Essere lasciati via Skype dopo due anni di storia è una cosa pesante, uno di quegli avvenimenti che non può non avere impatto sul carattere di qualcuno, anche della persona più mansueta: Liam si è come chiuso in se stesso, constatano Harry e Louis, i suoi migliori amici, prendendo come proposito improrogabile il trovargli qualcuno con cui uscire.
"Non sono dell'umore per uscite a quattro, ragazzi...Apprezzo lo sforzo!" borbotta, pizzicando appena dal piatto della mensa universitaria qualche foglia di spinaci.
"Ma certo... Molto meglio rimanere in casa a fantasticare su cosa starà facendo Niall a Los Angeles, senza di te, ogni momento, cercando il coraggio per impiccarti alla ventola del condizionatore che rimboccarti le maniche e cambiare questo stato di deprimente apatia... Non è deprimente, Hazza?" sbotta Louis senza pietà, come è giusto che sia un vero amico.
"Patetico più che altro, Boo..." commenta Harry col fidanzato, come se Liam non fosse proprio lì, davanti a loro. Li ucciderebbe, se non fossero gli amici più divertenti, idioti e anche teneri che ha mai avuto. Sebbene sia una fatica, a volte, uscire con una coppia, Liam apprezza che, da quando si sono messi insieme, non lo hanno mai fatto sentire un terzo incomodo.
"Sentiamo... E chi sarebbe questa volta? Un altro cassiere del Burger King sovrappeso e vi tolgo il saluto!"puntualizza, puntando il suo migliore sguardo da killer sui due.
"Fa il tatuatore..." introduce Louis "Ha tatuato me e Harry..." sospira, sognante.
Sono due piccioncini incredibili, pensa Liam, passandosi una mano sulla faccia: Niall non ha mai voluto tatuarsi, sporcarsi, impegnarsi.
"E' sexy..." aggiunge Harry, beccandosi una sferzante gomitata di gelosia pura.
"Si? Se la tua idea di sexy è Louis, non mi interessa!" esclama Liam, ricevendo a sua volta un calcio sotto il tavolo e un paio di occhi azzurri all'apice della permalosità umana.
"No... Non come Louis... Le cose che sa fare Louis non penso le sappia fare nessuno!" spiega Harry, con quella sua tipica aria innocente, sempre un po' assonnato, sempre svampito.
Louis arrossisce sorseggiando la Coca Cola rumorosamente.
"Dai, Li! Mi spieghi che cazzo hai da perdere?" domanda Lou, insistente.
Morale della favola: gli fanno dire di si quella sera stessa e Liam non ne ha voglia, vorrebbe solo vedersi Jersey Shore e the Valleys, stalkerare il profilo facebook e twitter del suo ex e poi addormentarsi, forse piangendo anche un pochino....Invece si lava, si infila una t-shirt grigia, un giubbotto di pelle marrone e un paio di jeans che gli ha regalato Niall e che quindi lo fanno impazzire di tristezza, come tutto il suo essere, che non ha nemmmeno il coraggio di farsi la barba.
Guida pigramente fino a Soho, canticchiando una vecchia canzone dei Coldplay fino a parcheggiare poco distante da un ristorante tailandese dove, dati i suoi gusti, non metterebbe mai piede di sua spontanea volontà: l'ultima cosa che gli serve è fare indigestione di cavallette.
Harry è seduto al tavolo da solo, con una camicia di jeans aperta sul petto tatuato e l'immancabile bandana tra i capelli: solo uno come lui, modello a tempo perso, non sembra ridicolo conciato a quella maniera.
"Ciao! Louis sta arrivando, è passato a prendere Zayn..." dice, salutandolo con una pacca.
"Ma che cavolo di nome ha?" sbuffa Liam, pensando che effettivamente non ha mai conosciuto qualcuno il cui nome iniziasse per zeta.
"Oddio, ora non incominciare! Aspetta almeno di parlarci prima di fare il rompicoglioni!" gli consiglia Harry e poi passano i seguenti dieci minuti a parlare male dei loro professori. Fanno entrambi giurisprudenza, invece Louis studia arte drammatica e odia quando "i due avvocati secchioni" si coalizzano a ripassare diritto o sparlare di compagni e docenti.
Liam è girato di spalle, assorto come un coglione a lamentarsi della tesina di penale, quando riconosce nelle iridi di Harry che Louis deve essere arrivato: i suoi occhi cambiano quando entra nel suo campo visivo, come se vedesse qualcosa di infinitamente speciale, come se ogni volta assistesse a un evento unico e irripetibile. Si chiama amore e Liam lo conosce bene: guardava Niall in quella maniera, glaciale e biondo, una visione eterea. Gli mozzava il fiato.
"Ciao!" annuncia Louis, la giacca di jeans abbottonata male su una t-shirt di Spiderman "C'era traffico!"si giustifica "Liam... Questo è Zayn! Zayn, questo è Liam!"
"Piacere..." borbotta Liam, senza degnarsi nemmeno di guardarlo bene: nessuno è Niall e i ragazzi mori con gli occhi scuri non gli sono mai interessati. Nemmeno quelli carini e decisamente scopabili come questo qui.
"Piacere di conoscerti!" esclama, sorridendo, gentile.
Louis nota la freddezza: sarebbe normale che ora Liam dicesse qualcosa, non che congelasse l'atmosfera fissando l'ora sullo schermo del cellulare.
"Bene... Cosa vi va di ordinare?" chiede Harry per poi iniziare a leggere nomi impronunciabili, cimentandosi col tailandese con la sua disinvoltura hipster.
Zayn ha un braccio completamente tatuato: sbuca dall'orlo arrotolato a tre quarti della giacca che indossa su una maglietta bianca con scritto "COOL KIDS DON'T DANCE". A Liam non serve altro per decidere che non gli interesserebbe mai uno così, però lo sguardo di Louis è una pressione continua: deve fargli domande, deve fingersi almeno lontanamente prono all'interazione con questo alternativo immigrato da chissà quale paese in culo al mondo.
"Cosa studi?" chiede Liam, impostando la migliore recitazione che riesce a fare quando in realtà sta pensando a quanto tirerebbe volentieri una bomba su Los Angeles.
"Ho lasciato grafica... Lavoro!" spiega Zayn "Faccio tatuaggi..."
"E' un artista!" si intromette Louis "Non fa neanche male... Se desideri tatuarti qualcosa Li, te lo consiglio! Non pensavo si potesse essere così delicati con l'ago!"
"Ma se hai pianto?"lo sputtana Harry.
"Ho pianto dopo, quando mi bruciava!" mormora Louis, imbronciandosi.
"Fai sempre così!" dice Harry, giocando col doppio senso e poi ridono, scusandosi, complici.
"E perchè i tatuaggi e non un lavoro normale?"chiede Liam.
"Beh, è un lavoro normale..." risponde Zayn, alzando gli occhi su di lui. Ha dei tratti fini e i suoi capelli sono molto luminosi, ma ci vuole ben altro perchè Liam possa considerarlo.
"Si? Non ho mai conosciuto nessuno che lo facesse..."
"Forse perchè non conosci nessuno, a parte noi due..." suggerisce Louis.
Liam gli fa il verso, accompagnandolo col dito medio, Harry si ingozza, Zayn ride della scenetta e la sua risata ha un bel suono. Ecco, se dovesse trovare una cosa che non gli dispiace di lui è la voce.
La cena va liscia: Harry e Louis non sono riusciti a fare i cupidi, ma almeno è una piacevole mangiata esotica tra amici, bevendo un sacco. Si scherza e a Liam fa bene ridere: Zayn non è né simpatico, né antipatico, il suo è un umorismo sfuggente, sarcastico sotto la timidezza, ma di certo non è esplosivo, non è uno di quelli che ti fanno scoppiare la vescica dal ridere. Non è Niall.
Quando sono al dolce l'iphone di Liam vibra: con uno scatto automatico lo prende dalla tasca, facendo sobbalzare Zayn perchè per un attimo ci spera ancora. Ci spera sempre prima di una chiamata, ma invece non è il suo ex, solo l'operatore telefonico.
"Io e Harry rincasiamo presto stasera..." annuncia Louis, giocando l'ultima carta "Zayn, ti dispiace tornare a casa con Liam?"
"No!" si affretta a dire Liam, scuotendo la testa, allarmato.
"Ah..." soggiunge Zayn "Guarda che se devi andare da qualche parte posso anche prendere la metro, non c'è problema... Ho la moto dal meccanico fino a sabato! Che palle!" argomenta, cerando di togliersi dal disagio di quella situazione.
"No, ma figurati, io volevo dire si!T-ti porto, dove abiti?" cerca di recuperare Liam, conscio di aver fatto la figura del coglione.
"No, sul serio. No...E' lontano, in periferia..." mormora Zayn e improvvisamente è permaloso.
"Liam!" sbotta Harry e basta il suo nome come rimprovero.
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Accident to you (ziam)
FanfictionLA FANFICTION NON È MIA. L'HO LETTA SU EFP PERÒ LA RAGAZZA CHE L'AVEVA SCRITTA E POI CANCELLATA IO L'AVEVO SALVATA PERCHÉ MI PIACEVA TROPPO ED ANCHE PER QUESTO HO DECISO DI PUBBLICARLA QUI. QUINDI SE STAI LEGGENDO COMMENTA O MANDAMI UN MESSAGGIO E S...