Era una ragazza come le altre, cercava di rimanere a galla in quella massa di persone nella media,cercava di non farsi notare troppo, era solo una ragazza. La cosa speciale è che riusciva ancora a sognare smisuratamente, senza pudore; le piaceva così tanto uscire da quel buco nero che era la realtà per tuffarsi finalmente in quel luogo utopico e afrodisiaco dove andavano a finire i pensieri più docili. Una sera tornando a casa si perse come sempre in quel mondo parallelo dove tutto sembrava facile: abbassò il finestrino, si lasciò travolgere dal vento , chiuse gli occhi e si illuse per un momento di essere libera, li riaprì vide la luna era incantevole come sempre, lei così sicura di sé. Fissava la ragazza dall'alto della sua maestosità padrona della notte, capendo che era insicura e fragile sorrise ugualmente alla ragazza. Quella ammirò la luna ancora un attimo ma poi fu distratta dall' odore del buio , da quell'odore che ti riempie inaspettatamente il cuore di malinconia, il buio le entrò nell'anima le raffreddò il cuore, smise di battere, si riposò anche lui finalmente cullato dalla bellezza del silenzio