Castaway (Ed-Ariana)

1

Si svegliò lentamente da quel duro e piccolo letto. La sua era una famiglia povera,sua madre e suo padre erano disoccupati,e a malapena mangiavano per tre persone,a volte lui cedeva il cibo alla madre o al padre,e viceversa. Sbadigliò rumorosamente mentre alzò il busto dal letto e poggió i piedi per terra. Un altro giorno orrendo. Un altro giorno uguale agli altri. Si alzò un pò barcollando e assonnato da letto,poi andò verso la scrivania,dove erano accasciati i pantaloni neri e la camicia a quadri del giorno prima. Li indossò velocemente,poi si sedette a terra avvicinando a se con i piedi le vans azzurrine. Amava il verde e l'azzurro. Infilò lentamente i piedi sulle scarpe e si alzò in piedi,per poi uscire dalla camera come sempre in disordine. Arrivò nel piccolo salotto contenente anche la cucina e la camera dei genitori. Era una casa davvero piccola. Avanzó fino alle spalle della madre e le lascio un bacio sulla guancia. -Buongiorno mamma.- disse con un filo di voce mentre indietreggiava per stropicciare gli occhi ancora addormentati. La madre si voltó velocemente verso di lui e accennó un grande sorriso. Anche se la situazione andava avanti da molto tempo,lei non si era mai lasciata trasportare troppo da questo. -Buongiorno Tesoro Mio.- rispose la madre mentre avanzava verso Ed,poi,appena arrivó davanti a lui,gli aggiustò un po' i rossi capelli ricci e gli sorrise. -Sei stupendo,tesoro- disse dolcemente la madre fissandolo negli occhi turchesi. Lui non disse nulla,poi si allontanò da lei e prese la cartella consumatissima da terra e andò verso la porta. -Buona Giornata.- disse molto seccato,come sempre. Era quella ragazza e il suo gruppetto che gli facevano passare la voglia di vivere. Sbattè la porta alle spalle e iniziò a camminare senza aver mangiato,poi mise lo zaino sulla spalla destra. Canticchiava delle canzoni che inventava quando era triste o quando era troppo disperato per studiare. Tenne il passo a ritmo della canzone sussurrata e lo sguardo basso,poi inizió a sentire la solita confusione della scuola. Lui aveva 17 anni,aveva quasi finito le scuole superiori. Continuò a camminare fino all'entrata,dopo aver superato la lunga scalinata con gli sguardi di tutti,poi fu improvvisamente fermato dal ragazzo,e accanto,come sempre,c'era quella che lo uccideva dentro con le parole,Ariana Grande,mentre il ragazzo lo avrebbe potuto uccidere letteralmente con le mani. Lui si chiamava Cameron Dallas,ed era il ragazzo di Ariana.
-Guarda un po' chi abbiamo.- sghignazzò Ariana avvicinandosi al rosso. Lui sbuffó mentre sapeva già cosa gli avrebbe detto,erano anni che facevano sempre la stessa cosa. Cameron strinse il collo del ragazzo rosso mentre Ariana riprese a parlare.
-Perché non ti fai i capelli buondo platino? Saresti più sexy... Oh,no,aspetta. Sei troppo povero perfino per lavarti.- dice Ariana rilasciando una risata malefica. Ed respiró rumorosamente iniziando ad incazzarsi,ma Cameron lo teneva troppo forte per fare del male a lui e alla ragazza. -Sbattilo a terra- ordinó Ariana a Cameron,lui seguì il suo ordine e lo spinse a terra lasciando la presa dal collo di Ed. Sbattè violentemente la schiena e la testa. Gemette per un po' dal dolore mentre i due ridevano. -Patetico- aggiunse continuando a ridere Cameron. Ariana si voltó verso di lui e gli bació la guancia dolcemente. -Tesoro,se vuoi puoi andare- disse con voce maliziosa Ariana a Cameron,mentre Ed era restato a terra non riuscendo ad alzarsi. Lo zaino era finito sotto la scalinata accanto. Cameron annuì alla frase della ragazza e andó via,poi lei si avvicino a Ed e lo guardó con un ghigno. -Sei fortunato che domani io parta,altrimenti saresti già morto. Sono stanca di vedere che esisti ancora.- dice acidamente la ragazza mentre cammina con superiorità lontano da Ed. L'unica cosa che riusciva a distinguere dalla solita confusione era il rumore dei tacchi della ragazza allontanarsi,a contatto con il duro marmo del pavimento.