La festa ad Hogwarts!

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Draco.

Ero decisamente la persona più fottutamente imbarazzata del pianeta, cazzo.

Chissà come era Harry, era ingrassato? Aveva cambiato occhiali? Fumava? Aveva figli? (Non avevo mai creduto completamente che fosse gay.)

Era davvero il caso di andare a quella festa? Di rivederlo? Sarei riuscito a parlargli? E se lui non avesse ricambiato? E se tutto fosse andato a puttane?
Queste domande mi ronzavano nella testa, mentre mi sistemano la cravatta dorata.

Mi guardai un ultima volta allo specchio, indossavo uno smoking verde smeraldo che si abbinava decisamente alla mia pelle abbastanza opaca.

Quando uscii dalla mia stanza, vidi Pansy con il suo completo con scollatura a cuore che era abbastanza attillato.

"Sei uno schianto!" Urlò  lei.

"Dai andiamo, ciao Blaise!" Disse, non era potuto venire per una terribile febbre, e la scena di lui in mutande con una burrobirra in mano sul mio salotto non mi piaceva, ma sorrisi e lo liquidai con un "riprenditi".

Uscimmo di casa, chiusi la porta del mio minuscolo monolocale e insieme a Pansy  mi avviai verso la mia Nimbus 2001.

Harry.

Draco Malfoy.
Draco Malfoy.
Draco Malfoy.

Era questo quello che c'era nella mente del salvatore del mondo magico dalla mattina della festa.

Non gli importava di rivedere tutti i suoi amici, o almeno, non quanto gli importava di vedere il suo serpeverde.

Era quasi ora di andare.

Harry per quell'occasione si era fatto un incantesimo temporaneo agli occhi, in modo che non dovesse portare gli occhiali, che secondo molti gli donavano, ma per quella serata voleva essere diverso.

Aveva comprato uno smoking nero, abbinato con una cravatta rossa, e aveva dato una vera e propria sistemata ai capelli, con del gel, in modo che fossero ordinati.

Hermione aveva un abito color pesca senza spalline,  E si era lisciata i capelli, fermandoli con una rosa bianca, era bellissima, pensò Harry.

Ron invece aveva optato per una camicia bianca e dei pantaloni neri stretti, che facevano risaltare le sue gambe snelle.

Erano tutti e tre pronti, tranne lui, psicologicamente si intende.

Non era pronto per rivedere Draco.
Insomma, avere così vicino la persona che amava, senza poterla baciare, o dirle tutte quelle cose sdolcinate che, anche se non erano da lui, per Draco sicuramente gli sarebbe venuto in mente qualcosa.

"Andrai a quella festa e gli parlerai."

Le parole di Hermione gli rimbombavano pesantemente nella testa.

Cosa poteva dirgli?

Hey ciao Malfoy, sai che  sono gay suppongo, volevo dirti che ti amo.

Non era per niente facile.

Harry si chiese perché diavolo non avesse mangiato tre kg di anguille per colazione e perché diavolo non fosse al San Mungo in questo momento.

Ma ormai, non poteva più tirarsi indietro, era già pronto, ed era soddisfatto dei suoi capelli, quindi partì  a passo di carica ed uscì di casa assieme ai suoi due amici, dirigendosi ad Hogwarts.

Buona serata a tutti!
Sono tornata con il quarto capitolo!
Spero sia di vostro gradimento, anche se non è affatto lungo, spero tanto di rifarmi nel prossimo, scusatemi se non vi piacerà, ma ho davvero tanti impegni (sopratutto scolastici) in questo periodo. Un bacione.

You are My Hero//Drarry.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora