Rating: verde/giallo.
Titolo: «Tu guardi Alex, come io guardo Mika...o almeno è quello che pensa Giò».Questa è una one-shot con Genn e Alex come "coppia" slash.
Gennaro Raia, in arte Genn, era seduto al centro del palco, con le gambe incrociate e il lungo maglione nero che gli copriva il corpo esile, era appena finito il quinto live di X Factor e l'Extrafactor; tutti si erano ritirati nel loft per andare a dormire, tutti tranne lui.
Inclinò la testa di lato e si strinse nelle piccole spalle, fece un respiro profondo mentre con la mente ritornò a qualche ora prima; durante la loro esibizione, dove avevano cantato "What I got" dei Subline.
Era andato tutto bene, loro piacevano e quella non era una novità, anche se per Genn gli sembrava ancora surreale. Certo, aveva già cantato davanti ad un pubblico, prima di entrare ad X Factor, ma quello era diverso. Potevano avere un futuro, quello poteva essere il suo lavoro, per sempre o forse no, ma ne era certo, lui voleva cantare.
Ma ovviamente, siccome la sua vita non era mai stata facile e il fato sembrava ce l'avesse con lui -per qualche strano motivo a lui sconosciuto-, si era ritrovato seduto su un pavimento freddo, solo e con delle occhiaie orribili a pensare ad...Alex.
Si, proprio al suo compagno con cui stava affrontando quella difficile sfida ed erano ormai ore che si stava dando dello stupido e che tutto quello che stava iniziando a provare per Alessio era sbagliato. Per lui, per Alex...per le loro vite.E la cosa che lo stava tormentando di più era che lo aveva scoperto proprio quella sera; Alex aveva posato le dita sulla chitarra pronto ad iniziare e Gennaro si era voltato verso di lui, forse per digli qualcosa, per avvisarlo di non si sa cosa...ma le parole gli morirono in gola appena i suoi occhi si posarono sul moro; quest'ultimo era concentrato sulla chitarra e non prestava minima attenzione al castano, Genn cercò di levare lo sguardo dal suo migliore amico ma senza successo, sembrava ipnotizzato dalle movenze e dall'espressione concentrata di Alex.
Finché Alessio sollevò la testa verso di lui, aggrottò la fronte e sussurrò:
«Genn?» lo chiamò, Gennaro si riscosse e tolse lo sguardo arrossendo leggermente, Alex si avvicinò di un passo «stai bene?» soffiò, il castano annuì appena.
Si sentì davvero un coglione.Si scompigliò i capelli, ormai lo sapeva, provava qualcosa che andava oltre l'amicizia, oltre ad un semplice batti pugno e un ti voglio bene sussurrato nella notte.
Lo amava, e voleva baciarlo; e l'avrebbe fatto durante la diretta, ma lui si era sempre ritenuto un codardo in questioni d'amore.
Avrebbe voluto urlare quando una voce attirò la sua attenzione.
«Genn?» il ragazzo si girò incontrando numerosi tatuaggi venire verso di lui, in mano reggeva la sua solita sigaretta elettronica e anche lui aveva delle occhiaie che facevano paura.
«Fedez?» soffiò, il rapper si mise seduto, posò le labbra sul quel aggeggio infernale -così lo chiamava Mika- e dopo aver aspirato un bel po' di fumo, parlò:
«Che ci fai qui?» domandò voltandosi verso il castano, quest'ultimo sorrise appena.
«Potrei farti la stessa domanda» ribatté mordendosi il labbro inferiore, Federico sollevò le sopracciglia, non aspettandosi quella risposta; rise e scosse la testa.
«Touché» rispose alzando un angolo delle labbra in un ghigno, prese un respiro profondo «ma la domanda te lo rivolta prima io, Genn» concluse aspirando ancora.
Gennaro posò il mento sulle ginocchia, che nel frattempo, si era portato sul petto, e dopo aver dato un'occhiata veloce al rapper, sorrise.
«Touché» disse per poi sospirare, ci fu un attimo di silenzio interrotto dal soffio di Fedez «penso» rispose, posò lo sguardo sui suoi piedi.
Federico osservò la sua sigaretta, spostò leggermente il suo peso verso destra.
«E' un bel posto per pensare» sussurrò, guardò l'enorme arena di X Factor, ormai quasi completamente buia.
Il cantante puntò i suoi occhi chiari verso gli spalti vuoti e annuì.
«Posso sapere a cosa stai pensando?» chiese facendo uscire il fumo dalle labbra, tornò a guardare Gennaro, che notò era arrossito, poi si accorse che era più pallido dell'ordinario e che le solite occhiaie erano ancora più marcate.
«Ti interessa davvero?» rispose con una domanda, Federico inclinò la testa.
«Perché me lo chiedi?» Genn abbassò lo sguardo.
«Beh, non mi sembri il tipo...che si, insomma» Fedez rise, aspirò ancora una volta.
«Che si interessa di problemi altrui?» finì per lui, abbassò la testa «forse non hai tutti i torti» aggiunse «ma tu mi interessi» concluse ammiccando al più giovane, Genn rise mordendosi il labbro.
«Allora?» continuò «vuoi dirmelo?» osservò Gennaro, il napoletano alzò le spalle.
«A parecchie cose» mentì, con la coda dell'occhio vide il rapper guardarlo con un ghigno.
«Ad Alex» ribatté Federico, Genn tossì e le sue gote divennero ancora più rosse, nascondendo quel colore bianco.
«N-No!» balbettò «c-cosa te lo fa pensare?» sembrava ancora più fragile in quel momento, cercò di riprendere il respiro perso e aspettò con impazienza la risposta del rapper, che nel frattempo, lo guardava con un sorriso divertito.
«Innanzitutto, perché sei arrossito» soffiò ridendo, Genn nascose il viso nel maglione «e poi perché stai tremando e balbettando» continuò, il cantante fece una smorfia.
«Non sto balbettando!» esclamò spalancando i suoi occhi azzurri.
«No, infatti» rise «stai anche tremando e infine...» ci fu un attimo di silenzio, dove il napoletano notò il fumo fuoriuscire dalle labbra di Federico. Il milanese prese un respiro profondo.
«Tu guardi Alex, come io guardo Mika...o almeno è quello che pensa Giò» concluse arricciando il naso -tipico gesto di Michael e che lui amava-, Genn trattenne il fiato e poi scoppiò a ridere.
«E ora perché ridi?» chiese aggrottando le sopracciglia ma ridendo anche lui.
«Giò? Davvero?» Federico sollevò le spalle, entrambi risero.
«Non chiederlo, lui me l'ha detto!» portò le braccia in alto, Gennaro scosse la testa.
«L'ha notato Giò ed io me ne sono accorto solo adesso» soffiò, si passò una mano sulla fronte.
Federico gli posò una mano sulla spalla «Veramente...se ne sono accorti tutti, tranne te» disse, Genn spalancò gli occhi «Il primo che se ne è accorto non è stato Giò, ma Mika» aggiunse «diciamo che è un bravo osservatore» spiegò notando l'espressione confusa del ragazzo.
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You make me feel better | raccolta os.
FanfictionE' una raccolta di one-shot sui Midez. Il rating potrebbe cambiare a seconda della one-shot e anche il numero. Prima one-shot: «Sei davvero uno stronzo di merda» gli tirò un piccolo schiaffo sulla spalla. «Sapevo che ti sarebe piaciuto! You love Fab...