Eroi dell'Olimpo

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You will remember me for centuries
Ottaviano aveva appena scoperto che il mondo non era fatto per chi necessitava di silenzio. Giusto un pochino, quello che bastava almeno per poter PENSARE.
Invece pareva proprio che l'intero accampamento romano avesse improvvisamente scoperto i fantastici privilegi del possedere la lingua:
-Chi ha visto la mia lancia?
-Avanti, marsh! E quella la chiami corsa?!
-Prima legione, alla sezione combattimento corpo a corpo. Seconda e terza, all'armeria. Legione fulminata, al...
Pace. Finalmente pace. I tappi per le orecchie potevano tutto, in fondo. E ora? Certo, doveva prepararsi per la cerimonia che l'avrebbe ufficialmente presentato come Sommo Sacerdote. Ma prima aveva bisogno di riposo. Se solo riuscisse a smettere di pensare a quella feccia dei graecus... Niente da fare. Allora decise di passare il tempo rimuginando sui suoi nemici peggiori e a come annientarli.
"Jason Grace: figlio di Giove, fedele, ex pretore, un po' ingenuo, sa volare (che invidia), scaglia fulmini e tempeste. Traditore della sua razza.
Piper McLean: figlia di Afrodite, scaltra, usa la lingua ammaliatrice, da non sottovalutare.
Leo Valdez: figlio di Efesto, piromane, ha bruciato Nuova Roma, somiglia a un folletto, costruisce di tutto, fa pessime battute. Potrebbe essermi utile...nah, merita di morire.
Frank Zhang: figlio di Marte, forte e robusto, imponente, capace di trasformarsi in qualunque animale. Sporco traditore.
Hazel Levesque: figlia di Plutone, sensibile e comprensiva (un utile punto debole da sfruttare), si orienta perfettamente nel sottosuolo ed evoca pietre maledette. Un altra traditrice ignobile.
Annabeth Chase: figlia di Atena, sveglia, furba, fin troppo intelligente, determinata e eccellente nell'uso delle armi.
Percy Jackson: figlio di Poseidone, ex pretore, altruista, evoca tempeste, maremoti, uragani, sa respirare sott'acqua e parlare con cavalli e creature marine. Se è possibile, il graecus che detesto di più.
Pft, non hanno idea di cosa li aspetta. Oh sì, rimpiangeranno il giorno in cui si sono schierati contro di me. Il potente, l'unico e il solo Ottaviano. Sentito, Greci? Sentito, Romani? Un nuovo imperatore è giunto a voi! E non mi scorderete facilmente. Il mio nome sarà temuto di generazione in generazione; la mia leggenda sarà narrata per anni, e il mio viso scolpito nel marmo.
Vi ricorderete di me per secoli. I Greci, sottomessi e schiavizzati, si ricorderanno la forza del mio corpo e la crudeltà contenuta nella mia mente. Gemeranno, temeranno di fronte a una possibile punizione. I Romani, fedeli e adoranti, ricorderanno la magnificenza e la potenza del loro pretore, che dico, imperatore, e del suo Impero.
Gli dei, ammirati e stupiti, costruiranno un nuovo trono nella Sala del Consiglio. Hahahaha!! Chi dice che sono sogni di gloria? È tutto fattibile! Nessuno riuscirà a dimenticarsi della furia romana, montante e indistruttibile.
Se ne ricorderanno per secoli, come ho già detto prima. Per secoli scapperanno e combatterano!
Tutti loro...sì.
Tutti loro...non hanno scampo.
Tutti loro...assaporeranno il gusto del dolore e della morte. Perché io sono il cacciatore, e gli altri la preda. Preparatevi, graecus, preparatevi."
Era tardi. Doveva muoversi. Si vestì in tutta fretta, il mantello porpora svolazzante abbinato a una lunga tunica bianca. Il capo adornato da una corona d'alloro in oro puro.
"Ci siamo." Mentre usciva dalla postazione sentiva migliaia di persone immobili, in attesa.
Era pronto.
-Ave, popolo di Roma!
La folla urlante ed eccitata iniziava ad alzare in aria i pugni e a saltare sul posto. Ottaviano sorrise. Niente lo avrebbe più fermato.

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