Cardiopatia

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Sono passati sei mesi da quando mi sono fidanzato con la ragazza che più mi attrae e credetemi, eccome se mi piace. È più matura dell'uva ad ottobre e ragiona più di uno di quegli ultimi modelli di CPU. A volte penso che la bellezza non sia poi il suo punto forte, ma ogni qualvolta mi fermo ad osservarla mi suscita quell'istinto primordiale per il quale una delle prime scimmie, scrutando quella di sesso opposto, desiderò di avere una prole.
Mai stato più sincero con lei, lei mai stata più sincera con me: uno di quegli amori intensi, sentiti momento per momento, istante per istante, in cui ogni bacio è brivido per l'anima ed eccitazione per il cervello.
Ed è per questo motivo, non passato inosservato, che vengo etichettato con il sorriso stampato in faccia. Ma cos'è la felicità quando esiste la ragione? Cos'è l' amore quando esiste la presunta conoscenza, per gli amici paura, di un futuro che ti avrà mangiato ogni singolo sentimento?
E pensare che avevo deciso di abbandonare le droghe per avere una coscienza più lucida e immediata della realtà, che ne sapevo dell'amore...
Il timore di amare così tanto, prevedendo di perdere ogni singola cosa che sembri avere un senso, o di non essere ricambiati lontanamente in egual modo, è peggio di rimanere soli. Chi rimane solo non è minimamente abituato a certe emozioni.

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