Farfalle e Carnefici

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Spegni la sigaretta e sospiri. Sei sdraiata sul tuo letto, mezza nuda. Ti piace stare così, senza troppi indumenti ad ingombrarti. Stiri la mano per prendere il telefono e controlli lo schermo. Non ci sono notifiche. Lei non ti ha ancora risposto. Lei.
In due anni è diventata la tua vita. E non riesci ancora a capire come sia potuto succedere. Hai iniziato a scriverle perché volevi scopartela. E dopo che lo hai fatto, contro la porta di uno squallido bagno pubblico, con l'alcol che ti correva imperterrito nelle vene, hai continuato a vederla. Forse è bastata quella notte a renderti così dipendete da quel bel faccino. Forse.. Forse è bastata quella notte a farti innamorare di lei?
Non lo sai. E cerchi di non domandartelo. Non troppo spesso almeno. Hai paura di risponderti. Da quando è nella tua vita hai paura di tante cose in effetti. Vorresti o dovresti dire che la sua presenza ha migliorato tutto. Che adesso vedi tutto in rosa. Che sei felice e tutte quelle cazzate che dicono gli innamorati. Puttanate. Lei ti ha reso la vita un'inferno, un dolce inferno. Ecco perché sei convinta che lei è Lei. L'amore della tua vita. Nessun'altra mai ti aveva fatto incontrare diavoli e fiamme. Ah! L'amore!
Ti rigiri sul tuo letto. Non ti risponde da qualche minuto e già ti manca.
Porca puttana, cazzo ti ha fatto quella ragazza?
Metaforicamente parlando, ti ha semplicemente agganciato un collare al collo e ti ha messa in ginocchio.
Il solo pensiero ti fa chiudere le cosce. Ami quando a letto prende il sopravvento. E non solo perché ti piace essere scopata come fossi la sua troia. Sarebbe troppo banale e una storia che hai vissuto troppe volte e con troppe donne. No. Con lei è diverso. Lo è per i suoi occhi. Il modo in cui si accendono quando arriva il momento e al tempo stesso si eclissano. Come una bestia che viene risvegliata, una carnefice pronta a farti sanguinare. Tu sei la sua vittima. E basta un suo sguardo per farti capire che ci siete. Diventi subito dipendente da ogni sua parola, non puoi farne a meno e la sua bocca.. Oh la sua bocca. Puoi solo sperare si avvicini alla tua. Non sempre lo fa. E quando non succede è peggio di sentirsi strappare il cuore dalla cassa toracica.
Sbuffi. Cazzo sta facendo?
Riprendi il telefono in mano e senza rendertene conto sei sul suo profilo Facebook. Scorri la pagina annoiata. Non ci sono tracce di voi. Non più almeno. Dopo il primo anno di cuoricini e bacini ha deciso che la vostra relazione doveva mantenere un profilo basso. All'inizio la cosa ti ha fatta infuriare. Ti ha fatta sentire come se non contassi nulla, in fin dei conti. Ci hai messo un po' a capire che cercava solo di proteggersi. E ancora più tempo a capire da cosa. Ora l'unica cosa che ti fa infuriare è che non puoi proteggerla tu. Non dalla gente, non dalla sua famiglia. Non dalle sue paure. Sentirti impotente è peggio che sentirti tagliata fuori. Ma a lei queste cose non le dici. In realtà non le dici molte cose da quando vi siete quasi lasciate. Amarla è.. La cosa più difficile che tu abbia mai dovuto fare in vita tua. Decisamente. E lo hai fatto così incondizionatamente da annullare te stessa. Questo è stato uno sbaglio che ti è quasi costato la vostra storia. Ma hai capito anche questo, alla fine. Hai capito che per amarla nel modo giusto dovevi prima amare te stessa. E allora taci. Ti proteggi e le nascondi tutto quello che porrebbe usare contro di te. L'amore alla fine è una guerra continua, e tu cerchi di vincere più battaglie possibili.
Un bip attira la tua attenzione. Esci da Facebook ed entri su Whatsapp. Sorridi al messaggio che ti ha inviato. Venti minuti e sarà da te. E tu non vedi l'ora.
È sempre così quando sai che stai per vederla. Più che farfalle nello stomaco, descriveresti la sensazione come degli aerei da guerra che si bombardano a vicenda dentro la tua pancia. Hanno venti minuti per abbattersi, poi la vedrai e passerà tutto. E solo perché il solo avercela davanti ti fa perdere la cognizione di ogni cosa. È un po' la tua droga.
Prima che tu te ne renda conto è sulla soglia di casa. Ti sorride e ti saluta con quel suo fare timido che va contro tutto quello che è in realtà. E al tuo cuore scappa un battito. Dopo due anni è ancora la ragazza più bella che tu abbia mai visto. E Dio. Anche qualcuno la' sotto la pensa come te. È inevitabile. Quando lei è con te hai sempre voglia. Ma non potete vivere di sesso. Così la fai entrare e ti accontenti di qualche bacio e un abbraccio. La tua vagina protesta. La zittisci. Speri di accontentarla più tardi.
Finite sul tuo divano a guardare un film. Ti accendi una sigaretta e inizi ad osservarla di sottecchi. Non le piace essere guardata, quindi tu lo fai sempre di nascosto.
È stupenda. Dio se lo è. E in quel preciso istante, è tua. Non sei così stupida da non sapere che uscita da quella casa potrebbe benissimo buttarsi tra le braccia di qualcun altro. Questo ti aveva terrorizzata in passato. Ma è solo stata un'altra cosa che hai dovuto capire. Che lei è come le farfalle. Se stai ferma ed aspetti ti si poggia sulla mano, ma se tu quella mano cerchi di chiuderla la farfalla scappa. Hai imparato ad aspettare. Hai imparato a stare ferma. Non pensi al resto. Pensi a quello che c'è quando lei è con te.
Si volta e ti becca in pieno. Smettila di fissarmi. Ti dice. Abbozzi un sorriso e torni al film. Tanto tra poco tornerai a guardarla e lei ti scoprirà di nuovo. E quando le dirai che lo fai perché è stupenda farà finta di non crederci e tu sbufferai. Vi conosci abbastanza bene da riuscire a prevedere molte cose. Altre volte invece, riesce ancora a sorprenderti. E non ti dispiace. Significa solo che hai ancora tanto da scoprire. Non sai quanto tempo hai per farlo, ma ti basta sapere che c'è ancora oggi. Domani si vedrà.
Sei tornata a fissarla e non te ne sei resa neanche conto. Ma questa volta ti sta fissando anche lei. Senti una strana sensazione dentro allo stomaco, una leggera nausea, e l'impeto di dirle tutto quanto. Del tuo amore, delle tue paure, di quello che ti fa incazzare. Vorresti gridarle che è una dannata farfalla e che hai gli arei che si fanno la guerra dentro di te per colpa sua, vorresti gridarle che sei la sua vittima e lei una carnefice. Ma ingoi il boccone e tutte le parole. Le ricacci da dove sono venute. Sono troppe e troppo pesanti per le sue ali. Puoi solo dirle una cosa senza farla scappare, e se ci pensi bene e tiri le somme, è un po' il riassunto leggero di tutto. Così ti sporgi e al suo orecchio sussurri la tua verità. Ti amo. Lei sorride, dice di ricambiare. Per oggi è tutto quello che conta. Domani si vedrà.

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