Osservo l'abito bianco di chiffon cadere dritto su questa ragazza in modo del tutto sgraziato. Osservo la linea dei suoi fianchi prosperosi spiccare dalle linee dritte dell'abito, mettendole in risalto non in modo piacevole, bensì accentuando le sue curve peggiorate dalla presenza di infiniti brillantini presenti su tutto l'abito, che con la luce che assorbono e poi riflettono sembrano darle una proporzione maggiore facendola apparire grassa. La scollatura drappeggiata, pericolosamente troppo ampia, è la conferma che questo abito non è assolutamente opportuno per le curve della mal capitata giacché il seno, seppur di medie dimensioni, ad ogni movimento, rischia di farle capolino.
E' un disastro!
Guardo verso Gin che sorride falsamente alla madre e alle altre accompagnatrici della futura sposa, incitandole con lusinghe inappropriate circa quanto stia bene l'abito indosso alla ragazza. Scuoto la testa frustrata e la rabbia mi incendia lo stomaco con una vampata.
Sarei dovuta uscire da qui già venti minuti fa, ma come sempre Gin è una mega stronza e quando ho provato a ricordarle che oggi le avevo chiesto il permesso di uscire prima, e che lei me lo aveva concesso, con quella sua aria superiore mi aveva intimato di restare. Ciò che più mi fa rabbia è che non sia neppure una mia cliente, bensì di Beatrice, che ciecamente sta provando a convincere la poveretta ad acquistarlo perché secondo lei è quello giusto. Mi ha costretta a restare per farmi un dispetto, oltretutto appena la ragazza è uscita con indosso il primo abito - anche quello le stava malissimo e per fortuna l'ha capito - Gin mi ha intimato di restare in silenzio fino alla fine dell'incontro. Giuro che la strozzerei!
- Becky, per me è quello giusto!- prorompe la madre della ragazza.
Gin ha vinto, è riuscita a convincere la signora.
La ragazza si rimira ancora allo specchio e, sollevando lo sguardo, osservo i suoi occhi. Sembrano incerti eppure titubanti; come avevo compreso fin dal principio il giudizio della madre, per la ragazza, è molto più importante del suo stesso parere e volere. E' titubante perché non sa se affidarsi totalmente alla madre.
Per un attimo i nostri occhi si incrociano nello specchio e, ricordandosi della mia presenza, Becky si volta a guardarmi. - Mi dia un suo giudizio, per tutto l'incontro non me ne ha dato uno- mi dice.
Sto per dirle che purtroppo mi è stato intimato di non parlare, ma improvvisamente sento l'aria gelare. Mi accorgo di Beatrice che trattiene il fiato e di Gin che mi accoltella ovunque posi lo sguardo su di me con i suoi occhi. Sono follemente combattuta se dirle la verità o mentirle, ma in questo momento un sentimento, a me quasi sconosciuto, si fa spazio dentro di me e di conseguenza fra i miei pensieri: l'egoismo. Se dicessi a Becky che sta male riprenderemmo la ricerca dell'abito giusto e io resterei, chissà per quanto tempo ancora, bloccata qui e sono già fuori tempo massimo.
Le dedico un'altra occhiata e, urlandole silenziosamente perdono, le rispondo. - Questo abito ti sta bene, e la luce che riflettono i brillanti ti infondono un'aura dorata. Sembri celestiale.- Sull'ultima parte, quella dei brillantini e della luminosità, non ho mentito; i particolari dell'abito sono giusti per la sua carnagione scura, è il modello che proprio non va. - L'unico consiglio che mi sento di darti è... - sento il fiato di Gin sul mio collo, - ... è forse quello di farti stringere un po' lo scollo.- La faccio voltare di nuovo verso lo specchio e, allungando le mani intorno al busto, raccolgo il drappeggio dello scollo e lo richiudo con le dita di qualche centimetro. - Vedi?
- Ha ragione, cosi è anche meglio. E' un ottimo consiglio, tesoro, così è ancora più perfetto!
Becky sembra un po' più rilassata a vedere come le sta meglio la mia modifica, nascondendo così le sue curve non più in pericolo di fare capolino oltre il tessuto, e con un sospiro acconsente che è l'abito giusto per lei. Scoppi di urletti gioiosi e risate entusiastiche riempiono immediatamente l'ambiente, e anche le altre colleghe e le clienti del negozio si uniscono a noi e applaudono felici per Becky.
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Christmas Lights
ChickLitMaddy è sbadata, unica e follemente innamorata del suo lavoro, ma per quanto buona pensieri avversi passeggiano nella sua mente: rimugina molto, più spesso di quanto lei sia disposta ad ammettere, sulla possibilità di strozzare il suo capo. Ma se lo...