Plic...plic...
La pioggia cadeva, scrosciante come sempre, bagnando i lunghi capelli albini di Sairon. Le ferite bruciavano, ma a lei non importava affatto di stare male, da quando suo padre...da quando suo padre era morto, abbandonandola del tutto.
« Sairon. »
Una voce calda la distolse dai suoi pensieri, facendola voltare. I corti capelli rossi e gli occhi smeraldini che la fissavano la rilassarono, e i suoi muscoli si distesero, non senza un grugnito dolorante. Quella battaglia l'aveva sfiancata.
« Kyoya...? Perché sei qui? »
Domandò curiosamente al fratello, che si avvicinò all'albina, accarezzandole la guancia. Lo faceva sempre, e sempre il cuore di Sairon martellava nel petto, chiedendo pietà a quei gesti dolci.
« So che hai vinto la guerra. Complimenti, piccola. »
Lei fece un gesto di noncuranza, sentendosi sempre più debole. I suoi occhi cremisi si persero in quelli smeraldini di lui. Sentì la testa pesante, e un tuono lontano. Pioveva sempre nel suo regno, lo avrebbe sempre fatto, e a lei piaceva. Un brivido, poi un altro, ed un altro ancora.
« Sairon...stai bene? »
La voce era distorta, lontana. Le scene di quei fiumi di sangue colpivano la mente della ragazza come un uragano, e ben presto non riuscì più a reggere, svenendo fra le braccia del fratello.
~~~
Quando si svegliò, una folta chioma di capelli biondi le si pararono davanti al viso.
« Miyu? Che ci fai qui? »
Sairon sorrise, tirandosi a sedere. Le bende le avvolgevano le ferite, che lei, testarda com'era, si era rifiutata categoricamente di medicare. 'Le ferite temprano corpo e spirito!', diceva sempre. E si beccava sempre qualche malanno, per questo suo 'detto.'
« Ti sei svegliata! Kyoya era preoccupato per te. »
Disse la bionda, grattandosi una guancia con fare disinvolto.
« Non pensavo che questa guerra ti sfiancasse tanto... »
Sussurrò flebilmente, mentre l'albina si stringeva le mani sulle gambe. '...Akihiro...'
Il ragazzo dai capelli albini che l'aveva colpita, colui per cui lei avrebbe dato la vita. Posseduto da chissà quale demone. Il suo stesso maggiordomo, quello con cui si fermava a bere il thé o a chiacchierare quando lui puliva. I suoi occhi si riempirono di lacrime. Chi aveva osato fargli del male? In cuor suo, sapeva benissimo chi poteva essere capace di ciò. Ma non voleva credere che il suo stesso fratello avrebbe quasi ucciso il ragazzo per cui lei provava un sentimento così forte. Lo aveva liberato, certo...e ora lui era nell'altra stanza, fra vita e morte. Congedò in fretta e furia Miyu, indossando una semplice felpa nera e dei leggins dello stesso colore, prima di andare nella stanza di Aki. Dove trovò lui che conversava amabilmente col ragazzo. Kyoya si gettò su di lei e la strinse, sussurrandole un 'ero preoccupato per te, piccola mia...' Calcò particolarmente quel mia, e dei brividi seguirono la colonna vertebrale della ragazza. Akihiro la guardava, con il suo solito sguardo dolce, ma sofferente. Lei scansò il fratello, avvicinandosi all'albino dagli occhi dorati. Lui alzò debolmente un braccio, accarezzando la guancia della ragazza, dove vi era una cicatrice, inferta da lui stesso. Lei scosse il capo, accarezzandogli i capelli, come faceva sempre. E avrebbero continuato, anche se con un grande e soprattutto pericoloso problema alle spalle.
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Pain - Oscurità Della Notte.
FantasyEhilà. ~ Se avete letto la parte di 'Sairon's Story', sono sempre io. Se volete una storia meglio (molto meglio) eseguita, leggete la versione vera, cioè questa, dove narrerò tutta la storia in modo decente. Vi aspetto in tanti. ♥