Dopo il trasferimento la vita invece che semplificarsi era diventata più complicata.
Janet aveva pensato che si sarebbe finalmente potuta rilassare in una piccola cittadina come Everny Shine, senza la frenesia e il continuo via vai della grande Manhattan da cui era fuggita.
Certo, c'erano silenzio, tranquillità, e splendidi paesaggi per i suoi dipinti, eppure sentiva questa continua inquietudine crescerle nel petto, ogni giorno di più.
E poi quel sogno ricorrente in cui qualcuno la seguiva e la osservava in ogni suo movimento.
C'erano giorni in cui la sensazione di quegli occhi gialli addosso le restava per tutto il giorno, e aveva quasi timore a voltarsi per paura di trovarsi l'uomo senza volto di fronte.
Ne avrebbe parlato con Laureen, magari lei le avrebbe dato una delle sue tisane che la aiutavano sempre a rilassarsi.
L'avrebbe chiamata più tardi per avvisarla che sarebbe andata a trovarla dopo pranzo.Laureen era una donna sulla settantina, un tempo era stata una bellissima donna, desiderata da tutti i ragazzi di Everny Shine, ma ormai gli anni le avevano segnato il volto.
I capelli, un tempo lunghi e neri come la pece, erano adesso raccolti in un basso chignon color ghiaccio, gli occhi sempre vivi e vivaci, serbavano ora un velo di tristezza e malinconia per gli anni trascorsi, e la pelle non più giovane e candida, recava i segni del Sole e dell'età.
Janet le aveva ispirato fin da subito una gran simpatia, le ricordava un po' sua figlia, una ragazza piena di energie in cerca della giusta strada, e aveva fatto rifiorire in lei il suo spirito materno.
Lei e Janet si vedevano tutte le settimane per organizzare il mercatino domenicale e spettegolare un po' sugli abitanti di Everny Shine.
Quando sentì il telefeno squillare era sicura fosse lei, che la chiamava per avvisarla che sarebbe passata nel pomeriggio per un tè, ma quando alzò la cornetta sentì una voce maschile che dopo anni aveva dimenticato.
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Il buio non ha volto
HorrorNuova città, nuova vita. Tutto sembra andare per il meglio a Everny Shine, i cittadini sono sempre solari e disponibili, le strade pulite, i parchi ben tenuti, studenti modello, un lavoro da sogno. Ma forse troppa perfezione nasconde qualcosa... "Cr...