Lay It All On Me

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A M. (So che ti riconoscerai) che ha passato il il suo sabato notte con me a cercare una una canzone adatta per questa One-Shot. Grazie ma ... Il primo amore è difficile da dimenticare e dove c'è Ed ci sono io.

Tutta sola mentre guardi attraverso la porta
Non resta niente da vedere
Se fa male e non puoi più resistere
Lascia fare tutto a me

No, non c'è bisogno di tenerlo sotto chiave
Perché io non ti deluderò
E se non puoi sfuggire dalle tue incertezze
Baby, ti posso mostrare come

Lasciare entrare il mio amore, lasciare entrare il mio amore
Lascia il tuo cuore su di me
Se stai male, se stai male
Lascia fare tutto a me
Puoi lasciar fare tutto a me
Lascia fare tutto a me
Lascia fare tutto a me
Se stai male, se stai male
Lascia fare tutto a me

Se hai paura quando sei fuori da sola
Basta che ti ricordi di me
Perché io non ti lascerò andare, non ti lascerò sola
Lascia fare tutto a me

No, non c'è bisogno di tenerlo sotto chiave
Perché io non ti deluderò
E se non puoi sfuggire dalle tue incertezze
Baby, ti posso mostrare come

Lasciare entrare il mio amore, lasciare entrare il mio amore
Lascia il tuo cuore su di me
Se stai male, se stai male
Lascia fare tutto a me
Puoi lasciar fare tutto a me
Lascia fare tutto a me
Lascia fare tutto a me
Se stai male, se stai male
Lascia fare tutto a me

Quindi, se stai male, tesoro
Lascia solo che il tuo cuore sia libero
Hai un amico in me
Sarò la tua spalla in qualsiasi momento ne avrai bisogno
Tesoro, io credo
Quindi, se stai male tesoro
Lascia solo che il tuo cuore sia libero
Sarò la tua spalla in qualsiasi momento ne avrai bisogno
Tesoro, io credo
Puoi lasciar fare tutto a me

Lasciare entrare il mio amore, lasciare entrare il mio amore
Lascia il tuo cuore su di me
Se stai male, se stai male
Lascia fare tutto a me, lascia fare tutto a me
Lascia fare tutto a me, lascia fare tutto a me
Lascia fare tutto a me
Se stai male, se stai male
Lascia fare tutto a me, lascia fare tutto a me
Lascia fare tutto, lascia fare tutto
Lascia fare tutto, lascia fare tutto a me
Lascia fare tutto, lascia fare tutto
Lascia fare tutto a me
Lascia fare tutto, lascia fare tutto a me
Lascia fare tutto a me
Lascia fare tutto, lascia fare tutto a me
Lascia fare tutto a me
Lay It all on me- Rudimental ft. Ed Sheeran
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Sbuffai sonoramente quando, appena varcata la soglia di casa, la borsa con tutti i libri mi scivolò dalle mani creando un putiferio sulla moquette. Mi odiavo con tutta me stessa per aver scelto di frequentare un corso avanzato per tutta l'estate. Insomma! Che mi ero fumata? Da quando tutta questa smania di studiare?
Raccolsi i quaderni e tutti gli appunti sparpagliati, le penne sotto il mobiletto dell'ingresso e bam! Sbattei la testa contro il legno appena il mio cellulare comincio a squillare, con la voce di Janis Joplin.
Mi guardai attorno. Dovevo averlo perso quando la tracolla era caduta per terra.
Ecco! Non bastava il caldo infernale della California, la mia coinquilina che si era data al sesso tantrico con tanto di sottofondi musicali orientali e gemiti che avrebbero potuto far concorrenza ad un'oca sgozzata; non bastava mio padre che mi rimproverava costantemente di aver preso un corso di laurea inutile - Scienze ambientali - e mia nonna che mi telefonava almeno una volta a settimana per ricordarmi che se avessi aperto le gambe facilmente nessuno mi avrebbe sposato... Che poi, capivo che apparteneva ad un'altra generazione, ma quale persona sana di mente chiamava la propria nipote per una ragione del genere?
A quanto pare doveva esserci anche il mio fottutissimo cellulare che si divertiva a sparire in salotto.
No, decisamente non era la mia giornata. Dio! Ma chi volevo prendere in giro? Non era la mia giornata da anni!
Carponi, mentre maledicevo Nina - quella stronza di compagna di stanza che mi ritrovavo - per non aver lasciato l'aria condizionata accesa, mi misi alla ricerca dell'affare che nel frattempo continuava a squillare. Okay, adesso odiavo anche Janis Joplin. Dannata Janis, dannata Università, dannata estate e dannata me.
Come nelle migliori scene sul tempismo, appena allungai il braccio sotto il divano per tirarlo fuori, chiunque fosse, chiuse la chiamata.
Sul serio, mi serviva una vacanza.
Sfiancata, poggiai la schiena contro il comò e mi legai i dread in una coda alta. Mi passai la mano sul viso e per qualche ragione montarono le lacrime mentre mi stringevo le gambe al petto. Davvero, non sapevo che cavolo mi fosse preso.
Pensierosa, gli occhi caddero sulla piccola cicatrice su un lato del polso. Merito della mia stupidità in un periodo in cui credevo che nessuno potesse capirmi, quando mi sembrava di portare il mondo sulle spalle e che il suo peso stesse per schiacciarmi, quando il mio migliore amico non era tornato da quella che doveva essere solo una vacanza in Canada ed era sparito nel nulla, senza avvertirmi. Lasciandomi lì, come un vecchio mobile in un negozio dell'usato pronto ad essere venduto a qualcun altro. Come se davvero potesse essere di qualcun altro. Tutto, tutto aveva una propria storia, perfino gli oggetti e soprattutto le persone. Alcuni si sbarazzavano sia degli uni che degli altri, con la medesima facilità.
Rabbrividii, sfiorando il piccolo taglio. Era il rimpianto più grande della mia vita - anche se era capitato solo una volta e non avevo retto al dolore per più di un secondo - credere di non essere forte per affrontare tutto, di essere nulla senza Max. Nessuno, non dovevi concedere il potere a nessuno di farti sentire miserabile.
E solo ora mi rendevo conto di averlo amato di un amore infantile. In quegli anni ero davvero convinta che fosse quello giusto, col tempo accettai che ciò che ci legava era affezione, ricordi, sorrisi, comprensione. E in quel periodo il bisogno di essere capita andava oltre ogni necessità.
L'amore vero era un'altra cosa. L'amore vero aveva un nome e un cognome. L'amore vero mi aveva tolto il coraggio di rischiare quando in passato mi sarei buttata a capofitto.

Ad occhi chiusi |Fil rouge #1.6|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora