Era una mattina di primavera e come al solito vengo svegliata dalla suoneria del telefono che squilla ininterrottamente rimbombando nella quiete della mia stanza. Guardo l'orario, sono solo le 7:00 del mattino.. Non é piacevole svegliarsi così presto di Domenica, rifiuto la chiamata senza controllare chi sia il mittente e cerco di riaddormentarmi. Sento una voce urlare il mio nome ma non capisco chi sia e la situazione mi sembra talmente strana che credo per qualche istante di avere le allucinazioni ma poi risento la voce che urla il mio nome <<Elisaaaa dai muoviti o perderemo il voloooooo>>. Quando capisco che é mia madre a pronunciare quelle parole salto giù dal letto. Ora ricordo, quella di stamattina non era una chiamata ma la sveglia.. Guardo l'orologio sono le 7:30 e dobbiamo essere in aeroporto alle 8:30. Corro verso l'armadio e preparo i vestiti che dovrò mettere, mi faccio una doccia veloce, mi vesto e mi profumo. Scendo al piano di sotto cercando di non cadere nelle scale. Faccio colazione e poi risalgo nella mia stanza per truccarmi e portare giù le valigie. Metto un ombretto rosa chiaro sui miei occhi verdi, applico una linea di eyeliner e il Mascara. Porto le valigie in soggiorno metto il cardigan e mi dirigo verso la porta di casa. Vi starete chiedendo dove vado, beh parto dalla mia adorata Sardegna per andare a vivere a Torino a causa del lavoro di mio padre. Ispezioniamo la casa per essere sicuri di non aver dimenticato nulla e proprio nel momento in cui stiamo per varcare la soia della porta mio fratello Mattia si ricorda di aver lasciato il suo telefono sulla scrivania di quella che tra pochi minuti non sarà più la sua stanza. Lo guardiamo salire le scale e sparire oltre l'angolo del corridoio per tornare poco dopo con in mano il telefono e le cuffiette. Saliamo sull'auto consapevoli che sarà l'ultima volta che vedremo questa casa.
*QUALCHE ORA DOPO*
Siamo sull'aereo che conduce a Roma e in seguito prenderemo l'aereo che da Roma ci porterà a Torino. Sono sulla terz'ultima fila tra mio fratello che gioca con il telefono e un'anziana signora che dorme. Io ho le mie solite cuffiette nelle orecchie e ascolto 'A Thousand Years' di Christina Perri mentre ripenso a tutte le cose che sono successe da qualche anno a questa parte, da quando sono partita da Napoli per andare a vivere in Sardegna, la mia terra nativa. Quello era stato l'unico trasferimento da me gradito. Arrivata in Sardegna non mi sono trovata bene visto che mi prendevano sempre tutti in giro ma in un secondo momento avevo cambiato alcuni lati del mio carattere e mi ero trovata molto bene. Siamo appena atterrati a Fiumicino e ora prenderemo il volo che ci porterà a Torino un altro noiosissimo volo trascorso a pensare e ascoltare musica sta per cominciare..
*QUALCHE ORA DOPO*
Finalmente io e la mia famiglia siamo arrivati nella nostra nuova casa. É nella zona periferica di Torino, il quartiere é molto carino e la casa é grande. Al primo piano ci sono : il soggiorno la cucina e il bagno.. Mentre al piano superiore di sono tre camere da letto un bagno e un balcone. Dopo aver visitato ogni angolo della casa svuotiamo le valigie, mangiamo e andiamo a dormire visto che domani cominceremo la scuola. Io frequenteró la seconda superiore del liceo scientifico mentre Mattia farà la quinta superiore dell'artistico. Oh che sbadata, non mi sono presentata, mi chiami Elisa Sulas ho 16 anni e vengo da Nuoro in Sardegna.. Mi sto trasferendo a Torino e devo ammettere che mi dispiace perché la mia vita in Sardegna é stata una meraviglia, beh ovviamente senza contare i primi tre mesi in cui venivo sempre derisa da tutti per il mio carattere troppo fragili e per il mio aspetto trasandato. Col passare del tempo quelle critiche mi hanno reso più forte così ho avuto autostima e ho iniziato a curare il mio aspetto e a fortificare il mio carattere così sono diventata una delle più popolari a scuola. Dopo questo cambiamento molti ragazzi mi ronzavano attorno e io mi sono anche fidanzata. Si chiama Logan ha 17 anni ed é biondo con gli occhi azzurri. É americano e si era trasferito a Nuoro due anni fa perché i genitori volevano aprire un agenzia di viaggi a Nuoro. Purtroppo ci siamo dovuti lasciare a causa del mio trasferimento perché nessuno di noi due crede nelle relazioni a distanza. Con tutti questi pensieri mi addormento.