Piccolo avviso:
Questa è la mia prima one shot, ho avuto ispirazione e ho provato.
Buona lettura, spero vi piaccia.
Valentina.Erano passati tre anni dalla morte del famosissimo cantante della boyband più famosa del mondo.
Harry Styles.
Erano passati esattamente tre anni dalla morte di questo ragazzo tutto boccoli e fossette che era solito mandare in fissa Louis Tomlinson con un semplice sguardo. Erano quelli i momenti che quest'ultimo amava.
Quelli in cui il verde si mischiava con il blu e la mente non pensava più a nulla se non a l'amore che provava verso quel ragazzo, il ragazzo con cui per tre anni aveva nascosto una relazione a causa dei loro management musicali che avevano uno strano contratto. Luridi bastardi, pensava Louis.Erano passati esattamente tre anni ed era per questo che il moro si stava dirigendo verso il luogo dove si erano scambiati il loro primo bacio.
Leeds.
Leeds era il nome che insieme avevano dato a quel tettino senza nome dove erano soliti sedersi a guardare le stelle.
Si recava lì ogni volta che il suo calendario segnava il giorno della perdita della sua stella più grande. Il suo amore più grande.
Come quella sera.Tre anni.
Così, dopo aver scavalcato rami, foglie e altre robe che invadevano il sentiero, dopo aver sospirato e dopo essersi seduto a gambe incrociate sul 'tettino' di quella casetta abbandonata si guardò attorno.
Il vento scostava piano le foglie producendo un rumore che emanava tranquillità, i versi degli animali nei dintorni e il rumore del suo respiro davano vita a quella notte d'estate, che sembrava avere nell'aria tanta malinconia.
Era così che si sentiva Louis.
Malinconico.Era passato molto tempo ma il ragazzo non aveva dimenticato tutte le cose belle che Harry gli aveva donato.
I giorni migliori della sua vita erano con lui, non poteva immaginare una vita senza di lui, semplicemente era impossibile.
Si era steso con le braccia incrociate dietro la schiena mentre ricordava."Lou, ci credi nelle stelle?" chiese il riccio girandosi con la testa di lato per vedere il profilo del ragazzo steso accanto a lui.
"In che senso? Oh, ho capito vuoi fare il finto romantico!" rispose soffiando una piccola risata.
"Che coglione." rise l'altro di rimando dandogli un pugnetto sul braccio.
"La vedi quella stella?" riprese poi.
"Harry, quale stella? Ce ne sono miliardi non puoi farmi girare gli occhi in questo modo ugh. Indicamela."
Ed è così che "Sai Harry, ho appena ricordato quando mi hai detto di quella stella sai?" cominciò.
Sapeva che poteva sembrare pazzo a parlare da solo su una collina abbandonata ma se questo era il modo di sentirsi più vicino a Harry allora fanculo tutti lui avrebbe parlato. Per questo "Ma ehi, ne ho migliaia di ricordi nella mia testa in questo momento... come quando nei concerti mi guardavi e dicevi che mi amavi in segreto" fece un sospiro "alcune volte posso ancora sentire la tua voce roca cantarmi "I'm in love with you, and all these little things." E posso anche sentire i tuoi "Ti amo." Mi rivengono in mente tutte le volte in cui volevamo stare insieme ma non abbiamo potuto. Mi ricordo dei messaggi deprimenti che ci scambiavamo quando quei tizi schifosissimi ci costringevano a passare del tempo con le nostre 'fidanzate'. E mi ricordo anche di They don't know about us. La canzone che mi avevi dedicato quella sera mentre eravamo qui. Proprio qui seduti. Non riuscirò mai a scordare la tua voce e sinceramente non voglio farlo. Voglio solo te Harry."
Adesso le parole che uscivano dalla sua bocca erano sconnesse e interrotte dai singhiozzi causati dal pianto.
"Harry io non voglio dimenticare. Io voglio continuare a stare con te. Voglio solo te. Sei tu la ragione della mia vita e se tu non ci sei non sono niente." disse asciugandosi una lacrima e alzandosi impiedi.
In quel momento decise di ritornare dal suo amore.Dal suo Harry.
Louis si buttò giù dal tettino.
Louis non morì.
Louis tornò da Harry.
I suoi sensi scomparivano, il suo cuore si allegeriva, più passavano i minuti più si sentiva vuoto.
Il tempo sembrava essersi fermato finchè una luce, poi lui.
Lui era lì che sorrideva e gli porgeva la mano, si ritrovò a stringerla come l'unica ancora di salvezza.Insieme camminarono fino a scomparire nella notte fonda.
Quella sera, una bambina si ritrovò a stringere la manina sul tessuto dei pantaloni di sua mamma per attirare la sua attenzione. "Mamma! Mamma! Come è possibile? Due stelle cadenti che cascano assieme guarda!" urlò stupefatta.
La signora la prese in braccio e gli disse nell'orecchio "Ti svelo un segreto. Ci sono persone destinate a stare assieme per sempre. Nemmeno la morte può separarli."
Fine.
