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Harry è solo nella loro casa.
Si sente solo, veramente solo, ma non è la prima volta che questo accade, così lascia da parte i suoi sentimenti e si rannicchia sul divano.
Non che Harry non abbia amici, o che sia un piccolo nerd asociale, questo no.
Di amici ne ha molti, e di inviti per passare un po' di tempo insieme ne ha altrettanti, ma l'unica persona con cui vorrebbe stare non c'è, non c'è mai per lui.
È accoccolato nella sua coperta preferita, quella che profuma di loro e la sola cosa che spera è che entri all'improvviso Louis, che lo baci con amore, -cosa che tra l'altro non fa più da tempo- e che passino la serata facendo l'amore, nella loro stanza, sul loro letto ormai troppo freddo.
Ma Harry sa che non accadrà, sa che Louis rientrerà a casa ubriaco e che gli farà un lungo monologo, -per quanto possa essere lungo un monologo fatto da una persona ubriaca-, in cui si scusa e dice di amarlo.
E questo è ciò che accade poco dopo.
Il liscio rientra in casa barcollando portando con se un'odore molto sgradevole, traballante e con ancora una bottiglia di birra in mano.
Harry lo guarda deluso, "cosa hai fatto al mio piccolo lou?" Pensa.
Louis gli si avvicina e con un'alito tremendamente puzzolente gli sussurra "l'ho fatto di nuovo, ti ho tradito, mi dispiace amore, mi dispiace talmente tanto."
Harry, come al solito, non gli crede. Quale persona sana di mente tradirebbe il proprio fidanzato non una, ma ben 23 volte?
Non che Harry abbia tenuto il conto ovvio.
"Si lou, okay, ora vai a dormire"
Solitamente, la prima cosa che fa, dopo aver visto il suo lou in quelle pietose condizioni, è guardagli il collo dove tiene la collanina.
Quella non è una semplice collana, è il primo regalo che Harry gli ha fatto, al loro primo appuntamento, e Louis non l'ha mai più tolta, neanche sotto tortura, nemmeno per tutte quelle attività per cui è bene togliersi i gioielli, Louis non ha mai avuto intenzione di levarla.
Quella sera, dopo averlo aiutato a salire le scale per andare a letto, l'ha accompagnato in bagno, ed è lì che si accorge di una cosa, una cosa che lo stravolge.
Louis non ha la collana.
Così gli si avvicina e "dov'è?" Chiede con voce dura, anche se dentro sta tremando come una foglia.
"Cosa?" "La collana, dov'è la collana Louis?"
Ha paura, una fottuta paura che gli blocca le gambe, anche se vorrebbe solo scappare via da lì.
"Oh sì, giusto, Ryan ha voluto che io la levassi, non voleva scoparmi con quella cosa addosso, non è buffo?" Louis pronuncia quella frase emettendo una risatina alla fine, forse per l'assurdità appena detta.
"E ora dove l'hai messa?"
Chiede Harry, con gli occhi appannati dalle lacrime.
"Credo di averla dimenticata, o forse, l'ho persa Mmh, non ricordo"
Ed è in quel momento che Harry crolla.
Crolla per davvero, si accascia a terra e si copre il viso con le mani, facendo uscire piccoli singhiozzi dalle sue soffici labbra.
Louis non si muove di un millimetro, non si abbassa a consolarlo, ma non lascia nemmeno la stanza, semplicemente resta a guardare il corpo del riccio scosso dai singhiozzi.
Restano lì per un tempo indefinito, forse dieci minuti, forse mezz'ora, e nessuno dei due fa nulla.
All'improvviso Harry si alza, il viso rosso rigato dalle lacrime, i capelli scombinati e i vestiti sgualciti, guarda Louis un'ultima volta prima di dirigersi verso la loro, -ormai non più loro- camera.
Il liscio lo segue, ma continua a stare in silenzio: ha capito che sta perdendo il suo più grande amore, il suo angelo, ma non ha il coraggio di alzare un dito, forse per paura di riceversi una sfuriata da parte del ragazzo riccio.
Resta lì e guarda Harry racimolare i suoi vestiti e buttarli in un vecchio borsone, le lacrime che ancora cadono dai suoi occhi, ma non ha intenzione di perderlo quindi "ti prego perdonami, ho sbagliato ma posso rimediare te lo giuro"
Harry lo guarda, la tristezza sul suo volto sostituita da una forte delusione mischiata a rabbia e disprezzo.
"Non puoi Louis, non puoi più ormai, hai avuto tante possibilità, una vita piena di possibilità, ma non ne hai presa nemmeno una, non sei cambiato e non cambierai mai" Harry sta urlando ormai, le lacrime sono ricomparse sul suo volto, e nonostante le mani tremanti, non smette di riempire il borsone.
"Posso cambiare, aiutami a farlo harry, farò qualsiasi cosa ma ti prego non lasciarmi"
"Non ho più intenzione di farmi prendere in giro da te Louis, non più"
L'armadio è ormai vuoto, il comodino a lato del letto dalla parte di Harry è privo delle loro foto, e la piccola lampada da lettura che il riccio usava sempre nelle notti insonni è scomparsa.
Non ci sono più i suoi vestiti arrotolati sulla sedia, non c'è più il suo profumo nel bagno e nemmeno lo spazzolino.
La sua quotidianità gli sta scivolando dalle dita e lui non può fare nulla per tornare indietro.
"Harry, haz ti prego, non lasciarmi, ho bisogno di te ora, domani e sempre, non abbandonarmi"
"E io Louis? Dov'eri quando io avevo bisogno di te? Eri a farti scopare dalla troia di turno, ecco dov'eri!"
Louis ormai sta piangendo a dirotto, non riesce più a trattenere le lacrime.
Harry ha già aperto la porta della -ormai non più loro casa- e ha già un piede fuori quando Louis usa l'ultima arma che gli è rimasta.
"Ti amo Harry, ti amo tanto, davvero davvero tanto"
Il riccio si ferma, si volta e lo fissa in quegli occhi che un tempo riteneva i più belli dell'universo, -non che ora siano meno belli, sono solo più spenti e vuoti-
"Ti amo anche io Louis, ti amerò sempre ma non posso accettare tutto questo, non puoi biasimarmi, quale persona lo farebbe?"
"Non lasciarmi"
"Vorrei che tutto questo fosse solo un brutto incubo, ma so che non è così, e ora come ora non sono pronto a starti vicino, non dopo quello che mi hai fatto lou"
"Non lasciarmi" ripete nuovamente Louis.
"Ci rivedremo piccolo lou, solo, non ora, ho bisogno di tempo"
E andandosene si chiuse la porta alle spalle, lasciando Louis all'interno della casa solo e accasciato sul pavimento a disperarsi.
Sa che non si rivedranno, forse tra molto tempo, ma non ora e lo capisce, l'ha distrutto fisicamente ed emotivamente.
E non gli resta solo che piangere aspettando il ritorno del suo eroe, l'unico in grado di salvarlo da tutto quel casino in cui si è cacciato.

I lost you now and foreverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora