Giorgio's pov -
È domenica mattina, ho appena aperto gli occhi e sono in uno stato di semiveglia.
Guardo l'orologio nella mia stanza:
Io: Cristo, sono ancora le sette e mezza.
Mi guardo un pó in torno dopo di che richiudo gli occhi cercando di riaddormentarmi... ma ad un certo punto suona il telefono.
Io: Cristo, ma chi cazzo è a quest'ora?!
Mi avvicino al telefono per vedere chi è,rispondo alla chiamata.
Io: Oh, Gabri...
Gabriele : Oh, ma stavi dormendo?
Io: No, tranquillo. Comunque che si dice? Tutto apposto?
Gabriele: tutto a posto, te?
Io: té non ne abbiamo.
Gabriele : Divertente, comunque ti va se oggi usciamo?
Io: Va bene, a che ora?
Gabriele : Tra 10 minuti.
Io: OK.
Esco dalla stanza, vado in bagno, giro il rubinetto dell' acqua calda della vasca nel frattempo mi preparo i vestiti da mettermi. Prendo il mio jeans strappato a cavallo basso, le mie adidas grige, una maglietta bianca ed in fine il mio cardigan grigio. Ritorno in bagno. La vasca nel frattempo si è riempita a metà, prendo il bagnoschiuma e ne prendo un pó, dopo di che mi immergo nell'acqua bollente. Circa un quarto d'ora sento bussare alla porta:
X: Giorgiooo!
Io: che ć è, Sofia?
Sofia: Gabriele sta chiamando.
Io: Digli che adesso arrivo.
Sofia: Va bene!
Esco dalla vasca, vado nella mia stanza, mi vesto ed esco di casa. Mi dirigo verso la casa di Gabriele suono al citofono.
X : Chi è?
Io: sono giorgio, può far scendere Gabriele?
X: Certo.
Gabriele scende con in mano il telefono.
Gabriele : A comu semu?
Io: Salve buon uomo.
Gabriele : Guarda che ho trovato.
Mi fa cenno di guardare il telefono e mi mostra una foto. Era una foto scattata quest'estate, in cui c'erano Gabriele, io ed altri ragazzi con la quale siamo usciti quest'estate di cui la maggior parte erano turisti.
Gabriele: scendiamo in spiaggia?
Io : Cu stu friddu? A vatinni a fari n'to culu, tu e u sciabbacheddu. Piuttosto andiamo a farci una sigaretta.
Gabriele : Certo, ma guarda che sono finite le cartine, andiamo a San Paolo.
Io:almeno i cinquanta centesimi per comprarle ć è gliai?
Gabriele: a cettu, io tutti cosi aiu
Ci incamminiamo e durante il tragitto incontriamo enrico uno dei ragazzi di quest estate. Enrico è un ragazzo sempre sorridente, dal passato scosso per la perdita del padre quando era bambino.
Enri:ciao raga.
Io e gabri:ciao enri.
Enri:dove andate di bello?
Gabri: andiamo a farci un giro a san paolo.
Io:e tu invece dove stai andando?
Enri:con francesco e mariagrazia eravamo rimasti di vederci al parco per poi andare tutti insiame al cinema a vederci un film.
Io:quale?
Enri: nu jeans e nu calippu.
Gabri:quello di gigi antonacci, ghie troppu togu.
Enri:vabbo raga io vado che sono gia in ritardo.
Io e gabri:ciao.
Arrivati a san paolo io e gabri ci discutiamo per chi deve entrare a comprare le cartine.
Io:enra tu.
Gabri:no, tu
Io:io ho portato l'accendino
Gabri:ma che vuol dire?
Io:a meno che tu non abbia un accendino, ta poi dumari ca pecia focaia.
Gabri:stronzo. Sai che possiamo fare, entriamo assieme e con una moneta decidiamo chi di noi deve parlare. Ok?
Io:va bene si puo fare.
Gabri:testa o croce?
Io:croce la testa la lascio a te che si tuttu ciriveddu
Gabri:quindi vuol dire che sei stupido.
Io:si, picchi sugnu l'unicu crastu che oggi nisciu cu tia.
Gabriele lancia la moneta, esce testa.
Gabri:teecca, nciasi crastu.
Gabriele mentre attraversa la strada incianpa.
Io: u stai vedunnu ca, chiustu è u signuri.
Entro al tabacchino.
Io: salve , vorrei un paccetto di cartine rizzla, corte e trasparenti.
La commessa si avvicina, mi scruta dalla testa ai piedi.
Commessa: quanti anni hai?
Io:14.
Commessa:a quest età non si fuma, comunque costano cinquanta centesimi.
Io:ecco a lei, arriverderci.
Esco dal tabacchino, nel frattempo si so fatte le 18:00 propongo a gabriele di andare in spiaggia, lui accetta. Scesi in spiaggia ci sdraiammo e fissammo il cielo stellato, dalla calabria si vedono anche i fuochi d'artificio. Reastai a guardare le stelle, immerso nei miei pensieri fino a quando gabriele interuppe il sogno.
Gabriele: oh piglia il tabacco e rolliamoci na sigaretta.
Io gli passo il tabacco, gabriele mentre mi passa il filtrino canticchia nasheed dell isis.
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Storia Di Due Teppisti
RandomQuesta è la storia di due ragazzi cresciuti nel quartiere di Messina, runci.