Our puzzle.

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Sei cosí lontano adesso. Sí, un tempo eri qui. Sentivo il tuo respiro sul mio collo. Le tue labbra che sfioravano il mio orecchio. Ma ora è tutto finito. Io da una parte e tu in un'altra. Ci siamo divisi, separati.
Ora i chilometri che si ergono fra di noi sono sempre di più, cosí tanti che non voglio contarli. Cosí tanti che mi fanno venire il voltastomaco.
Ma a volte mi ritrovo a pensare che non è questa la causa della nostra separazione.
I chilometri sono solo dei fottuti numeri, se volessimo potremmo rincontrarci. È l'orgoglio che ci frega, ancora una volta.
Ma quando c'è amore non ci dovrebbe essere orgoglio che tenga. Ma per noi non è mai stato cosí. Noi siamo sempre stati un'eccezione. Eravamo la più bella eccezione alle regole.
Io ti sento qui. Ancora.
Anche se ormai ho perso le tue tracce e tu probabilmente sarai in giro per il mondo, a girovagare da un posto all'altro. Un giorno, mi dicesti che tu non avevi mai avuto una casa. Un luogo che ti faceva sentire al sicuro. Un posto a cui sentivi di appartenere. Che ti accoglieva a braccia aperte. Non l'avevi mai avuto, prima di incontrare me, mi sussurasti.
Mi sussurasti che ormai la tua casa ero io.
Mi chiedo se la pensi ancora in questo modo.
Perchè io sí. Io la penso cosí, Harry. Ovunque tu sia so di appartenere a te. E anche se vivo in questo posto da otto anni io non mi sento al posto giusto. Non più ormai. Sento che il mio posto è al tuo fianco. In un universo dove ci svegliamo nello stesso letto, forse tu un po' prima di me. E in questo universi tu mi fisseresti fino a che non fossi sveglia. E io arrossirei. E tu faresti una battuta. Un raggio di sole filtrerebbe dalla tenda della finestra, quella tenda che per te era troppo colorata, ma in realtá sapevo che la amavi. I tuoi ricci sarebbero scomposti e disordinati. Tu saresti a letto solo con dei boxer, forse neri. E io avrei indosso la tua maglietta, impregnata del tuo odore che amavo, che amo. Tu mi sorrideresti e mi diresti che mi ami, seppur con un grande sforzo, e ti giuro che sarebbe la cosa più bella del mondo. Io ti risponderei che ti amo anche io e tu mi stringeresti forte a te lasciandomi dei teneri baci tra i capelli.
Poi dapprima sfioreresti le mie labbra con le tue candide, rosee. Poi il bacio diventerebbe più passionale e finiremmo col fare l'amore. Tu avresti negli occhi quella scintilla di speranza che non li aveva mai abbandonati, da quando incontrarono i miei, mi dicesti. Mi dicevi che ero la tua speranza, la tua felicitá, l'unica costante nella tua vita. Beh, Harry tu eri l'unica nella mia. E io non so se un universo cosí ci potrá mai essere. Potrá esserci di nuovo. Fatto sta che vorrei correre tra le tue braccia e stringerti forte. Perchè non ho mai smesso di amarti.
Siamo due pezzi di un puzzle che combaciano perfettamente l'un l'altro. Puoi provare ad unirli ad altri pezzi, ma falliresti ogni volta. Semplicemente siamo nati per stare insieme. Per combaciare perfettamente e finire tutto il puzzle.

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