Capitolo 1.

15 1 0
                                    

*Flashback*

"Alison! Vai subito in camera tua!"
Dissero i miei genitori.
Corsi in camera piangendo, non volevo dire quella parolaccia..

Aprii le ante dell'armadio, spostai alcuni vestiti ed aprii la piccola porticina che mi portava nel mio, anzi nel nostro posticino segreto..

E rimasi li per un po di ore finchè, uno scricchiolio di una porta mi fecce sobbalzare. Era lui.

"Ei ali che succede?" Mi disse il mio piccolo migliore amico Nash.
E gli raccontai tutta la vicenda, e restammo li..finche non giunse l'ora di andare a dormire.

*fine flashback*

Una lacrima mi macchiò il viso..mi mancava e anche tanto. Ma sono tremendamente arrabbiata con lui. Perchè vi starete chiedendo, beh lui il giorno dopo quella litigata con i miei si trasferì in california, la cosa piu brutta? Non mi ha detto nulla neanche un piccolo messaggio.

Con una mano cacciai la lacrima dal mio volto.. Mi alzai dal letto e mi diressi verso l'armadio per scegliere i vestiti da mettere l'indomani, per il primo giorno di scuola, anche se per me era un giorno come gli altri, dovevo solo iniziare la terza superiore.

Vidi la portacina chiusa. La voglia di entrarci, ancora, un ultima volta era tanta. Ma cosi mi sarei fatta del male da sola.

-Oh ma cosa importa non puoi stare piu male di cosi.- disse la mia stupida vocina nella mia testa..

Beh per una volta quella stupida vocina aveva ragione..spostai i vestiti e apri quella porticina ed entrai in quel posto che ormai non sapevo se definire ancora 'nostro'..

Entrai..ma ei quel posto non era cosi stretto quando avevo 5 anni. Accesi la torcia di spiderman, che aveva lasciato lui per dare un po di luce a quel posto un po troppo buoio..

Accendendola vidi sotto una fessura un piccolo foglietto..lo aprii e la scrittura sembrava quella di un bambino di 5 anni..

«So che leggerai questo messaggio quando io ormai sarò già partito..ci rivedremo te lo prometto. Ma ho preferito dirtelo via lettera perchè se te lo avessi detto in faccia avrei pianto. E il tuo 'occhi blu' non può piangere davanti alla sua principessa.
Ti voglio bene, migliore amica.
Il tuo occhi blu..»

Non ci potevo credere..avrei dovuto entrarci prima.

-Si ma adesso non fare la solita piagnona e prendi i vestiti per domani che è tardi.- Zitta vocina di merda.

***

*bip bip bip*

Sono le 6:30. La scuola, o meglio quel incubo, stavo iniziando di nuovo.
Odiavo quella classe..piena di ragazzi che fanno tutti i fighetti, e pieno di troiette che se ne fanno uno nuovo ogni giorno.

Presi i vestiti che avevo lasciato sulla sedia della scrivania cioè: una felpa grigia e dei skinny neri strappati. Un outfit semplicissimo tanto non dovevo mica andare al gran gala no?
Mi truccai poi con un filo di mascara.

Uscii verso le 7:30, non perchè la scuola era lontana anzi era molto vicina a casa mia..ma perche mi piaceva ascoltare la musica con quel magnifico panorama..

Arrivai a scuola per le 7:50.
Tra dieci minuti sarebbe suonata la campanella, voleva dire che quel incubo sarebbe ufficialmente inziato.

Mi diressi verso la mia classe. Nel tragitto vidi un ragazzo abbastanza alto che..stava litigando con una macchinetta..?

Mi diressi verso di lui e gli dissi:
«Guarda che se prendi a calci la macchinetta non ti darà la tua meredina sai?».
Lui evidentemente infastidito dalle mie parole, si girò bruscamente e mi disse:
«Oh ma che cazzo vuoi tu nanetta? Ma vai a rompere i coglioni a qualcun altro su!»
«Oh ma buongiorno anche a te tesoro! Meglio che non perdo tempo con certe persone. Addioo!». Dissi abbastanza seccata.

***
Entrai in classe e mi sedetti nel mio solito posto: il banco al fondo della classe, nascosta da tutti.

Entrò il professore e in coro dissimo:
«Buongiorno..».
«Oh ma buongiorno ragazzi! Volevo avvisarvi che quest anno avrete un nuovo compagno di classe. Su entra pure.» disse rivolgendo le sue ultime parole al ragazzo che stava per entrare.

Cazzo. Il tipo delle macchinette. No mi sta sul culo a prescindere questo..

«Beh ragazzi lui è Nash, Nash Grier. Si è trasferito da poco qui. Nash siediti vicino ad Alison!» disse l'uomo.

C-cosa? Nash chi? O cazzo..

Maps.||N.G.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora