'Perché ti voglio bene veramente, e non esiste un luogo dove non mi torni in mente.'
Marco MengoniLa mia sveglia, sotto forma di maialino alato, mi sveglia con il suo rumore assordante che mi accompagna tutte le mattine. Tendo la mano verso il comodino, alla ricerca di quel maledetto maiale.
Dopo aver sbattuto un paio di volte contro lo spigolo del comodino, trovo finalmente la coda che lo fa tacere. Quando il silenzio domina nella stanza, apro gli occhi, amareggiata di non poter dormire ancora. Alzo la testa, intorpidita dal sonno e noto che la sveglia segna le 10 del mattino.
Ho dormito abbastanza per oggi, mi dico e sbuffo leggermente.I miei piedi nudi sfiorano appena il soffice tappeto sotto di essi, provocandomi una piacevole sensazione, una delle poche che si possono provare al mattino.
Indosso le mie ciabatte e mi dirigo verso l'enorme bagno della mia camera.
Lo spazzolino è già nella mia bocca, a svolgere il suo lavoro mattiniero. Sputo il resto del dentifricio nel lavandino, troppo grande per una sola persona come me.I miei capelli sono in un disordine spaventoso, così gli raccolgo in una coda di cavallo. Mi fa male il collo, segno che ho dormito parecchio male questa notte.
Ritorno in camera, alla ricerca del mio iPhone, trovandolo sotto il cuscino accanto al libro di matematica. Non dovrei farmi tante domande sul perchè mi fa così male il collo, dato che ho dormito con un libro sotto la testa, spesso come quello di matematica.
Non avevo alcun messaggio e mi veniva da ridere perché comunque non avevo nessun amico che mi mandasse messaggi al mattino, però resta una stupida abitudine che credo tutte le diciassettenni abbiano.Lascio cadere il telefono tra le lenzuola del letto e mi dirigo verso la porta della mia camera, seccata di dover affrontare il resto delle persone di questa casa.
"Giorno" dice una voce dall'altra parte del corridoio.
Giro il capo sbuffando, e vedo Bryan addormentato, quasi come me, indirizzarsi verso le scale che portano al piano inferiore.
I suoi capelli corvini e corti, sono leggermente arruffati e la sua mano destra è occupata a strofinarsi l'occhio,ancora in balia del sonno."Giorno" rispondo secca al suo saluto mattiniero.
Quando arriva di fronte a me, sussulto e mi porto immediatamente le mani verso la bocca. Mi ha dato un pizzicotto sul sedere.
"Piantala, mi sono appena svegliata." gli dico nervosa e spingo la sua mano via dal mio corpo, cosa che non dovrebbe nemmeno sfiorare.
Spero che papà o Nicol non mi abbiano sentita, sopratutto papà.
Bryan sbuffa stanco e annoiato dalle mie vecchie e continue reazioni ai suoi tocchi, e scende le scale in legno lucido, quasi trascinando i piedi.Alzo d'istinto gli occhi al cielo, annoiata. Io e papà abbiamo formato una famiglia circa due anni fa con questi due cretini, Bryan che non la smette di tormentarmi e Nicol, la mia matrigna.
Papà la ama moltissimo e questo è molto difficile per me, perché papà è sempre stato triste da quando è morta mia madre e adesso che ha trovato Nicol, non la lascia più.
È stronza e mi causa solo problemi. Sono stata quasi stata mandata in un convitto per colpa sua. Ho iniziato a ridere quando ho sentito la sua stupida idea, ma ovviamente Bryan le ha fatto cambiare idea.
Certo che si, lui è il " cocco di mamma", e d'altronde lui l'ha fatto solo perché mi vuole qui, vicino a lui, così mi può torturare ogni volta che ne ha la possibilità.E Bryan, il mio adorato fratellastro diciottenne, mi tocca il corpo come se fossi il suo peluche ed io lo lasciò fare, con il desiderio di colpirlo, perché se glielo dicessi a papà, gli cadrebbe il mondo addosso.
Mi manca mia madre, mi manca il suo profumo, il quale conservo nel mio armadio, lì dove tengo la mia biancheria intima. Aveva il sorriso più bello del modo, un sorriso che faceva spuntare d'improvviso anche il mio. L'ultima volta che glielo vidi fu quando morì di cancro quattro anni fa.
No Claire, non pensare a questo. Non rovinarti la mattinata.
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Dark Revenge (Translation)
FanfictionClaire Denvers, una semplice ragazza di 17 anni, vive la sua vita, leggermente complicata, nella cupa Londra assieme a suo padre, l'unico genitore biologico rimasto in vita ed il quale ama infinitamente tanto, alla sua matrigna che coglie ogni occas...