Capitolo 11

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Inizia a scrivere la tua storia


Mi sveglio e mi ritrovo in una camera non molto spaziosa sono sopra un lettino di ospedale collegata a una macchinetta che reclama il suono del mio battito cardiaco "bip bip bip" sento le mani calde, abbasso lo sguardo e vedo Alberico, mi ricordo che abbiamo litigato e poi buio.

Io: Alberico..

A: O mio dio ti sei svegliata oddio che bello!!

sta piangendo non capisco.

Io: Perchè piangi?

A: Non ti svegliavi da un mese Angelica eri in coma...mi dispiace è tutta colpa mia, sono venuto ogni giorno ti parlavo, dormivo quasi sempre qui e non mangiavo perchè volevo stare solo con te mi sentivo in colpa mi sento ancora in colpa.

sta piangendo a singhiozzi e respira a fatica mi dispiace mi ha fatto soffrire tanto quel giorno ma lo amo, che ci posso fare, è la ragione per cui vivo. Lo abbraccio forte forte e gli sussurro all'orecchio

Io: Se tu dici per sempre lo dico anch'io non me ne andrò finche tu lo vorrai, ti amo.

A: TI AMO ANGELICA.

Io: TI AMO ALBERICO.

Dopo di che entrano i miei e Sara che piange insieme a mia madre, Anna che sorride appena mi vede e mio padre che guarda con aria di sfida Alberico come se dicese "è ancora una bambina e anche tu lo sei"

Mamma: Angelica amore mio sei sveglia!!!

Sara: Angelica..m..mi s..sei mancat..ta!!

Oddio la mia Sara non deve pianere!!

Io: Sara non piangere mi sei mancata anche tu vieni qui.

Lei viene e mi abbraccia ed io scoppio a piangere. Alberico esce dalla stanza a capo basso piangendo
si sente troppo in colpa per quello che è successo, ma non è colpa sua poteva succedere a chiunque. Infine entra anche il dottore che mi fa una visita veloce e mi dice che domani potrò tornare a casa e che dovro riposare il più possibile, mi salutano tutti, ma prima che potesse uscire Anna la chiamo.

Io: Anna

An: si Angelica?

Io: Ma Alberico come stava in questi giorni?

An: Male.

Io: Lo so ma dico mangiava qualcosa riusciva a dormiva.

An: Mangiava pochissimo per non dire niente, e a malapena dormiva stava 24 ore su 24 andava a casa solo per lavarsi e cambiarsi poi tornava e ti fissava, e ti parlava. Lo so perchè ogni tanto lo guardavo quando rimanevo per fargli compagnia.

Io: Ah, me lo puoi chiamare per favore?

An: certo.

Anna esce e va a chiamare Alberico che arriva subito chiudendo la porta. Cazzo è magrissimo per non dire quasi anoressico, prima non lo avevo notato ma ora cazzo se l'ho notato inizio a piangere e lo abbraccio.

Io: Albe mi dispiace di averti ridotto così, guarda come sei pallido e magro hai una faccia da far venire i brividi. Domani andiamo a mangiare dal Mac Donald non voglo sentire un no!

A: Angelica io ci proverò ma tu mi prometti una cosa?

Io: Cosa?

A: Non mi abbandonare mai più, okay?

Io: Okay.

Lo bacio e si stende di fianco a me, mi abbraccia ed io appoggio la testa sul suo petto non staccandomi più.





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