Il locale brulicava di gente: decine di adolescenti ballavano e si scatenavano a ritmo di musica. Corpi sudati si strusciavano l'uno addosso all'altro, labbra umide si scambiavano baci selvaggi, ragazzi e ragazze si divoravano con lo sguardo.
Mi feci spazio fra la folla, esaminando attentamente la stanza in cerca di Seth, il mio ragazzo. Mi aveva dato appuntamento al locale alle 23, spiegandomi che non poteva passare a prendermi perché aveva una piccola sorpresa per me. L'ultima volta che aveva detto così, mi aveva mostrato due biglietti per Parigi, dicendo che voleva passare un weekend romantico nella città dell'amore. All'inizio non potevo crederci: ero dell'idea che pochissimi ragazzi avrebbero portato la propria fidanzata a fare un viaggio oltreoceano, prenotando una stanza d'albergo da oltre 1200 $, soprattutto nella nostra contea abitata in prevalenza da persone povere o comunque aventi un basso salario. La famiglia di Seth, però, era l'unica eccezione e questa era una delle cause per cui era popolare nella nostra scuola. Proveniva da una prestigiosa famiglia, dove il padre, Joseph, era un noto chirurgo e la madre, Linda, una famosa regista di film storici, motivo per cui viaggiava molto e guadagnava altrettanto. I genitori di Seth avrebbero dovuto iscriverlo alla Chambers High School, un liceo che solo le famiglie benestanti potevano permettersi, ma lui si rifiutò e spiegò loro che voleva frequentare il mio stesso istituto con lo scopo di passare più tempo possibile con la “ragazza migliore del mondo”. Inizialmente i suoi genitori furono contrari alla sua scelta ma successivamente giunsero alla conclusione che il figlio era abbastanza grande per decidere che cosa sarebbe stato meglio per lui. Dovevo ammettere che Seth mi aveva “viziato” con il suo denaro e non potevo negare che parte della nostra relazione era proprio condizionata da quello. Basti pensare che per il mio 17esimo compleanno mi aveva regalato un anello di diamanti da 18 carati dal costo di 900 $. Avevo provato più volte a spiegargli che non lo avrei amato di più se mi avesse dato tutto l'oro del mondo, ma lui diceva che voleva farmi sentire una principessa, la più bella.
Notai Seth seduto al chiosco in fondo al locale. Stava chiaccherando con Matt, un ragazzo alto, abbronzato e dal fisico palestrato. Indossava una T-shirt con una scollatura a V che lasciava intravedere gli addominali scolpiti, ragione principale per cui tutte, e dico tutte, le ragazze della nostra contea gli andavano dietro come un cagnolino segue il proprio padrone. Lo definivano “il ragazzo che ti fa entrare in paradiso semplicemente sorridendo”. Io lo trovavo alquanto esagerato. Era bello, certo, non lo si poteva negare. Ma la sua bellezza esteriore era inversamente proporzionale a quella interiore. Lo si vedeva passeggiare per i corridoi della scuola ogni settimana con una ragazza nuova e, in base a questo gesto, potete sicuramente dedurre che tipo di persona fosse. Le mie amiche prendevano quasi sempre le sue difese, giustificandolo con: “Ma che vuoi che sia, è soltanto un'amica!”. Quello che loro non sapevano, però, è che con quelle “amiche” lo vedevo baciarsi nei bagni. Povere ingenue.
La mia visuale, spostatasi nel frattempo su un gruppo di ragazzi che ballavano, probabilmente ubriachi, su un tavolo pericolante, ritornò dove pochi minuti prima era seduto Seth che adesso era svanito nel nulla. Inaspettatamente, sentii delle braccia da dietro avvolgermi la vita. Lo riconobbi dal suo profumo, fresco e intrigante. Ruotai il viso fino ad incontrare le sue labbra carnose e le sfiorai con un soffice bacio. Mi girò e mi prese dai fianchi, stringendomi a sé e facendomi sentire protetta, e lasciammo che le nostre lingue si intrecciassero. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo, le punte dei nostri nasi si sfiorarono mentre la musica di sottofondo si faceva sempre più lenta e romantica.
“Ricordi la piccola sorpresa che avevo in mente per te?” mi sussurrò all'orecchio. Annuii in risposta. ”Vieni.” Mi prese per mano e mi condusse al centro del locale. Matt osservava curioso la scena sorseggiando un drink che avrei giurato fosse alcolico, poi fece un cenno al dj e la musica si abbassò notevolmente. La gente si guardava attorno infastidita quando la loro attenzione venne richiamata da Seth che, portando in alto una mano e facendo schioccare le dita, esclamò: “Hey, guardate tutti qui!” La folla ci puntò gli occhi addosso. I loro sguardi erano confusi. Mi sentivo leggermente in imbarazzo, non avevo mai amato stare sotto ai riflettori. “La vedete questa ragazza?” continuò indicandomi, “Bè, lei è la ragazza più bella che io abbia mai incontrato in tutta la mia vita. Non solamente fuori, ma anche dentro. Fra qualche giorno compirà 18 anni perciò ho pensato di farle una sorpresa.” Esitò qualche secondo, subito dopo si inginocchiò e sfilò un cofanetto dalle tasche dei pantaloni.