Mi presento: ma con gli occhi di qualcun'altro. Ecco come ho chiamato questo mio primo libro, dove sottoforma di biografia, cercherò di raccontare quella che è la mia persona, vista da un protettore.
Chi sono i protettori?.... Ci sarà tempo per spiegare pure questo!
Palermo - 3 Ottobre 1998
ore 13:30
Sento le urla strazianti della madre che dopo ore di travaglio fatica ancora a buttare fuori quest'essere, tutte queste persone che da fuori fanno il tifo credo che sconcentrino Daniela.
Chi sono e cosa vogliono sti barbari, ecco cosa sembravano agli occhi della gente, o di noi protettori, e a pensarci qualche minuto quella clinica era piena, c'era uno strano boom di nascite per quella giornata...
Sono passate più o meno 3 ore e i tizi vestiti di bianco che motivano a spingere, spingere e ancora spingere, decidono che sia meglio procedere con il parto cesareo, che strani nomi per far partorire le persone, noi usavamo solo la parola "sacra nascita".
C'è tanto sangue, non credo di averne mai visto così tanto, ma dopo circa mezz'ora il bambino esce! E' alto, e non è tanto robusto, ottimo, potrebbe essere un bene, spero. Non c'ho mai capito nulla di bambini, tantomeno mai ne capirò!
Tutti lì fuori sono felici, molto, anzi dopo le svariete sedie rotte credo anche troppo; ma che posso farci, lasciamoli divertire. Man mano che le ore passano sempre più persone che conoscono questa Daniela, vengono a salutatare Gabriele, sì, credo lo abbiano chiamato così.
Finalmente non mi sono ritrovato uno dei classici piagnoni, posso dormire felice accanto a lui, menomale.
Passato qualche giorno pressochè con la solita monotonia, vengono lasciati liberi da quella clinica e decidono di fare qualche tappa dai vari parenti prima di tornare a casa, dopo qualche oretta di saluti e tanta strada si arriva finalmente in quella casa affetta da qualche maliatta particolare, era così giallina...
Gabriele sembra essere cambiato, da quando siamo tornati non è il classico angioletto che tutti veneravano in quella clinica, è più pestifero già da quest'età, e non credo sia un bene, ma fa nulla lasciamo passare un po di tempo, magari passa... ma magari no.
Iniziano a passare i mesi, e pian piano cresce sempre di più, piange, mangia, fa tanta puzza e diventa rosso, e poi profuma e ride, è strano, ma forte eh.
Questa è una fase particolare, ogni tanto i loro occhi tornano a vederci, ma, per quanto dura quest'effetto, raramente possono ricordarsi i nostri visi; ma quando capita è la fine, e l'unica soluzione è farli tornare lì, da dove son venuti attraverso la loro stessa morte.
In parole povere, chi siamo noi? Coloro che vegliano sulle singole persone, e decidono per loro quand'è il momento di venire al mondo e quando quello di abbandonarlo, siamo gli stessi che li accompagneremo per l'intera vita aiutandoli nelle decisioni.
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Mi presento: Ma con gli occhi di qualcun'altro
Short StoryUna semplice biografia con un tocco personale, la visione in terza persona, attreverso questo "protettore" che veglia su ognuno di noi. Inizia a leggere e fammi sapere la tua!