Dreams

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Mi diede il solito bacio sul collo, che rappresentava il suo buongiorno.

Io ero in cucina e preparavo la colazione per me, mio marito e mia figlia.
Mi strinse i fianchi, alzandomi la maglietta, facendo scoprire la pancia fino a sopra l'ombellico e portando entrambe le sue mani sul mio seno.
《Dai amore.. sta per scendere la bambina.》gli dissi, accennando una lieve risata. In quel momento abbassò le mani verso i fianchi, fermadole li.
《Su, come ai vecchi tempi.. quando eravamo ancora giovani e senza pensieri》mi sussurrò all'orecchio. Me lo diceva spesso, voleva tornare ai vecchi tempi e rivivere ogni momento passato insieme.
《Si, lo voglio anche io, ma non possiamo tornarci purtroppo. Adesso siamo qui. Siamo una famiglia.. mancano i vecchi tempi anche a me.》abbassai lo sguardo e sorrisi, ripensando al passato. Alle corse sotto la pioggia. Al nostro primo bacio. Alla nostra prima volta. Alla nostra prima vacanza insieme. A tutti gli anni trascorsi insieme.

Tornai alla realtà nel momento in cui sentii le sue labbra di nuovo sulla mia spalla, dandomi dei baci fino ad arrivare dietro all'orecchio. Quello è il mio punto debole. Il mio unico punto debole.

《Ti amo tantissimo piccola mia》mi disse, facendomi girare verso di lui. Alzai il viso verso il suo, guardandolo negli occhi. Nei suoi occhi stupendi. Poggiai le mani dietro di me sul bordo della cucina, mordendomi appena il labbro inferiore.
《Anche io ti amo tanto, Alex》gli dissi a mia volta, in un sussurro.
Mi prese il volto con una mano, lasciando l'altra poggiata sul fianco. Avvicinò il suo viso al mio, fino a far sfiorare le labbra, facendole combaciare.
Iniziai a baciarlo, ad assaporare le sue labbra, come se fosse l'ultima volta. Portai le braccia intorno al suo collo. Chiusi gli occhi.
Mi prese in braccio e mi fece sedere sulla cucina, per poi allargarmi le gambe e metterle intorno ai suoi fianchi.
Il bacio diventava sempre più intenso. Non riuscivamo a distaccarci l'uno dall'altro.
Mi strinse un fianco, mentre mi sussurrava sulle labbra il suo amore.
《Sei bellissima.. e sei mia》.

Era notte. Mi ero seduta sul letto.
Girai lo sguardo verso l'altra metà del letto matrimoniale.
Vuoto.

Erano passati ormai due anni da quando era morto in guerra e quasi tutte le notti facevo lo stesso sogno.
Mi scese una lacrima, rigandomi una guancia, mentre sentivo l'eco della sua voce nella mia testa. "《Sei bellissima.. e sei mia》".

Portai la mano destra al collo, sentendo la piccola catenina fredda.
Accesi la luce del comodino.
Tra le dita avevo la matricola che mi fu riportata a casa, dopo che mio marito morì.
Lessi e rilessi il nome più volte, sentendomi sempre più vuota dentro. Avevo perso l'unico vero amore della mia vita.

In quel momento sentii dei piccoli passi venire verso la mia camera da letto. Era Cassidy, mia figlia di 7 anni.
《Mami, non riesco a dormire.》si stava strofinando un occhio, come ogni volta che piangeva. Capii che stava piangendo per il mio stesso motivo.
《Ehy, piccola, vieni qui.》allargai le braccia e mi sedetti sul bordo del letto. Si tuffò tra le mie braccia, scoppiando a piangere tutto d'un tratto. Singhiozzava.
《M-mamma m-mi manc-ca tant-tissimo. V-voglio il mio papà indietro!》mi disse tra un singhiozzo e l'altro. Le accarezzai la testa dolcemente, dandole poi un bacio sulla fronte. Cercai di non scoppiare a piangere, anche se effettivamente, alcune lacrime scesero anche a me.
《Lo so amore, lo so. Manca tantissimo anche a me.》la strinsi a me delicatamente, prendendola in braccio e facendola sedere sulle mie gambe.
Mi levai la matricola di Alex dal collo, infilandolo a quello di Cassidy.
《Tieni amore. Era di tuo padre..》le rivolsi un mezzo sorriso, guardandola negli occhi.
《Grazie mami.》la vidi prendere tra le mani la matricola, abbassando lo sguardo verso di essa e poi tornare con lo sguardo su di me.
《Posso imparare a suonare la chitarra di papà? Mi aveva promesso che mi avrebbe insegnato lui a suonarla, quella rossa. Quella elettrica.》indicò la chitarra elettrica appoggiata al muro, vicino all'armadio. Era rossa, con delle sfumature gialle. Una delle chitarre più belle che avesse mai avuto.
《Si amore, si. Ti insegnerò io, anche se non sono brava quanto tuo padre. Adesso vai a dormire Cass..》le diedi un ultimo bacio della buonanotte sulla guancia e poi la vidi tornare in camera sua.
《Mi manchi tantissimo amore mio》dissi mentre scoppiai a piangere, cercando di trattenere i singhiozzi e tornai a dormire, spegnendo la piccola luce del comodino.

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