One.

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Era una di quelle mattine che non potevo mai scordare, mi alzai dal letto e mi avvicinai lentamente alla finestra; notavo piccoli fiocchi di neve che scendevano piano piano verso terra e non potete immaginare quanto io ami la neve, così bianca..così soffice.

Mi chiamo Louis William Tomlinson, ho 23 anni e vengo da Doncaster, vivo da solo e non potete capire quanto è brutta la solitudine, non avere nessun amico con cui parlare, con cui litigare e poi riabbracciare, non immaginate quanto è brutto sentirsi così..

Purtroppo non vedo la mia famiglia da anni..Perchè? Gli dissi che ero gay all'età di 16 anni, e loro, non vollero più vedere la mia faccia, mio padre mi rinfacciò di essere un figlio di merda..e mia mamma, non disse nulla, non mi difese, quindi presi la mia valigia e me ne andai. Di solito i ragazzi di 16 anni devono divertirsi, andare a ballare, a bere, in discoteca e cose così, ma a me non successe un cazzo, venni qui a Londra e provai a trovarmi un lavoro, per fortuna ci riuscii e li ho iniziato a guadagnarmi da vivere.

Feci un sospiro profondo e mi allontanai da quella finestra dato che avevo assolutamente bisogno di distrarmi, quindi, mi sfilai velocemente il pigiama e mi infilai un maglione a collo alto con sotto dei pantaloni di tuta, visto che volevo stare abbastanza comodo.

Scesi le scale e mi infilai velocemente la giacca che era appesa sull'appendi abiti e subito dopo uscii di casa con il mio solito IPod in mano; mi infilai velocemente le cuffie e iniziai a camminare a passo abbastanza lento mentre dei fiocchi di neve si posavano lentamente sulla mia testa e sulle spalle, ma non me ne resi conto, dato che ascoltavo la musica..River Flows In You, ecco cosa stavo ascoltando.

Continuavo a camminare, ancora e ancora finchè non sentii il mio corpo schiantarsi contro quello di un ragazzo, di sicuro era molto alto dato che appena mi tolsi le cuffie dovetti alzare la testa per guardarlo; era tremendamente bello, aveva dei ricci che scendevano sulle sue spalle e degli occhi color verde smeraldo, non avevo mai visto così tanta bellezza in vita mia, mi mancava il respiro, non sapevo cosa dire..

''Perdonami, io davvero non..'' Dissi con con un filo di voce e deglutii nel sentire la sua grande mano posarsi sulla propria spalla, quel tocco mi fece rabbrividire..

''Non preoccuparti'' Disse il ragazzo alto dai capelli ricci con un piccolo sorriso stampato sulle sue labbra notando che si intravedevano le sue adorabili fossette. ''Io sono Harry, molto piacere''. Tolse la mano che era sulla propria spalla e afferrò con decisione la mia. Non feci nulla, altro che sorridere.

''Io sono Louis, molto piacere e scusa ancora per ciò che è successo, non l'ho fatto apposta, dio, sono così imbarazzato'' Dissi e nel sentire la risata del ragazzo abbassai lo sguardo con il labbro inferiore tra i denti mentre sentivo le guance in fiamme, mio dio, perchè mi fa questo strano effetto? Lo conosci da poco, Louis. Scossi la testa e misi la mano dentro la tasca, serrando la mascella.

''Ora devo davvero andare, ti do il mio numero, così ci sentiamo un po', ti va? Sono nuovo qui, quindi gradirei parlare con qualcuno'' Mi disse il riccio e subito dopo alzai lo sguardo verso lui, presi una penna dalla mia tasca e gli scrissi il mio numero su un piccolo foglio di carta che tenevo dentro la tasca e glie lo passai, con un sorriso'.

''Ci sentiamo allora, ciao, Harry.''

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