>
<<Si , sarà una giornata memorabile vedrai, dai altrimenti farai tardi a scuola.>>
<<Ok, ma esci di qui. >>
<< Va bene, ma se non ti trovo pronta tra un quarto d'ora mi arrabbio sul serio.>>
<<Ok Ok. >>
Non sopporto mia madre quando fa così, non mi dà tregua.
Ricapitolando la giornata ,devo prepararmi il prima possibile e .... A certo ,quasi dimenticavo ,stasera ci sarà la mia festa. Devo scegliere ancora il vestito ,o no, pensavo avessi più tempo.
Informo mia madre che questo pomeriggio saremmo andate a comprare il vestito ma ,mi disse che aveva già pensato a tutto lei. Aprii l'armadio e, rimasi sbalordita nel trovare un bellissimo vestito rosso, mi conosce benissimo , è lungo, di seta, leggero ed é il mio colore preferito.
Non so cosa farei senza di lei, è sempre presente per me . La cosa che adoro di lei, e che non è una di quelle mamme che mente per proteggere i figli, lei , è sempre sincera con me ,e di questo gliene sono grata , perché non riuscirei a sopportare una menzogna. Non so , per quale motivo ma sono fatta così , mi arrabbio raramente ma , se mi mentono è  difficile che riesca a perdonare . Non so da chi abbia ripreso, nessuno dei miei genitori è così. Guardò l'orologio e sono le  7:30 farò tardi a scuola, mi guardo allo specchio e decido di mettermi un pantalone nero , una camicia bianca, e una bella collana voglio essere semplice, non voglio che mi si noti più di tanto. Mi metto un filo di eye-liner e sono pronta per andare a scuola.
<<Mamma sono pronta ad andare ,grazie del meraviglioso vestito sei unica. >>
<<E di che amore ,oggi è il tuo giorno buona scuola. >>
Arrivo a scuola un po' in ritardo, ma, non mi importa, è una splendida giornata di sole e , ad aspettarmi alla fermata ,c'è il mio splendido ragazzo, Matt  dolcissimo, romantico, e....bello da morire. È così sexy, e ogni volta che lo guardo, mi perdo nei suoi occhi azzurri, mi ricordano il mare, il luogo che preferisco più di tutti.
<< Sei pronta ?>> mi dice con un gran bel sorriso è davvero adorabile.
<<Si si e tu sei pronto a fare il cavaliere questa sera ?>> ridiamo entrambi.
<< Io lo sono sempre >> mi dice con un aria intrigante. Suona la campanella.
<< Ci vediamo alla ricreazione amore ? >>
<< Ok ok ti aspetto fuori al giardinetto. >>
<< A dopo.>>
Entro a scuola con una gran ansia , non so il perché ,forse per stasera voglio che tutto sia perfetto, per fortuna i miei pensieri non possono continuare ad opprimermi visto che, arriva verso di me Eleanor , ci voleva proprio una distrazione. Lei è la migliore amica ,un vero tesoro, ci conosciamo da 5 anni ,e mi è sempre stata vicina quando ne avevo bisogno, non riuscirei a vivere senza di lei .
<< Giusy come va? Ti vedo al quanto spaesata dimmi che stai bene. >>
Per un momento e come se ,avessi disconnesso il cervello per via di tutto i miei problemi ,ma mi riprendo e le rispondo.    
<<Si ma ...>>
<<ma sei in ansia per il tuo compleanno ho ragione? >>
<<Hai ragione .>>
Le  sorrido , non so come fa ,mi legge sempre nel pensiero, sembra quasi una veggente penso tra me e me
È ora di fare lezione,mi siedo al mio solito banco in fondo, posiziono i libri di italiano, cerco di stare attenta almeno per quello che riesco . Ma, alla professoressa Rossi, non va tanto a genio che io, non sia attiva pienamente al dibattito sul libro di Jostein Gaarder, "la ragazza delle arance". È un libro splendido ma, oggi ho altri pensieri per la testa ,come ad esempio ,come faró a recuperare domani il compito di inglese? se, stasera sarò alla mia festa fino a tardi?. Smetto di distrarmi e guardo la professoressa ma, mi richiama  ugualmente.
<< Signorina Vender, lei dovrebbe seguire la lezione!!>> mi guarda con aria di sfida.
<< È lei professoressa ,che non vede il mio interesse per il libro ,perché io ,sto ascoltando anche in maniera molto accurata.>> le dico subito in maniera molto fredda ,forse non avrei dovuto.
<< Vender lei ,non si deve permettere a parlarmi con quel tono , visto che era molto attenta,non le dispiacerà se le pongo una domanda inerente al libro vero?>>
<<Certo, faccia pure ,trovo questo libro davvero interessante. >>
<<Come avrebbe risposto lei, alla domanda Del padre di George ? >>
<<Beh, non è una risposta molto semplice,ma cercherò di esporre la mia opinione.>>
<<Bene ascolto.>>mi riguarda con aria strafottente e io, provo a risponderle.
<<io,non sarei voluta nascere se fossi stata consapevole che, un giorno non ben preciso, avrei dovuto abbandonare tutto ciò che amo di più. Preferivo, non  vivere affatto ,perché se la mia felicità, debba essere solo una favola, preferisco affrontare subito la dura verità,così eviterei di starci male . >>
<< Lei, vorrebbe vivere dentro una teca di vetro non è vero ? Lontano da tutto il male, lontano dalla crudeltà del mondo.>>
<<Non ho detto questo.>>
<<Si invece , non vuole vivre la vita fino all'ultimo, sentire il brivido del pericolo, la vita, come dice l'autore di questo libro,è una lotteria gigante dove si vendono solo i biglietti vincenti. >>
La campanella suona,non faccio in tempo a replicare ma,meglio così, non avrei voluto fare una scenata davanti a tutti, non ne vale la pena. Nel frattempo ,la professoressa Rossi, ci assegna un solo compito ,di riflettere a questa domanda e ,giustificare le nostre risposte su un foglio. Per fortuna sono esente da questo compito,visto che, mi ha interrogata mi maniera esaustiva;una cosa in meno di cui preoccuparsi finalmente. Esco dall'aula e, mi dirigo verso il giardinetto e ,vado in contro ad Erik. Lui, non mi nota parla con i suoi amici ma, non mi offendo, mi avvicino alle sue spalle. Ma, prima che mi noti, ascolto la conversazione e rimango esterrefatta .
<<Matt, non hai ancora detto a Giusy della tipa con cui sei andato ieri sera ?>> 
<< No no ,ma sei pazzo ,oggi non è il caso, non voglio rovinargli il suo compleanno compie diciott'anni .>>
Ascolto tutto, e lui si accorge solo alla fine di me .
<< Brutto stronzo>> non ho altre parole, mi viene da piangere così, gli tiro un forte schiaffo .
Lui mi guarda incredulo, i suoi amici ridono come dei dementi e io me ne vado .
<< Aspetta amore, posso spiegarti. >>
Mi corre dietro e mi raggiunge, mi afferra per un braccio, ho le lacrime agli occhi
<< Te ne vai ? Non mi hai umiliato abbastanza ? >>
<< Non è stato nulla per me , ho fatto uno sbaglio e ne sono consapevole , sono umano anch'io faccio degli errori , perdonami.>>
La rabbia pervade tutto il mio corpo .
<< Che cosa ? Hai il coraggio di dire che errare è umano? E mi  chiedi pure perdono?Stiamo insieme da 3 fottuti anni e tu ti giustifichi così ? Il perdono, non lo vedrai ne ora ,né mai, meriti solo  persone come ieri sera, delle sgualdrine non mi meriti affatto.>>per fortuna, sono riuscita a non versare nemmeno una lacrima, sarebbe stato molto umiliate .
<<Tesoro, come posso sistemare le cose? Dimmelo.>>
<<Non chiamarmi tesoro, e non farti vedere mai più ,se hai un minimo di rispetto per me, dimmi il nome di quella sgualdrina!.>>
<<È meglio che tu non lo sappia ...>>
<< Bene non meriti nemmeno che ti rivolga la parola . ADDIO!>>Corro verso il corridoio in cerca della mia migliore amica, voglio che qualcuno mi consoli .  Non la trovo ,corro in bagno a sfogarmi e per fortuna è lì . Gli racconto tutto ma, la vedo molto perplessa, è agitata, così le chiedo cosa c'è che non va e lei ....
<< Non  so come dirtelo.>>
<<Mi preoccupi! Dimmi. >>
<< Beh, ieri sera ero ad una festa , ero molto ubriaca e... Matt si è offerto di accompagnarmi e , poi .... Non so come sia successo ma ci siamo ritrovati nello stesso letto , avrei voluto dirtelo ,ma non volevo che soffrissi .>>
<< Oggi dovrebbe essere il giorno più bello della mia vita e invece, il mondo mi sta crollando addosso, sei... sei.....Non mi far parlare. >>
<< Giusy, io non sono così è lo sai, ero ubriaca, non sapevo quel che facevo. >>
<< Delusione, è l'unica cosa che provo, non ho altro da dirti. >>
Esco dal bagno ,e finalmente suono la campanella dell'ultima ora. Non posso credere a tutto quello che mi sta succedendo, mi hanno rovinato il compleanno, un' altra delusione e potrei esplodere . Corro via da questa scuola,se fosse per me ,dopo oggi potrebbe pure incendiarsi . Arrivo a casa più in fretta del previsto, e vado dritto in camera, non saluto nessuno, corro nel mio letto e mi sfogo come mai prima,mi sento fino in cucina e mamma, si avvicina alla porta , uff...non ho voglia di parlare.
<< Tesoro tutto ok ? >> sento da dietro la porta. Mi asciugo le lacrime
<<Si mamma, tranquilla.>>
<< Posso entrare ?>>
<<.....va bene.>>
<<Tesoro che è successo oggi a scuola ?>>
Come fa sempre a leggermi nel pensiero ??
<< Niente di che, una giornata un po' dura non preoccuparti.>>
<< Invece mi preoccupo, sono tua madre.>>Scoppiò a piangere, non so come dirglielo, come posso dirli che la mia vita sta andando a rotoli ?che il giorno più bello della mia vita, è diventato un incubo ?e che preferirei sprofondare, piuttosto che festeggiare oggi ? .
<<Mamma Matt mi ha tradito con Eleanor>> questa affermazione ,non basta a esprimere ciò che sento ma, non voglio che mi chieda tutti i dettagli , voglio solo che mi consoli , è la mia ancora forse, l'unica che non mi ha fatto sprofondare, in tutto questo mare di merda .
<< Tesoro, non ci posso credere, sappi che io ci sarò sempre per te.>>
Mi addolcisco un po' e , la stringo   talmente forte,  come se non ci fosse un domani. Mi sento molto meglio.L'abbraccio mi fa sentire molto meglio ma, non devo buttarmi giù devo reagire. Mi inizio a preparare per la mia festa ,mi infilo il vestito favoloso comprato da mamma e, mi inizio a truccare.Non voglio esagerare ma ,è pur vero che oggi è il mio compleanno; mi metto un po' di ombretto mi sistemo le sopracciglia mi metto un po' di mascara e ,per finire un bel rossetto rosso.Mi guardo allo specchio, non sto così male, non sembro più un cadavere sembro...spensierata, felice anche se ,non lo sono. Mi metto la giacca ed esco dalla camera.
<<Mamma sono pronta. >>
<<Amore stai meglio?>>
Vorrei dirgli di no ma, inizierei a deprimermi e ,non è il caso.
<<Si si, non me ne importa più niente. >>
<< Menomale, sei pronta a festeggiare ? >>
<< Certo lo sono sempre. >> entrambe scoppiamo a ridere. Mi ha fatto bene sfogarmi con lei adesso, non ci devo più pensare. Usciamo di casa, mia madre mette in moto e partiamo. Per tutto il tragitto non parliamo , meglio così , ascolto la musica nel tragitto e, una volta arrivate mi sento meglio già meglio. È proprio vero che la musica aiuta. Sono pronta a scatenarmi , entro e per fortuna ,non ci sono né Matt né Eleonor se si fossero presentati probabilmente ,avrei fatto una scenata o li avrei picchiati rovinando la festa ;ma forse mi sarei sentita alla grande poi. Mi sto immagino la scena e mi viene da ridere.Vado incontro a Miriam è sempre stata una ragazza solitaria , è molto depressa ma, preferisco stare con lei ,piuttosto che con alcuni amici di Matt.
<< Grazie di essere venuta. >>
<< E di che , auguri. >> mi porge un abbraccio e contraccambio
Il pub inizia a fare drink e ,immediatamente mi fiondo in quella direzione.
Miriam è ancora più deprimente di quel che credevo quindi, meglio stare da sola che male accompagnati . Guardo il barista, molto bello a dire il vero occhi verdi, capelli castani , sguardo intrigante gli chiedo subito un drink.
<< Un angelo azzurro per favore>>
<<Sei sicura? Vuoi iniziare già con una bevanda del genere ?>>
Dovrebbe farsi gli affari suoi e servirmi ma, non riesco a togliere lo sguardo dai suoi occhi così, continuo la conversazione.
<< Voglio dimenticare. >>
<< Qualcosa non va? Mammina non ti ha regalato uno yacht privato ?>>
Mi dice in maniera irritata .
Solo perché indosso un vestito firmato, non vuol dire che sono una bimba capricciosa. Sono molto offesa e sto pensando di tirargli un pugno ma, da persona civile gli rispondo a tono.
<<Che simpatico giudichi sempre tutti dall'apparenza ?>>
<< No, ma è evidente che tu sei una "figlia di papà".>>
<< Che arrogante che sei , se proprio vuoi saperlo il mio ragazzo mi ha tradito.>> prima che possa finire di parlare scolo giù un altro drink e le lacrime iniziano a scendere sul mio viso.
Che vergogna , vorrei sprofondare ma, non riesco a smettere.
<< Ei,Ei, Ei guarda che scherzavo,dalle tue parti non si ride non si fanno battute?>> vede che non gli do retta.
<<Senti se proprio ti consola, non so con chi ti abbia tradito ma, fidati di me è lui a perderci. Ha lasciato una ragazza molto bella e, da come rispondi a tono molto in gamba .>> smetto di piangere non so perché ma, le sue parole mi fanno stare meglio .
<< Grazie , non sei obbligato  ad essere gentile con me.>>
<< Tranquilla , voglio esserlo, nessuno mi obbliga a fare niente sappilo. Allora vuoi un altro drink o sei partita già con due ? >> Dopo un momento di angoscia ritorna il sorriso.
<< Non mi ubriaco così facilmente.>>
<<Ne sei sicura ?>>
<<Si preparami un cocktail molto pesante.>>
<<Come vuole la regina della festa .>> accenna a un sorriso , mamma mia è proprio bello.
<< Ecco a lei l'assenzio. >>
Non so che cosa sia ma, lo butto giù tutto in una sorso.
<< Beh ...Buono.>>
La testa mi inizia a girare da morire ,vedo le luci doppie e adesso , ci sono due baristi.
<< Grazie del cocktail , comunque io sono Giusy.>>
<< Piacere io sono Ian.>>
Mi porge la mano ma, non so in che direzione sta andando così, inizio a ridere.
<< Il tuo amico come si chiama?>>
<< Che amico?>>
<<Quello a fianco a te, ti assomiglia moltissimo, è tuo fratello ? >>
<< Giusy ho capito, l'assenzio ti ha dato alla testa perché non ti siedi qui ?>>
Riesce a pendermi prima che io crolli. Mi fa sedere su una sedia ma, lo spingo verso di me prendendogli la camicia bianca.I nostri occhi si incrociano e lui , cerca di spostarsi ma, lo faccio rigirare verso di me e lo bacio. Un bacio lampo non dice nulla così , cerco di alzarmi e lo spingo in pista.
<< Sai hai degli occhi splendidi Ian.>>
<< Tu sei ubriaca e non sai cosa dici , non sai nemmeno cosa stai facendo ma, è meglio che balli con un ragazzo come me piuttosto che, con un altro di questa festa che vedendoti ubriaca ne approfitterebbe.>>
È così dolce così carino e di sicuro lui non mi farebbe soffrire . Ma che sto dicendo, non lo conosco nemmeno forse è l'alcool che parla cosa molto probabile. Sinceramente questa sera non ho voglia di pensare alle conseguenze, voglio vivere la mia vita e al diavolo tutti. Questo mondo fa schifo e allora perché non vivere senza riflettere ? No, non ci credo, hanno messo una baciata, sono sempre andata matta per questo genere di balli. Mi fiondo al centro della pista mi stringo a me Ian . Con mia grande sorpresa è un ottimo ballerino, mentre mi fa roteare,mi spiega che, balla da quando era piccolo il caraibico e che è la sua passione. Purtroppo, non riesco a concentrarmi più di tanto, i suoi fianchi ondeggiano in maniera così sexy , ho subito un fremito.Ovviamente se ne rende conto e cerca di evitare certi movimenti , sono molto imbarazzata ma, l'alcool mi spinge a baciarlo.
All'inizio contraccambia ma, poi si distacca .
<< Giusy no .>>
<< Non capisco, pensavo fossi attratto da me , mi hai detto che ero bella ,che il mio ex ha sbagliato a lasciarmi , balli con me e poi mi respingi così ??>>
Lo sapevo non avrei dovuto farlo , mi sta fissando come se fossi pazza , non ci posso credere.
<< Giusy forse ,mi hai frainteso volevo solo essere gentile con te ,visto che oggi è il tuo compleanno , io ho una fidanzata che amo profondamente . Scusa ,per il fraintendimento.>>
Si allontana da me e ,se ne va ,torna al bancone a servire da bere.In quel momento mi sento più che umiliata,vado in bagno; tutto quest'alcool mi sta dando alla testa e sono molto più emotiva del solito,non vorrei di nuovo scoppiare a piangere ,se lo facessi perderei completamente la mia dignità . Raggiungo il bagno in tempo , vomito e piango non so più cosa fare, sono distrutta fisicamente e psicologicamente.
Vorrei solo andare a casa ma, è solo mezzanotte e devo tagliare la torta. Mi asciugo le lacrime, mi sciacquo il viso e mi risistemo il trucco. Bene, sembro un'altra persona ora, sono pronta a concludere quest'orribile giornata .
Sono tutti in torno al tavolo con la torta, i miei genitori sono lì fermi ad aspettarmi ,sono così felici ,beati loro fingo un sorriso e mi avvicino. La torta è splendida c'è una splendida foto di me nella culla avevo all'incirca 3/4 anni , sinceramente è la foto più vecchia che ho chissà perché. Non ci sono foto in fasce o di 1/2 anni beh chi se ne importa; Ho una splendida famiglia , magari non avrò grandi amici e nemmeno molte persone affidabili in torno a me ma, loro sono le uniche persone che ci saranno sempre per me. Non mi mentirebbero mai, e sono sempre vicini nei momenti di bisogno. Spengo le candeline ed esprimo un desiderio, vorrei non avere altre sorprese oggi. Chiedo solo questo , non riuscirei a sopportare nient'altro.
<< Sorridi tesoro ci stanno scattando una foto >> mia madre continua a ripetermi
Cerco di accennare un sorriso, ma è al quanto finto.
<< Mamma possiamo andare a casa? Non mi sento tanto bene. >>
Mi gira tutto vorrei sedermi ma, è meglio andare via.
<< È presto tesoro, sei sicura?>>
<< Si, ti prego>> Mi esce una lacrima, perché devo sempre piangere? Non riesco a trattenermi io non sono così, e in questo momento mi sto detestando. Per fortuna i miei genitori mi danno retta, do un'occhiata verso il pub e Ian serve alcuni drink ad una ragazza, forse è fatto così, forse sono io che ho frainteso. Mi dirigo verso la macchina e aspetto al gelo i miei. Per fortuna mi raggiungono subito ed entro in macchina, durante tutto il tragitto nessuno parla, ma mio padre mi fissa costantemente attraverso lo specchietto retrovisore interno. È al quanto inquietante, sembra preoccupato, forse anche lui sa di Matt . Dopo un quarto d'ora arriviamo a casa, scendo dall'auto.
<< Tesoro dovremmo bendarti. >>
Mi dice mia madre. È preoccupante però acconsento mi bendano e, mi aiutano a proseguire. O dio, cosa sta succedendo, spero di non andare a finire a sbattere contro un muro, sono impaziente. Sento il garage aprirsi e non capisco il perché, mi tolgono la benda e, di fronte a me trovo una splendida Alfa Romeo 4 posti rosso fuoco. È incredibile, non me l'aspettavo. Finalmente una cosa buona in tutta la giornata.
<< Mamma, grazie io ... io non so che dire è splendida, mi avete già organizzata una festa grandiosa e ora questo, non dovevate.>>
Per la milionesima volta in questa giornata mi commuovo.
<< Volevamo farlo, te lo meriti, sei sempre stata una figlia modello e siamo fieri di te, questa è una ricompensa.>>
Mi dice mio padre. Lo abbraccio fortissimo, è la prima volta che mi elogia in questo modo e, mi fa sentire molto meglio.Entriamo in casa e mamma mi prepara una bella cioccolata calda, mi rilasso davanti al camino leggendo Cinquanta Sfumature di rosso. Davvero intrigante come libro i primi due, me li sono divorati, questo me lo voglio leggere con calma, con attenzione. Ma, vengo interrotta per l'ennesima voglia dai miei genitori.
<<Figliola ti dobbiamo confessare una cosa.>>
<< Non potete dirmela più tardi? Adesso sto leggendo.>>
<< No, è urgente.>> Perché mi devono far sempre preoccupare. Poggio il libro sul comodino e gli dedico la mia completa attenzione.
<< Allora cosa succede? Parlate sono tutta orecchie.>>
<< Non sappiamo come dirtelo. Però devi saperlo ormai sei grande , spero che capirai, non l'abbiamo detto prima per proteggerti non volevamo che ti sentissi diversa dagli altri.>>
<< Che cosa volete dire? Per favore parlate.>>
<< Hai presente l'ospedale in cui sei nata ?>>
<< Si, a Tortoli.>>
<< In realtà non è così. >>
<< Sono nata in un altro ospedale? Qual'è il problema parlate su. Andate subito al punto.>>
Mia madre scoppia a piangere e fa proseguire mio padre. Inizio davvero a preoccuparmi, cosa mi dovranno dire.
<< Tesoro, promettici che non ti arrabbierai.>>
<< Parla.>> Alzo un po' il tono della voce, ma mi ricompongo subito. I miei mi guardano per un po' in silenzio.
<< Giusy, ti abbiamo adottata.>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 12, 2017 ⏰

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