Allora, Puffo Coclide si svegliò una mattina di primavera, con il sole che s'intrufolava nella stanza dalla finestra socchiusa, e il canto degli uccelli che risuonava per tutto io villaggio.
《Perdincibaccolina! Vadano all'inferno gli uccelli, mi svegliano sempre sul più bello del sogno!》esclamò Puffo Coclide, prendendo il fucile e abbattendo un paio di fagiani per la colazione.
Iniziò così la giornata, il nostro eroe, quel giorno fatidico che l'avrebbe portato a diventare un guerriero possente il cui destino era sconfiggere il male che imperversava in quel suo magico mondo. Ma poi sarebbe morto nel tentativo, lasciando esterrefatti la miriade di lettori qui presenti (spoiler!).
Andó così, tutto del bello, allegrotto come non mai, a farsi leggere la mano da una strega che si raccontava sapesse leggere le mani, e gli chiese:
《Puoi leggermi la mano?》
E quella:《Sì. 》
Lei gli lesse la mano e disse:《Diverrai un guerriero poderoso, destinato a sconfiggere il male, ma fallirai e morirai nel tentativo》
《Ok, grazie》.
《Sono settecento mattonelle in travertino color rosa opaco》.
《La pago con un Catasto Indebitabile sull'affitto della mia dimora》.
《Bene, riscuoteró dopo la fine del mondo》.
Così Puffo Coclide se ne andò deciso a mangiare un bel dolce al pandoro, senza canditi perché sono tossici.
