Il ronzio incessante si prende finalmente una pausa, la ricreazione ha inizio, tutti gli alunni si riversano per i corridoi e in cortile, mi metto sulle spalle lo zaino e incomincio a vagare per i corridoi, accompagnato dai miei inseparabili amici, 《amoreee!》, sento una voce affacciarsi al mio orecchio e due braccia calde attorcigliarsi sul mio collo, 《non ti sarai dimenticato della tua ragazza?!》, 《come potrei?》,
risposi voltandomi verso di lei e baciandola dolcemente sulle labbra, Carla fino a quel momento era stata la mia prima vera ragazza, a tratti superficiale, chi non lo è, ma dolce, e in perenne ricerca di coccole ed attenzioni .
Mi prende per mano e mi trascina distante, da orecchie curiose, 《mi sei mancato》, continua a ripetermi, guardandomi negli occhi e stringendo le mie mani a se《Anche tu mi sei mancata, in queste vacanze natalizie》, gli sussurro, 《 lo sento benissimo》, alludendo al rigonfiamento che si sta formando nei miei pantaloni, 《 gli devi piacere molto》, rispondo scherzosamente, 《di questo no ne ho dubbio》, risponde a sua volta, avvicinando il suo corpo al mio, la sua bocca si avvicina cauta al mio orecchio sussurrando, 《 stasera i miei non ci sono, passa alle 8, e vedrò di accontentare il tuo amico》, nella mia testa c'è spazio per una sola parola, 《finalmenteeeee!!!!》, a mia volta avvicino le mie labbra al suo orecchio, pronunciando quasi con un sibilo, 《ci sarò sicuramente》.
La campanella suona fortunatamente, evitando la perforazione dei miei indumenti, di nuovo un tenero saluto e ci lasciamo, nella smania di rivederci stasera.
《Allora te la da finalmente!》, afferma con convinzione Leo, 《Che intuito Sherlok》, rispondo, sorpreso dalla sua deduzione , 《stavate così appiccicati da sembrar quasi, che lo voleste fare sul corridoi 》, appunto' Leo, 《ha ragione, stavo quasi per chiedervi se potevo unirmi alla festa》, continuò Angelo, 《spiritoso..., comunque si, stasera i suoi non sono in casa, e passo a farle una visita》, rispondo con tono fiero, in procinto della mia prima conquista, 《sei sicuro, di saperlo fare??》, mi chiede Leo, 《in caso ti facessi male, sarei disponibile a darti il cambio》, ribatte nuovamente Leo, 《tua madre non si lamentava, credo di potercela fare》, rispondo con una lingua tagliente innescando la risata di entrambi, 《oh, ok, buona fortuna 》, conclude Leo.
Come sempre in orario, torniamo in classe, così che il supplizio possa riprendere a pieno regime, ma questa volta la mia mente è da tutt' altra parte, il pensiero di stasera mi elettrifica, riuscendo a rendere sopportabile le ultime due ore.
Fine, finalmente, usciamo tutti dalle aule in preda ad una fiacca frenesia, e ci riversiamo tutti fuori dal cancello principale, incomincio a salutare i miei amici, 《Buona fortuna, fammi sapere se fai centro》, mi ricorda Leo, 《sarà la prima cosa che farò》, rispondo con tono sarcastico, 《comunque, ciao a tutti》, dico con tono rilassato, 《ciao》, rispondono in coro, ricambiando.