Giorgio'pov
Oggi siamo 15 gennaio il giorno del mio compleanno.
Vengo svegliato dal suono melodioso come un dito al culo della sveglia di mia sorella.
Giorgio:oggi sono 15enne tra 3 anni me taccunu.
Mi lavo, mi vesto e vado alla fermata dell'autobus. Vedo l'autobus in lontanaza ed anche il mio amico Ruben che corre, l'autobus si ferma io salgo e Ruben resta a piedi, nel frattempo mi squilla il telefono, è un numero che non conosco, rispondo.
X: pezzo di merda, non gli potevi dire all' autista di aspettare un secondo, bellu schifu ca si.
Giorgio: pronto, ciao Ruben come stai tutto apposto, sai so che camminare aiuta a migliorare la circolazione.
Ruben: a sempri u solitu cessu si.
Mi chiude la chiamata. Mi addentro nell'autobus per cercare posto e trovo salvatore un mio compagno di classe.
Giorgio:turi u spacciaturi a comu semu?
Salvo:addritta, setteti accanto a mia.
Giorgio: se proprio insisti. Ma c'erano compiti per oggi?
Salvo: bhoo.
Nell,autobus entra davide un altro mio compagno di classe.
Giorgio:daviduzzo. A chidda ci ghiavasti 4 coppi i merluzzzo.
Salvo: a cava a fari cu da ciullitta ahahahah.
Davide:caso mai voi aviti a minchia a metraggio.
Giorgio: noi ce l'abbiamo abbastanza lunga da far godera una signora, poi cerca di non usare certi termini in pubblico che ci sono le signore, maleducato.
Salvo:stuppaaaaa ahahaha e ta ghiavao n'to culu.
Davide:sese.
Giorgio: davide c'erano compiti per oggi?
Davide: c'era ripasso di antologia che interroga ed in piú c'era da fare spoegazione della poesia "a Silvia".
Giorgio:Salvo oggi sparamu.
Salvo:non compare o troppe assenze.
Giorgio:minchia m'bare mi deludi, dai cazzo oggi è pure il mio compleanno.
Salvo: compare non mi entrano piú le giustificazioni nel libretto.
Giorgio:se va bene.
Esce il libretto e mi fa controllare.
Giorgio: minchia vero. E quando le hai fatte?
Salvo: bho
Giorgio: vabbo vorra dire che oggi andró a piazza cairoli con salvo.
Salvo: ma allora si testi i cazzu piddavera, ti ho detto non vengo.
Giorgio:dai
Salvo:no
Giorgio:si
Salvo:no
Giorgio:si
Salvo:no
Salvo scende con me alla fermata di piazza cairoli.
Salvo:e ora che si fa?
Giorgio:na minamu. Ora chiamo a butuc e ne facemu n bella passiata. Chissa se butc se portato un po d'erba in caso ci facciamo na cannetta sotto al ponte.
Salvo:questo è il Giorgio che conosco un cannato senza frontiere.
Accendo il telefono, apro la rubrica e cerco il numero di butuc.
Giorgio: Salvo, abbiamo un problema.
Salvo:che succede amico?
Giorgio:non ho il numero di butuc.
Salvo:ora chiamo col mio.
Parte la chiamata ma la segreteria dice che il telefono è spento o inrraggiungibile.
Salvo:e che fici su n'funau.
Giorgio:riprova, forza, moviti, movitiiiiii.
Salvo: o scassa cazzo sto richiamando.
Parte la chiamata e salvo mette il vivavoce.
X:pronto
Salvo:prondo alex.
Giorgio: ooo butuc
Alex: che volete?
Salvo: siamo a piazza cairoli, vieni qua ci stiamo un po assime.
Alex:vabbene sto arrivando.
Giorgio:o e n'altra cosa, oggi è un giorno speciale porta in po gioia.
Alex:ok
Giorgio:e anche il tabacco.
Alex:ok
Giorgio:e non scordare cartine, filtrini e biglietti dell'atm cosí facciamo i filtrini per gioia
Alex:minchia mi pigghiasteru pi tabbacchino, comunque i staiu puttannu.
Giorgio: ciao, ciao n' me fari usciari u cazzu ciao.
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Storia Di Due Teppisti
AcakQuesta è la storia di due ragazzi cresciuti nel quartiere di Messina, runci.