Capitolo 2.

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Cazzo è lui. Oh santa merda proprio vicino a me deve stare?
-Che finezza signorina mia!- disse la mia vocina.

E ora che cazzo faccio? Lo saluto? Lo evito? Gli dico che sono Alison, la vecchia Alison? No. Si sarà completamente dimenticato di me.
Farò finta di nulla che è meglio..

«Cazzo, ma proprio a te dovevamo mettermi vicino? Mi stai sul culo a prescindere!» disse Grier. Era proprio cambiato il ragazzo. Troppo cambiato.
«Tranquillo amico, la cosa è reciproca!» gli dissi facendogli l'occhiolino ironicamente.

***

*Driiiin*
La campanella suonò finalmente! L'inferno, almeno per oggi, era finito.

Con Grier? Ah con quello e come se non ci fossimo mai conosciuti. Anche quando il professore fece l'appello..pur dicendo il mio nome e cognome cioè 'Alison Montgomery' non disse nulla.
Un emerito cazzo. Che vada all'inferno.

***
«Alison! Sta sera ci saranno i nostri nuovi vicini a cena da noi stasera, quindi vestiti bene!!» alzai gli occhi al cielo. Proprio oggi che volevo stare da sola.
«Va bene mamma..» risposi un po svogliata.

Presi il telefono e guardai l'ora..erano gia le 19:00, i vicini sarebbero venuti qui per le 20:00 quindi avevo un po di tempo ancora per svagarmi un poco.

Chiamai la mia migliore amica Diana per raccontargli tutto quello che era successo a scuola.
Lei sapeva tutto su Nash. Purtroppo non veniva nella mia stessa scuola quindi la chiamai.

"Pronto? Ciao Alison tutto a posto?"
Disse lei un po stanca, anche lei aveva iniziato oggi la scuola.
"Sisi.." dissi io stando sul vago. Sapevo che lei avrebbe capito che non stavo bene.
"No Ali. Non stai bene. A chi devo spaccare la faccia?" Esagerava sempre ma per questo la amavo.
Le raccontai tutta la faccenda in meno di mezz'ora. Alla fine ci salutammo perchè dovevo prepararmi 'per i vicini'..

Mi misi un vestitino con il corpetto nero e la gonna con una trama floreale e sopra mi misi uno smanicaro di jeans e delle ballerine. Mi legai i miei lunghi capelli neri in una trecca a lisca di pesce.. E come trucco optai per una cosa molto semplice: un filo di eyeliner e un po di mascara ed ero pronta.

***

Si fecero le 20:00, ciò voleva dire che i vicini sarebbero arrivati a minuti.
Infatti suonò il campanello..e indovinate un po chi doveva andare ad aprire? Io. Okay si è vero sono troppo pigra lo so.

Aprii la porta e..che cazzo ci faceva Nash e la sua famiglia qui? Oh no..
Non sapevo se essere felice perchè lui era di nuovo il mio vicino, o triste e arrabbiata per oggi.

«Salve!-dissi sfoderando il mio sorriso migliore-entrare pure e accomodatevi. Insomma fate come se foste a casa vostra.»
I genitori e la sorellina entrarono per primi mentre lui si fermò a guardarmi per poi avvicinarsi e dirmi sotto voce:
«Non fare la carina so che non mi sopporti. La cosa è reciproca!»

Nash's pov.

Perchè stavamo facendo cosi?! Perchè stavo facendo finta di non conoscerla?! Non lo sapevo nemmeno io.. Ma ho visto che lei mi aveva gia dimenticato quindi era meglio continuare cosi..

Ci sedemmo a tavola e inziammo la cena. Alison era sempre la solita mangiona. Non so come faceva a mangiara cosi tanto ma rimanendo magra..bella ma che dico?! Perfetta!

«Emh io dovrei andare in bagno, posso?» dissi io sfoggiando un sorriso.
«Certo, sali le scale lo trovi subito infondo al corridoio.» mi disse il padre di Alison.

Salii le scale e mentre percorrevo il corridoio, vidi una stanza con la porta socchiusa, da qua il colore della stanza sembrava verde acqua..si era la stanza di Alison.

Entrai e mi ritornaro in mente migliaia di ricordi.. Ad esempio quando venni a dormire da lei di nascosto..

Sul letto vidi una foto e un biglietto..
Era la nostra foto..e quella era..era la fottuta lettera che le avevo scritto io prima di partire. Ma allora si ricorda di me..

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 29, 2015 ⏰

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